Quattro.

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II mattino dopo, Stiles lascia Eli da solo a casa, perché suo padre gli ha chiesto di passare a casa e sembrava anche abbastanza serio. Parcheggia l'auto, entra e Noah e seduto sul divano. Al suo fianco Melissa.
“Un’imboscata?” chiede stizzito guardando la donna.

“Stiles” dice lei alzandosi. “Volevo dirti che mi dispiace tanto per Derek.”

“Grazie, molto gentile. C’è altro?” chiede ora a suo padre.

“Sono amica di tuo padre ormai da oltre vent’anni, ma non mi ha mai detto che ti fossi sposato. Non ho mai saputo di Eli, credevo fosse figlio di Derek e basta. Ma ti somiglia tantissimo.”

Stiles sta per perdere la pazienza. “Okay, ti dispiace per mio marito morto e sei contenta io abbia un figlio. Ma cosa vuoi dirmi davvero?”

“Non voglio giustificare Scott, ha agito per suoi interessi e ti do ragione. Ma ti vuole bene, sei suo fratello e non sapeva tutte queste co-"

E Stiles sbotta. “Melissa, ascolta. Io ti voglio bene, davvero tantissimo, ma voglio che tu ne stia fuori. Mi stai dicendo che se Scott avesse saputo che Derek è mio marito e Eli mio figlio, avrebbe fatto qualcosa per salvarlo? È una cosa che mi fa incazzare ancora di più. Quindi smettila.”

La donna abbassa lo sguardo, poi si alza e passa una mano tra I capelli di Stiles, poi esce dalla stanza e solo quando sente la protagonista chiudersi, Stiles guarda suo padre. “Ha insistito” dice. “Io non volevo, mi dispiace. Come sta Eli?”

Stiles si lascia cadere sul divano. “Ha litigato con Derek la mattina della sua morte e non ha mangiato. Siamo stati svegli tutta la notte. Non-io non riesco a credere che lui non ci sia più papà. Come- come posso vivere senza Derek? Come si fa?”

Noah si siede, avvolgendogli le spalle, stringendolo forte. “Il dolore non passa mai, ma si diventa forti per i figli. Io non lo sono stato i primi anni, ma tu sei migliore di me e Eli è fortunato ad averti.”

“Te la sei cavata alla grande, sceriffo” gli dice Stiles sorridendo.

Noah ricambia, poi scioglie l’abbraccio. “Peter Hale mi ha spiegato le vostre teorie. Vuoi davvero provarci?”

“Se c’è anche un solo modo per riportarlo qui o solo per riportarmi il suo corpo, io lo troverò papà.”

Fuori è già buio, Stiles sta sistemando la cucina mentre Eli è sul divano a guardare la TV quando bussano alla porta. Stiles apre e nemmeno si stupisce di trovarsi davanti Peter. “Ho portato il gelato per i miei nipoti preferiti” dice subito travolto da un abbraccio di Eli.

Stiles sorride preparando le tazze per tutti e tre. Chiacchierano mangiando gelato e, per un momento, a Stiles sembra una scena così familiare da fargli male il cuore. Prende le tazze, le mette nel lavandino e accende l’acqua quando il tono di Peter diventa serio. “Posso parlare?” dice indicando Eli.

“Non gli ho ancora detto niente ma non voglio tenerlo allo scuro. Anche se sarà un fallimento.”

“Tenermi allo scuro di cosa?”

Stiles gli fa cenno di sedersi sulla sedia davanti a lui e gli mette le mani sulle spalle. “Scott ti ha mai raccontato com’è diventato un mannaro?”

“No. So solo che è stato morso e quindi non è nato lupo.”

“E non sai da chi?”

Eli scuote la testa mentre Peter alza la mano. “Colpa mia.”

“Sei davvero stato tu, zio?”

“A mia discolpa devo dire che, in realtà, volevo mordere lui. Ma ho sbagliato” risponde alzando le spalle.

“Perché volevi mordere papà?”

“Perché avevo già sentito il legame che si stava formando tra lui e Derek e… diciamo che non è stato uno dei miei momenti migliori ma non è questo il punto.”

“Il punto è che lo abbiamo ucciso.”

Eli si gira sconvolto verso Stiles. “Avete ucciso zio Peter? Ma lui è ancora qua, davanti a noi. Aspetta, come lo avete ucciso?”

“È proprio tuo figlio” dice Peter con un sorriso. “Mi hanno bruciato.”

“E come sei tornato in vita? Possiamo farlo anche con papà?”

“Ehi, calmati Eli. Peter è qui proprio per capire se possiamo farlo. Ma non ne siamo sicuri e dobbiamo anche prepararci all’eventualità che non sia possibile. Okay?”

“Ma ci proveremo in ogni modo possibile, vero papà?”

“Certo.”

Eli abbraccia Stiles. “Farò tutto il possibile per aiutarvi.”

“Lo so” ribatte ricambiando.

“Bene. Allora, ammetto di non avere grandi ricordi di quando ero morto ma una cosa la ricordo benissimo: il legame che ho mantenuto con il mondo dei vivi.”

“Lydia era il tuo legame.”

“Sì.”

“E credi potrebbe esserlo anche per papà?” chiede Eli.

Peter guarda Stiles che si lascia andare contro la cucina. “Lo spero” sussurra.

La mattina dopo Stiles e Peter vanno da Deaton di buon ora con tutte le loro teorie. L’uomo li ascolta in silenzio per poi alzarsi e tornare con un enorme libro. “Mi sembra di ricordare di aver letto di un rituale simile qua.”

“Quindi pensi sia fattibile?” chiede Stiles speranzoso.

“Da quello che mi avete detto Derek si è trasformato in alpha e il suo corpo è sparito senza lasciare traccia. Non so se può funzionare o meno ma possiamo provarci.”

“E per quanto riguarda il canale di connessione?”

“Temo che la banshee sia necessaria. Posso chiedere a vecchie conoscenze ma, conoscendo Derek, non so fiderebbe di chiunque.”

“Ho capito. Va bene” dice Stiles infilandosi il giubbino.

“Dove vai?” gli domanda Peter.

“A parlare con la mia ex moglie.”

“Sicuro che non vuoi che venga con te?”

“No, è giusto che l’affronti da solo.”

“Come vuoi.”

“Stiles” lo ferma Deaton “stasera la luna sarà piena. Il crepuscolo potrebbe essere il momento perfetto per il rituale.”

“Non posso sbagliare. Ho capito.”

Family All The Way | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora