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CAPITOLO 19

                                              Blake

La voglio, la desidero con ogni fibra del mio corpo.

Dal primo momento in cui l'ho vista  mi ha ammaliato, mi ha rapito del tutto.

Sono andato incontro a tutto pur di averla e non mi pento assolutamente della mia decisione.

Mi fa star bene, mi fa sorridere, incazzare e anche ingelosire, cosa che non ho mai provato per nessuno in vita mia, nemmeno per Celine.

Cazzo, sono stato geloso di lei sin da primo momento, dal primo sguardo, dalla prima parola, dal primo bacio e porca puttana, sono sbalordito.

Sono sbalordito dal potere che ha su di me, da come riesce a farmi mettere in dubbio alcune cose.

È pazzesca, ed è mia, cazzo se lo è, del tutto mia.

Esco dallo studio con la mente piena di lei e mi dirigo alla macchina per raggiungere casa, dove ci saranno i ragazzi.

Non vedo l'ora di venderla e di baciarla.

Merda se sono fottuto.

Entro in casa dove, ad aspettarmi ci sono i ragazzi.

<<Coglione, sei arrivato>>Jace mi vieni incontro, dandomi una pacca sulla spalla, che io ricambio con più forza, non ho mica dimenticato che lo stronzo qui presente, pensa che Marcus sia adatto alla mia bambina.

<<Cazzo Blake, tra un po' mi lussavi  la spalla>>si lamenta, massaggiandosi il punto dolente.

<<Te lo meriti, coglione e di grazie che ti voglio bene, sennò te l'avrei spaccata la faccia di merda che ti ritrovi>>lo sorpasso e mi dirigo a salutare il resto della compagnia, manca solo la bambina.

<<Che cazzo ho fatto?>>strepita Jace, faccio finta di non sentirlo e mi accomodo sul divano.

<<Non vedo l'ora di mangiare>>sospira Kathleen, massaggiandosi il ventre.

In effetti, dalla cucina arriva un buon odore, che mi fa brontolare lo stomaco.

Il suono del campanello, mi fa alzare di scatto, corro alla porta spalancandola del tutto, e la ragazza più bella che io abbia mai visto, mi si presenta davanti sorridendomi così dolcemente da farmi provare una fitta piacevole al cuore.

L'attiro a me e fregandomene di tutto e tutti, le ficco la lingua in bocca, gustandomi per bene il suo sapore.

Dio, mi fa impazzire.

La bacio con passione, divorandola tutta, e  lei ricambia con altrettanta passione e delicatezza da mandarmi in corto circuito il cervello.

La spingo in avanti e chiudo con un tonfo forte la porta per poi, sbattere la bambina contro il muro e fare impattare le nostre intimità.

Ci baciamo, ci strusciamo e ansimiamo.

Uno schiarirsi di voce ci fa allontanare bruscamente, guardo Nadine e merda, vorrei fotterla seduta stante.

Ha gli occhi accesi, le guance arrossate e respira affannosamente, se continua a guardarmi così, giuro che me ne fotto della cena e di tutto il resto, me la porto in camera e la scopo fino a domani mattina.

<<Ma che cazzo?>> Strepita Ethan, mi allontano dalla bambina svogliatamente e mi volto nella direzione dei ragazzi, sono tutti increduli.

Non ho da spiegare niente a nessuno, ciò che hanno visto stasera basta e avanza, mi siedo sul divano e faccio segno a Nadine di raggiungermi.

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