Capitolo 7: Confusione (prima parte)

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"Hiroki perché sei qui? Cosa vuoi?"domandò esasperata,
"Se mi parli così mi ferisci...hahah.
No, apparte gli scherzi, sono venuto qua per te."
"Me!? Non perseguitarmi anche nel weekend..."esclamò infastidita.
"Se mi lasci finire, grazie! Non sei venuta al café, quindi sono venuto io, da te."concluse.
"Non capisco, perché sarei dovuta venire al c-.
Ohooooo no!"emise un grido strozzato,
"È vero! Per oggi avevamo appuntamento alle 11:00!"ricordò dispiaciuta.
"Brava, finalmente ci sei arrivata. Ho aspettato più di un'ora, come un'idiota!"raccontò con finto fastidio.

La verità, infatti, era diversa da quella che raccontò:
Se ne era dimenticato anche lui.
Non entrò nemmeno al café, vide che non c'era e quindi optò per andarla a chiamare.
Non disse niente di tutto ciò, perché voleva divertirsi a farla sentire in colpa, così sarebbe stata in debito con lui.

Hui Ying tirò fuori dalla tasca il suo telefono, per controllare che fosse vero; in effetti erano le 12:20.
-Hiroki mi ha aspettato per un'ora e venti minuti? Non sembra da lui...e se stesse mentendo?- pensò nella sua testa.
Decise comunque di credergli.
Si scusò piegandosi in due per inchinarsi, almeno tre volte. Gli disse che gli avrebbe offerto un caffè, ma:
"Ho perso più di un'ora della mia vita per aspettarti, e tu vuoi offrirmi solo un misero caffè? Che ingrata."contestò offeso,
"E allora cosa vuoi che faccia per farmi perdonare?"chiese perplessa,
"Vedo che sei impegnata, meglio che me ne vada.
Hui Ying," guardò intensamente Wen Bing,
"la mia proposta è ancora valida; se mi cerchi sono al campo da basket. Ciao!"concluse Wen Bing, prima di lasciarla sola con quel bugiardo, approfittatore.

Povero Wen Bing, era rimasto in silenzio a guardare un cane e un gatto litigare. In quel momento si era sentito trascurato e insignificante. Era con lui che stava parlando Hui Ying, non con quel beota! Mentre informò i due bambini della sua decisione, concentrò tutta la sua rabbia e frustrazione in uno sguardo, rivolto a Hiroki.
- Odio quella sua faccia da menefreghista!- borbottò tra sé e sé.

"A va-va bene...grazie ancora per il cerotto."lo alzò sbandierandolo a tutto il mondo.

"Ora possiamo andare a studiare?"la invitò Hiroki facendole strada.
"Ma non ho i libri!"disse preoccupata,
"C'è li ho io!"la informò già in cammino:
"Non sono nemmeno vestita adeguatamente!",
"Va bene! Hai vinto! Ti aspetto qua, tu va' a cambiarti."rinunciò a fatica,
"Grazie! Arrivo subito, provo a metterci minor tempo possibile!"lo ringraziò già alla porta d'entrata.
Questa volta prese l'ascensore, premette il pulsante, che la fece arrivare al suo piano:
"QUARTO PIANO"disse la voce dell'ascensore, mentre le porte si aprirono.
Corse alla stanza numero 620, aprì la porta e si fiondò nell'armadio.
Jia Li fece rientrare di scatto la testa dalla finestra:
"Oh dio! Mi hai fatto prendere un colpo Hui Ying!"trasalì Jia Li,
"E quindi? Che voleva? Com'è andata?"chiese curiosa l'amica,
"Emm, sì è andata bene,...mi ha chiesto come stavo,...e...mi ha dato un cerotto."raccontò dall' armadio,
"Aspetta, perché te l'avrebbe dovuto dare?"fece notare alla voce nel mobile.
"Ah, è che ieri mi sono fatta male..."disse disinvolta.
Pescò fuori dei pantaloni e una magliettina, si vestì, prese i libri di cinese e li ficcò nello zaino; nel mentre raccontò della sua dimenticanza.
"Scusami, ma ora devo andare...ci vediamo dopo."salutò la sua amica, e corse più veloce che poté da Hiroki.

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