22. hairy beast

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Non appena Justin mi da le spalle ed inizia a camminare, mi volto e vado velocemente nella mia capanna per prendere le mie cose ed andare da lui il prima possibile per farci qualcosa una volta per tutte. Prendo la biancheria intima più carina, i pantaloncini con cui dormo e una canotta di seta con il pizzo sulla scollatura che ho messo in valigia pensando che sicuramente sarei andata a letto  con qualcuno in questo accampamento. Beh, ho ragione, come sempre. Prendo le mie cose, incluso il mio sapone Chanel e il mio shampoo preferito.

«Dove stai andando a quest'ora?» mi chiede Mercedes, l'amazzone nera, con un sopracciglio perfettamente sollevato e le braccia incrociate.

Kelly, la balena, le risponde prima di me. «Va a farlo con il sergente,  cos'altro? Non sopporta di passare due mesi senza qualcosa dentro di lei»

«Esattamente. Hai assolutamente ragione. Ovvio, farò del sesso selvaggio, caldo e rumoroso con il sergente più sensuale di tutto il paese. Ed è del tutto comprensibile che tu mi invidi, rinoceronte, quindi non ti biasimo per quel commento. Mi sento così triste che nessuno ti si fili... oggi godrò il doppio solo per te, dal momento che non arriverai mai a tanto con nessun uomo nel pieno delle sue facoltà mentali» dico, con un sorriso condiscendente.

Kelly si alza dal letto in tutta la sua obesità e mi guarda con odio nei suoi occhi. So che un'altra litigata sta arrivando, quindi corro via. Letteralmente. Non ho intenzione di litigare. «Stronza e codarda» grida con coraggio.

«Cicciona schifosa» rispondo più forte che posso, mentre sto ancora scappando. Smetto di correre non appena mi sento in un posto sicuro, poi dimentico Kelly e mi concentro su ciò che conta davvero. Faccio un respiro e cammino nervosamente verso il mio destino. Quando arrivo, faccio un respiro molto profondo e apro la porta, cercando di apparire decente quando entro, come se non fossi affatto nervosa. Justin si sta messaggiando con qualcuno, indossa già degli abiti comodi e ha i capelli bagnati. Alza gli occhi dal cellulare per guardarmi e sorridere. «Non sei arriva tardi come mi aspettavo» mormora, e il suo cellulare squilla due volte di seguito. Poi ancora ancora. E sì, sono una di quelle fidanzate (anche se so che non sono la sua ragazza, non importa) e mi trattengo dal domandargli con chi diavolo sta parlando. Anche se so che non parla quasi con nessuno a parte i suoi genitori, i suoi due amici e alcune persone senza importanza. Odio essere gelosa.

«Le mie abitudini sono cambiate da quando sto in questo accampamento» scherzo, ma mi rendo conto che è vero. Sicuramente mi impegno molto più di prima per fare le cose... «Io vado a fare il bagno»

«Okay» risponde, scrollando le spalle e iniziando a digitare velocemente sul suo cellulare. 

Lo guardo perplessa perché non mi piace che non mi sta prestando attenzione, ma in ogni caso vado in bagno. Penso la mia vita sia fantastica mentre mi tolgo i vestiti ed entro nella doccia, prendendo tutte le mie cose. Tutto è perfetto. Non potrei essere più felice. Tranne quando guardo in basso e vedo che le mie gambe sono più pelose di Chewbacca. Rimango senza fiato e paralizzata qualche secondo dal mio stesso disgusto. «Non posso crederci» dico a voce bassa, uscendo dalla doccia e aprendo i cassetti disperata, desiderosa di trovare qualche macchinetta per radere, dato che non posso andare a rimuoverlo con la cera come sempre. Ma ci sono solo lamette. Uugghhh. Non sono una persona da lamette. Chiamatemi stupida, ma non riesco ad usarli senza tagliarmi, ovviamente non posso spogliarmi di fronte a Justin che ho più peli di lui. Sarebbe disgustoso e umiliante e non potrei vivere più. Non ricordo nemmeno il fatto che non mi sono rasata da settimane, e per qualche grazie dal cielo nessuno ha notato i miei peli, i quali sono onestamente troppo brutti per qualcosa di bello come me. E, sfortunatamente, se le mie gambe sono così, altre parti del mio corpo sono uguali o peggio. Come può essere possibile che non ci abbia mai pensato prima? Odio ammetterlo, ma sono una persona pelosa. I bambini della scuola elementare mi chiamavano "scimmia" perché le mie gambe e le mie braccia erano completamente piene di folti peli neri. Mia mamma mi portava a scolorire i peli in modo che non fossero così scuri, ma a volte era peggio perché magari con l' abbronzatura finivano di vedersi orribili. Un giorno ho deciso che non potevo continuare a sopportare così tanto dolore e sono andata in un salone di bellezza per togliermi i peli ovunque. Ho pagato centinaia di dollari per non veder neanche un solo dannato pelo sotto le sopracciglia. E così è stato da allora fino a quando non hanno deciso di portarmi qui. Ora la scimmia che è in me è tornata per vendicarsi ed onestamente non posso crederci che non me ne sono resa conto prima. I peli sulle mie braccia e sulle ascelle sono più neri di prima, per non parlare di quelli delle mie parti intime. Quindi prendo la crema da barba di Justin e, cercando di fare meno rumore possibile, riempio le gambe, il bacino, le ascelle e le braccia e procedo molto lentamente e con calma per radermi.

dear sergeant ➳ jbDove le storie prendono vita. Scoprilo ora