Dieci.

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La bella stagione è cominciata e con essa pure il periodo di Derek in giro per casa mezzo nudo. Non che il tempo esterno sia un problema per un lupo come lui ma ora che ha ripreso gli allenamenti con il branco è più il tempo che passa con addosso solo i pantaloni della tuta che vestito. E Stiles ha così voglia di toccarlo e farsi toccare che pensa di poter esplodere. Specialmente da quando Eli lo ha convinto a partecipare agli allenamenti con lui e lo guarda combattere mezzo nudo, con i muscoli che guizzano ad ogni movimento. Rientra in casa prima della fine degli allenamenti solo per potersi chiudere in doccia e trovare un minimo di sollievo tra le sue dita. Vivere con due mannari dall’udito fine lo ha costretto a ritagliarsi quei momenti di solitudine solo quando sono entrambi fuori. Peccato che, invece, il suo udito umano non lo aiuti. È appoggiato al lavandino, la testa reclinata all’indietro, l’accappatoio semi slacciato e l’erezione in mano quando la porta si spalanca e Derek entra. Stiles sgrana gli occhi e viene mentre Derek lo guarda con uno sguardo che conosce bene. “Ma sei coglione?” gli urla contro.

Stiles si copre come può. “Non sai che è maleducazione entrare in bagno senza bussare?”

“Sai esistono degli aggeggi chiamati chiavi e servono per evitare situazioni spiacevoli come questa.”

“Spiacevoli? Sicuro, Der?” domanda Stiles lasciandosi scivolare di dosso l’accappatoio.

Non che lo sguardo di Derek non fosse stato eloquente, ma Stiles mai si sarebbe aspettato di vederlo entrare in bagno, chiudersi la porta alle spalle e appoggiarsi contro di essa. “Perché lo stavi facendo?” chiede.

Stiles inarca un sopracciglio, sta diventando sempre più un Hale.
“Intendo, perché non hai aspettato che andassero via gli altri? Che fossi solo come gli altri giorni?”

“Tu...”

“Se percepisco quando ti sei toccato? Stiles, riconoscerei il tuo odore post orgasmo ovunque. Quindi?”

Stiles raccoglie l'accappatoio e ci si stringe dentro. “Ti voglio” dice, sincero. “Io ti voglio così tanto che è frustrante vederti girare per casa mezzo nudo, vederti mentre ti alleni. Arrivo in certo momenti che veramente diventa imbarazzante.”

Sa che non avrebbe dovuto dirlo, ma quello è Derek, il suo compagno e non riesce a non essere sincero. A costo di risultare patetico.
“Ogni volta che fai la doccia” comincia Derek e Stiles alza lo sguardo nel suo, “ogni singola volta ho dovuto ficcarmi gli artigli nei palmi delle mani pur di non entrare in bagno con te. Ogni notte sogno di toccare la tua pelle, di lasciarti i miei marchi. Il mio lupo ti reclama ogni volta che percepisce il tuo odore e, Stiles, io ti sento praticamente sempre e ovunque. E sei sempre fottutamente bello e perfetto.”

Stiles sente le guance andare a fuoco, la sensazione di calore che lo pervade. Derek è lì, che gli dice quanto anche lui lo desideri, ed è mezzo nudo e sudato. “Mi vuoi?” gli chiede, azzardando a compiere un passo, mettendoglisi di fronte. “Tu vuoi entrare dentro di me e scoparmi forte? Vuoi finalmente soddisfare le tue voglie e marchiarmi?” conclude appoggiandogli una mano sul petto nudo che si alza e si abbassa al ritmo del respiro di Derek che accelera.

“Non voglio tornare con te” ribatte duro e una parte di Stiles sa che dovrebbe fare di nuovo un passo indietro e uscire poi da quel bagno. Ma avanza ancora, ora le braccia intorno al collo di suo marito, le dita tra i capelli.

“Ma vuoi che te lo prenda in bocca, no? Vuoi scoparmi, Der?”

E Derek sembra perdere totalmente il controllo. Stiles l’ha visto davvero pochissime volte così. Si sente sollevare, fino ad ritrovarsi seduto sul lavandono. L’accappatoio che gli cade lungo le spalle, mentre Derek gli sta divorando le labbra lo morde, lo graffia con la barba, poi scende lungo il collo. Quando gli morde un capezzolo, Stiles urla, poi si mette una mano sulla bocca. “Sono tutti nella riserva, li ho mandati lontano. Voglio sentirti gridare, sono stato chiaro?”

“S-sì” risponde Stiles, prima di urlare ancora, quando Derek lo penetra di colpo con due dita. Le muove subito veloce, senza dargli modo di abituarsi alla presenza, poi, così come le ha infilate, le toglie. Stiles protesta, ma Derek lo aiuta a scendere dal lavandino, gli porta una mano sulla testa e lo spinge ad inginocchiarsi. Stiles lo vede aprirsi i jeans quel tanto che basta per farne uscire il suo membro duro e congestionato. Come al solito non porta biancheria intima. Stiles non ha nessuna intenzione di perdere tempo, lo ingloba subito e comincia a succhiare e a muoversi, la mano di Derek sulla sua testa che detta il ritmo. Sente un rivolo di saliva lungo il mento, fino al collo, poi la mano di Derek si sposta sulla nuca e gli tira forte i capelli, facendolo urlare ancora. “Guardami” ordina l’uomo, e Stiles punta lo sguardo nel suo.

Occhi rossi lo guardano senza distogliere lo sguardo. Derek è tornato un Alpha. E Stiles è come una falena attratta dalla luce, si sente calmo, si sente protetto, si sente nel posto giusto. Stringe la gola, succhiando forte e sentendo il sapore di Derek esplodergli in bocca, mentre il mannaro viene, ringhiando. Quando l’ha ripulito e Derek lo aiuta ad alzarsi, Stiles è di nuovo duro, bisognoso, ma qualcosa è cambiato. Ha un bisogno impellente, che non ha mai sentito così forte.
“Voglio che mi prendi o-ora, Der, da dietro, ti prego” si ritrova a chiedere, pregandolo.

Derek sembra confuso, ma gli passa una mano sul mento, ripulendolo dalla saliva, poi lo gira di colpo con le mani strette ai suoi fianchi. “Devo prepararti?” chiede, con un dito che percorre lo spacco di Stiles che nega con la testa.

“Non-io non so cosa sia, ma sono bagnato, Der, io so-AH!” Stiles non riesce a concludere la frase perché Derek l’ha penetrato di colpo con le dita. Non prova dolore, nemmeno fastidio. Solo un estremo piacere.
“Voglio te” grida. “Voglio solo te!”

E Derek sembra capire il suo tono disperato, Derek lo capisce sempre. Stringe un braccio intorno ai suoi fianchi, permettendo a Stiels di reggersi al lavandino, e gli entra dentro in un’unica spinta, fino in fondo. Stiles alza lo sguardo verso lo specchio di fronte a loro e si perde di nuovo in quel rosso cremisi, mentre Derek spinge inesorabilmente dentro di lui. Si sente pieno, si sente completo e impiega davvero poco a venire di nuovo e a stringersi intorno a Derek che, poche spinte dopo, lo riempie con caldi schizzi del suo seme.

Quando esce da lui, Derek gli bacia delicato la nuca sudata, aiutandolo a rialzarsi. Prende l’accappatoio dal pavimento e glielo riappoggia sulle spalle. Stiles gli afferra un polso, forse per trattenerlo, ma Derek è ormai molto lontano da lì, il suo sguardo è già distante. Si allunga sulle punte, sfiorandogli un angolo delle labbra accennando un sorriso e poi, con lo stomaco stretto in una morsa che non riesce bene a capire cosa sia, lo lascia da solo in bagno.

Family All The Way | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora