Non so se è perché non mangio niente da giorni (a parte, sapete, quella roba grigia che ci danno nell'accampamento e che devo ficcarmi in gola e poi bere litri d'acqua per non vomitare) ma vedere quello che ho davanti a me è come vedendo Gesù bambino risplendere come un diamante.
Justin ha trasformato uno degli orribili tavoli al centro del campo in qualcosa di meraviglioso. Ha messo tovaglia bianca sul tavolo e sopra tanti piatti con le mie cose preferite... ehm, tutte le mie cose preferite. Com'è possibile? Non abbiamo mai parlato di questo genere di cose. Non abbiamo mai parlato molto, in realtà. Ci sono anche diverse piccole candele sul tavolo e sul pavimento e una bottiglia di vino rosato.
Sembra troppo romantico. Comincio ad avere dei sospetti. Non so cosa, ma sospetto che qui sia successo qualcosa. Non è normale che Justin faccia qualcosa di romantico senza motivo.
«È bellissimo» sussurro, avvicinandomi lentamente al tavolo dei miei sogni. Sento che tutto sta per scomparire all'improvviso. Ho voglia di mangiare tutto, compresa la tovaglia e il tavolo. Immagino sia così che si sentono sempre i bambini in Africa, ma... perché? Come diavolo fa a sapere che mi piace la pizza agli spinaci, la pasta con i gamberetti, il succo di mirtilli? Non è qualcosa che puoi indovinare.
Justin non dice niente, si limita a guardarmi girare intorno al tavolo, aprendo dei contenitori chiusi. Il mio stomaco inizia a ringhiare rumorosamente all'odore di tutti i miei cibi preferiti, ma prima voglio toccare tutto con mano e assicurarmi che sia reale.
«Ma...Pollo Kum Pao, con noccioline? Asparagi al burro? Aragosta? Che diavolo, Justin?» chiedo incapace di crederci. Apro gli ultimi contenitori: gelato al mandarino e al cioccolato fondente e torta red velvet. Com'è possibile?
«Ma ti piace?» chiede, aprendo finalmente la bocca e avvicinandosi a me, mentre sto perdendo la testa. Ultimamente non sono abituata a provare questo tipo di felicità. Sembra familiare ma strano.
«Certo che mi piace» rispondo, morendo dalla voglia di saltargli addosso e baciarlo. Ma mi trattengo. Justin mi si avvicina e mi mette una mano sul fondoschiena, spingendomi un po' per farmi sedere, poi si siede di fronte a me e sorride timidamente quando gli chiedo ancora come abbia fatto a saperlo.
«Beh...» prende fiato e si morde nervosamente il labbro inferiore. «è il mio modo di scusarmi per... per tutto. Non sapevo cosa fare o... come avvicinarmi a te o dirti qualcosa, quindi ho fatto appello a tutto il mio coraggio e sono andato da tuo padre»
Oh, questo spiega tutto.
«È venuto fuori che non mi odia quanto pensavo. E non lo odio più come una volta, infatti... è geniale» dice, con un sorriso sul volto. «Se fosse mio padre, beh, sarei molto diverso. Saprei certamente come scusarmi, o come non rovinare tutto. Abbiamo parlato per circa tre ore; una conversazione così lunga che penso io abbia parlato più con tuo padre che con il mio. Mi ha raccontato alcune cose che ha passato, mi ha detto che ha sentito molto parlare di me e pensa che io sia una grande promessa dell'esercito... poi abbiamo parlato di te e mi ha detto tutte le tue cose preferite. Poi ha detto a mio padre che era impegnato e che doveva andare in città a prendere qualcosa, in modo che potesse comprare tutto questo. È stato difficile trovare queste cose, perché, Crystie, chi diavolo vende la pizza agli spinaci? È disgustosa e strana, ma... rispetto i tuoi gusti»
«Grazie» borbotto, mordendomi il labbro e affondando il piede nel pavimento perché non riesco a smettere di muoverlo. «So che sembra inquietante ma seriamente, è deliziosa».
«La proverò. Spero che tu non pensi che con le candele sia troppo» dice con voce incerta, allungando una mano per passarla leggermente sulla fiamma. «Tuo padre me le ha proposte e siccome mi ha aiutato a spostare tutto, sarebbe stato strano se non le avessi messe»
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dear sergeant ➳ jb
Fanfiction«Il sergente Bieber mi odia. So che vuole vedermi piangere ogni tre secondi» Esta historia es una traducción. Autora: @naoycaro. Todos los creditos y derechos van a su persona.