Sette.

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“Lo riportiamo qui?” chiede la donna, arrotolandosi i polsini della camicia elegante e Stiles scioglie l’abbraccio con Eli, preparandosi a sua volta. Devono essere tutti concentrati, devono mettercela tutta.

Lydia sa cosa fare, sa come contattare Derek, ora le è ancora più semplice farlo. Stiles la vede lì, con gli occhi chiusi e le pupille che si muovono frenetiche contro le palpebre. I palmi delle mani alzate rivolti verso l’esterno, come se toccasse qualcosa di invisibile.

Passano pochi minuti quando qualcosa sembra non andare. Le luci sfarfallano, Stiles comincia ad avere un fortissimo mal di testa e le mani di Lydia tremano. Stiles la vede contrarre il viso in un’espressione di dolore, poi si accascia sul pavimento, in ginocchio, il respiro corto e gli occhi spalancati. “Ce l’ho fatta?” chiede, guardandosi intorno. Stiles, subito al suo fianco, le prende il viso tra le mani. “Stai bene?” le chiede, vedendo il suo volto pallido e le labbra viola.

“Mi sento debole, ma è normale, io... dov’è Derek? Io l’ho visto avviarsi verso un tunnel, io l’ho sentito ridere felice. Dov’è? Ho fatto tutto quello che dovevo...”

Stiles percepisce il suo panico e Eli si accovaccia sul pavimento con loro, lo sguardo terrorizzato e triste. “Derek non c’è, Lyds. Credo non abbia funzionato” le spiega, sentendo un peso sullo stomaco, il mal di testa sempre più forte.

“Non può essere” grida quasi lei. “No, non me lo doveva fare, io non posso farlo, no!”

Stiles ora non capisce. “Cosa non puoi fare?” chiede.

“Dirvi-no, Porca puttana, Derek! Dove diavolo sei?” sembra chiedere all’aria. Anche Peter ora si è avvicinato, mentre la aiuta a rialzarsi e la stringe. Lydia sembra stia andando in frantumi. “Lyds, non è colpa tua” cerca di tranquillizzarla Stiles. “Sapevamo potesse succedere.”

Lydia, tra le lacrime che ora scorrono veloci, si siede sul divano, sempre sorretta da Peter che non si muove dal suo fianco e chiude gli occhi, prendendo un grosso respiro. “Quando mi ha contattata prima, mi ha fatto promettere che vi avrei detto delle cose da parte sua” spiega, ora con tono calmissimo e gli occhi ancori chiusi. “Sono la sua banshee ed è mio dovere farlo.”

Stiles la vede mettersi diritta, mentre lui si avvicina ad Eli, avvolgendogli le spalle con un braccio. E Lydia comincia a parlare con le parole di Derek. “Eli, tesoro mio, ti amo. Non dimenticarlo mai, okay? Sei il regalo più grande che la vita mi abbia fatto, sei un ragazzo meraviglioso, generoso, simpatico, altruista e buono. Sei anche furbo, intelligente e la tua vita sarà splendida, te lo garantisco. E sarai un lupo fiero e protettivo, so che ti trasformerai, l’ho sempre saputo e mi dispiace di averti fatto credere il contrario. Mi dispiace averti fatto credere che non volevo succedesse. Sono sempre convinto che il nostro sia un dono e che tu, a differenza mia, sarai capace di onorare questo regalo che la vita ti ha fatto. Sii forte, anche se non sarò con te. Segui i consigli di Peter sulla tua natura e stai a sentire il nonno, che ha tanta esperienza.”

Stiles, mentre singhiozza insieme a suo figlio, vede Lydia prendere un respiro tremante, prima di continuare. “Sta’ a sentire anche tuo padre, che è la persona migliore che io conosca. E tu, amore della mia vita, mio compagno ed anima gemella... Mi manchi e mi mancherai sempre e so che per te sarà lo stesso, ma non lasciarti andare. Sii il ragazzino che ho conosciuto tanti anni fa, con la stessa forza d’animo, la voglia di vivere e un coraggio che pochi conoscono. Sei sempre stato il cuore del nostro branco, della nostra famiglia e, ti prego, continua ad esserlo. Stiles, mi hai donato luce in una vita d’oscurità, mi hai permesso di ricordare cosa significasse essere amati senza voler nulla in cambio. Continua ad amare, non essere arrabbiato, perdona e perdonati. Non è colpa tua, amore mio, ripetitelo ogni giorno, ogni istante. Non è colpa tua, prenditela con me. Sarò sempre con te, Stiles, non dubitarne mai. Addio amori miei, siate felici, perché io, sapendovi salvi, lo sarò.”

Stiles vede solo con la coda dell’occhio Lydia accasciarsi sul divano e Peter soccorrerla, perché è troppo concentrato su suo figlio. Stringe Eli, piange con lui, lasciando andare per la prima volta libere tutte le emozioni. Ha perso Derek, ha perso l’amore della sua vita, il padre del loro bambino e la consapevolezza gli è piombata tutta addosso con quelle parole. “Papà...” sussurra Eli, senza continuare, senza dire altro. È solo disperato e Stiles non ha parole per consolarlo, non ci riesce. Lo stringe più che può, gli bacia i capelli e lo culla, cullando anche se stesso con quel contatto.

“Cosa cazzo...” sente dire da Peter e alza lo sguardo, preoccupato per Lydia. Solo che lei è ancora stesa sul divano senza conoscenza, gli occhi chiusi e il volto rilassato. Dietro di lei, dalla finestra che affaccia sul giardino, una luce fortissima sembra provenire dal centro esatto della riserva.

Family All The Way | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora