Uno.

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Chi non muore si rivede! Lo sappiamo, solo qualche mese fa avevamo annunciato la “chiusura” di questo profilo ma, si sa, a volte il tempo cambia le cose. E così eccoci di nuovo qua, insieme, a scrivere un finale degno per i nostri amati Sterek dopo lo schifo del film. Doveva essere una cosa semplice ma a noi le cose semplici non piacciono e ci siamo lasciate leggermente prendere la mano. Per noi questo è il finale perfetto. Spero sarà così anche per voi. Buona lettura!

***

Stiles corre fuori dall’aeroporto sperando con tutto se stesso che suo padre sia già lì: non appena vede la volante salta sul sedile del passeggero. Nemmeno si salutano, la tensione evidente, mentre Noah parte a sirene spiegate. “Dovevi chiamarmi prima” lo rimprovera Stiles.

“Derek me lo aveva detto ma… non ho ancora ben capito in che rapporti siete e, soprattutto, non pensavo arrivassimo a questa situazione.”

Stiles si tortura le mani. “Se dovesse succedergli qualcosa io… papà puoi andare più veloce?”

“Sto facendo il possibile.”

La macchina non è ancora ferma e Stiles già si è precipitato giù: corre fra gli alberi il più veloce che può. Nonostante l’addestramento sente l’aria mancargli nei polmoni ma non si ferma spaventato dall’odore bi bruciato che sente. Sbuca nella radura del Nemeton appena in tempo per vedere Derek avvolto dalle fiamme. Vorrebbe urlare, gettarsi tra di esse per tirarlo fuori ma poi Derek rivolge gli occhi rossi su di lui e Stiles non può fare altro che guardarlo bruciare restando immobile. Il dolore che sente gli rimbomba nelle ossa, gli occhi gli si riempiono di lacrime e per in un breve, brevissimo istante, l’idea di gettarsi nelle fiamme per porre fine a tutto quello gli sembra una bella cosa. Ma non deve, non può. Il fuoco si spegne lentamente portandosi via l’amore della sua vita. “Papà.”

È solo un debole sussurro che, però, risveglia Stiles dai suoi pensieri. Si precipita verso Eli abbracciandolo forte. Vorrebbe dirgli tante cose ma non ci riesce, i sensi di colpa ad avere la meglio.
“Papà?” domanda Scott confuso guardando i due abbracciati.

Stiles dà un bacio sulla fronte ad Eli, poi si alza e la sua furia esplode.
“Tu” dice, raggiungendo Scott con pochi passi. “Tu sei un fottuto Alpha! Sai qual è il tuo compito, Scott?” chiede, urlando. Scott non risponde, abbassa lo sguardo e la furia di Stiles supera ogni limite. “Il tuo fottuto compito è tenere al sicuro il tuo branco, i tuoi amici, la tua famiglia. Tu, un True Alpha, quello che se l’è meritato, che non lo è per aver ucciso o per nascita. Tu che sei così degno, così buono, non hai tenuto al sicuro il tuo branco!”

“Stiles, non pot-”

“Zitto!” lo interrompe Stiles. “Derek ti ha salvato la vita più e più volte, ti ha trattato come un fratello, come un membro della sua famiglia, nonostante tu lo allontanassi di continuo. Ti ha guidato, ti ha aiutato nei tuoi momenti peggiori e tu cosa fai? Lo uccidi!”

Ora Stiles gli ha afferrato il colletto del giubbino, parlandogli a pochi centimetri. Non gli importa dello sguardo di Scott, di Lydia che si avvicina e di chiunque altro ci sia.
“L’hai ucciso tu! L’hai guardato morire e non hai fatto nulla! Ti rendi conto che quel povero ragazzo ha visto suo padre morire bruciato vivo?”

Gli brucia la gola, la puzza del fumo ancora intorno, le mani che tremano per la rabbia, le lacrime che scorrono copiose.
“Non hai mosso un dito. Non c’ero ma lo so, perché tu fai il buono, fai il capo, ma in realtà ti interessa solo di te stesso” lo lascia andare, guardando alle sue spalle. “Hai riavuto la tua fidanzatina, vero?” chiede retorico, indicando Allison. “E hai ucciso un padre, hai ucciso un compagno. Il mio compagno, Scott, hai ucciso Derek nel modo peggiore in cui potessi farlo, col fuoco! Sei contento?!”

Scott non proferisce parola, se ne sta lì, immobile, gli occhi sbarrati.

“Rispondi! Sei felice di aver riportato indietro la tua fidanzatina e di aver ucciso il compagno di tuo fratello? Di aver lasciato nostro figlio senza un padre?”

Stiles si sente così senza forze, dopo aver gridato, che gli cedono le gambe. Nemmeno si rende conto di essersi accasciato sul terreno umido, le mani sporche di terra e le ginocchia sbucciate. Respira a fatica, ma per fortuna Scott non si muove di un passo. Cerca di regolarizzare il respiro, di ritrovare un briciolo di lucidità, e due braccia gli si stringono intorno. Quel profumo, quegli occhi verdi, quello sguardo che tanto ama.

“Papà...” sussurra Eli tra le lacrime. “Andiamo via, ti prego.”

Stiles annuisce, alzandosi a fatica, ma abbracciandolo. Guarda Scott e tutti gli altri, si sofferma su ognuno di loro e nessuno si muove dal proprio posto. “Oggi avete ucciso Derek, ma per me siete morti anche tutti voi” ringhia tra i denti, poi si allontana.

Family All The Way | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora