Si comincia! (si salvi chi può!)

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Elle? Ma sì. Elle.

Guardò stupito la Ladra che si era addormentata all’improvviso. 

Dubitava che fosse un trucco, la ragazza non si muoveva e respirava regolarmente. Ricordò cosa gli aveva detto Watari: “La Ladra si ostina a non dormire e a non mangiare. È molto testarda”.

Elle sospirò, non sapeva proprio come fare. Lasciarla sul pavimento così di sicuro non era una bella idea, anche se era la via che avrebbe preferito. Ma poi sarebbe arrivato Watari e gli avrebbe fatto un discorsetto sulla sua insensibilità. Sentendosi uno sciocco a non far  niente, la prese in braccio.
Era molto leggera.

Si mosse verso la porta.

< Che è successo?> gli chiese Watari. 

< Si è addormentata all’improvviso, quando abbiamo finito di parlare. La porto nella sua stanza d’albergo. Watari, mi daresti una mano?>

Lui acconsentì e gli aprì la porta.

La stanza della Ladra era nell’ala opposta dell’albergo, allo stesso piano.

Watari, come aveva fatto prima, gli aprì la porta e posò le chiavi della stanza su un tavolino.

Il detective distese la ragazza sul letto. 

A guardarla così, non sembrava che un’adolescente come tutti gli altri. Eppure, era una Ladra provetta e una sua ex-nemica. La cosa più strana era che adesso doveva collaborare con lei, e non cercare di rintracciarla e farla finire dietro le sbarre. Tutto sarebbe cambiato, da lì in poi. E tutto questo per fermare un assassino. Solo che, come il caso della Ladra di Libri, Kira era un killer fuori dal comune.

Sospirò e fece per andarsene. Con la coda dell’occhio, vide la Ladra sorridere, ma, quando voltò la testa per vedere se era vero, vide che si era sbagliato.

Scosse la testa, doveva esserselo immaginato, e se ne andò. Tornò nella sua camera d’albergo, dove Watari lo stava aspettando. Gli chiese i materiali e le informazioni sulle uccisioni avvenute quella mattina, e lui si voltò per andare a prenderglieli. Quando Watari glieli porse, lo ringraziò, poi chiese:

< Comunque, come mai sembravi di cattivo umore? Quando eri arrivato, intendo.>

Watari sospirò:

< Perché continuava a dirmi che sono vecchio.>

Elle gli lanciò un’occhiata sorpresa.

< Tu non sei vecchio>

< Um, grazie. Almeno qualcuno che lo dice> e se ne andò.

Il detective sospirò: se, dopo questa impresa sarebbero rimasti vivi, sarebbe stato soltanto per puro miracolo.

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Finish! Capitolo molto più corto del solito, quindi aggiorno anche la...
Uno, due, tre quattro, cinque...
SESTA PARTE!!! Mamma mia, già qui? Okey, farò del mio meglio.
Lasciate un commentino se vi è piaciuto plz 🥺
Ja nee!!!

Elle e la Ladra di Libri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora