Undici.

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Stiles è nel letto e si sente davvero strano: dopo aver lasciato Derek da solo in bagno ha preparato la cena per lui ed Eli e poi si è chiuso in camera dicendo loro che non si sentiva bene. Che poi non è proprio una menzogna. Stiles davvero non si sente benissimo ma non riesce a capirne il motivo: sente una sorta di mancanza che lo tiene sull’orlo delle lacrime ma non riesce a comprendere da cosa deriva. Non ha idea di che ora siano quando la porta si apre e il materasso si abbassa. Per un momento pensa sia Eli ma poi il profumo del bagnoschiuma di Derek gli colpisce le narici. Non ha idea del perché sia lì, è sul punto di chiederglielo quando le labbra del mannaro si appoggiano sul suo collo facendolo sospirare. “Stai bene?”

“Ora sì” ammette girandosi tra le sue braccia.

Passano la notte assieme e anche quella dopo e quella dopo ancora: ogni sera Derek si infila nel letto di Stiles, lo prende e poi torna in camera sua. E ogni volta, per quei brevi istanti, Stiles si sente meglio per poi tornare in quello stato di malessere e bisogno costante.

“Hai un odore stano, nipote.”

Stiles odia Peter e il suo olfatto lupesco. “Siamo due adulti consenzienti.”

“Che scopano e basta.”

“È un problema per te?”

“No, lo è per te. Non stai bene, Stiles, si sente dal tuo odore.”

Stiles si annusa ma non riesce a sentire niente. Odia Peter e il suo olfatto lupesco! “Non riesco a farne a meno. In quei momenti è come se ritorna il mio Derek. Ritorniamo noi due.”

“Non lo riconquisterai così e lo sai.”

“Lo so. Ma ne ho bisogno, è come un bisogno fisico di cui non riesco a fare a meno. Una droga.”

“Non farti troppo male, okay?”

“Okay.”

Stiles sta preparando la colazione quando sente Eli passargli dietro per poi fermarsi, tornare indietro e rubare una fetta di pane. “A dopo.”

Stiles guarda l’orologio. “Non è presto?”

“Ho un appuntamento.”

“Un appuntamento? Con chi? Chi è la fortunata? O il fortunato? DEVO UCCIDERE QUALCUNO?”

Eli ride. “Per ora non è niente di serio. Prometto che se dovesse andare bene, te la presenterò.”

“Va bene. Comportati bene. E USA LE PROTEZIONI” gli urla dietro mentre chiude la porta.

Derek arriva da dietro. “Sta crescendo.”

“Hai fatto un ottimo lavoro.”

“Vero. Ma è davvero un bravo ragazzo. Non è stato difficile.”

“Vuoi mangiare?”

“Cosa ne dici se facciamo colazione a letto e mangio te?”

Stiles sente un brivido lungo la schiena, prende Derek per il polso e lo trascina in camera.

Stiles è in cucina quando Eli torna a casa e lo abbraccia forte: nonostante Stiles si sia abituato a quelle improvvise dimostrazioni di affetto, qualcosa gli si smuove sempre dentro ogni volta che accadono. Ricambia la stretta. “Com’è andato l’appuntamento?”

“Bene. Papà?”

“Lo sai vero che non te la caverai così?”

“Se io ti racconto del mio appuntamento tu mi racconterai cosa sta succedendo con papà?”

Stiles è sorpreso. “In che senso?”

“Sento i vostri odori mischiati. Siete tornati insieme, vero?”

Stiles si sente il cuore a pezzi per la delusione che sta per dare a suo figlio. “No, Eli, non siamo tornati insieme. Io… non mi sento tanto bene ultimamente e la notte sto un po’ peggio. Papà mi aiuta.”

“Non torneremo mai ad essere una vera famiglia, vero?”

“Non so come fare, Eli. Io ci sto provando davvero ma non so come fare.”

“Forse ho sbagliato ad insistere per farti restare.”

Stiles gli accarezza una guancia. “Hai fatto la cosa che ritenevi giusta.”

“Non prepararmi la cena, non ho fame” dice per poi chiudersi in camera.

Stiles si sente distrutto: prepara la cena solo per Derek, si fa una veloce doccia e poi si infila sotto le coperte. Si è quasi assopito quando le braccia di Derek lo stringono. Stiles deve fare uno sforzo incredibile per non cedere. “Non possiamo continuare.”

“Perché no? Lo vogliamo entrambi, Stiles. Lo so io e lo sai anche tu.”

“Hai mai pensato di tornare con me almeno una volta durante queste notti?”

“No.”

A Stiles si stringe lo stomaco. “Appunto. Stiamo illudendo Eli e non va bene. Domani faccio i bagagli e vado a stare da papà. Sempre se non hai qualcosa da ridire.”

“Se credi sia la scelta giusta, non sarò io ad oppormi.”

“Benissimo.”

“Buonanotte, Stiles” lo saluta lasciandolo solo.

E Stiles può finalmente permettersi di piangere.

Family All The Way | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora