Capitolo 8: Famiglia (seconda parte)

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Hey
Scusate se non ho più pubblicato, ma non mi confermava l'email.
Dopo questo, ora continuo a scrivere.
Buona lettura!
LailaDreamy

Anche Hiroki andò dalla sua famiglia, ma solo perché glielo chiesero loro.
Lui non era in buoni rapporti con i suoi, perché non erano mai stati dei bravi genitori. Non gli vollero mai bene e se proprio gliene avessero voluto, non lo dimostrarono mai.
C'era qualcos'altro a cui tenevano: i soldi.
Lo crebbero, dicendogli ogni giorno che i soldi erano la cosa più importante di tutte.
Ma per fortuna, Hiroki non lo imparò grazie all'aiuto di due persone: Yun e Maylin.
Loro tre furono amici sin dall'asilo, si potevano definire 'i tre moschettieri':
"Sempre uniti!", era il loro motto.
Fu grazie ai suoi due compari che tirò fuori il coraggio di opporsi ai genitori; e fu grazie a loro che riuscì a costruirsi una vita lontano da quelle avide persone.
Però non del tutto...
È vero, riuscì a trovarsi un appartamento per conto suo e per pagarsi l'università si trovò mille tipi diversi di lavori par-time.
In due anni raccolse una bella somma di denaro, che bastò a pagarsi gli studi e i soldi che dovevano servire a pagare l'affitto li mise da parte, perché tanto dormiva nei dormitori.

Ma continuò comunque a lavorare, difatti, ogni sera, la passava a svolgere un lavoro diverso da quello precedente.
Fu per quello che arrivò in ritardo 'all'appuntamento' con Hui Ying, era per quello che non aveva buoni voti a scuola.
Non aveva tempo di studiare e fare i compiti, era troppo impegnato a mantenere la sua famiglia.

Nonostante questo, Hiroki non seppe mai dimostrare le proprie emozioni (una cosa in comune ce l'aveva con i genitori), non dimostrò mai la sua delusione quando prendeva una brutta nota, non dimostrò nemmeno l'affetto che provava per i suoi amici, figuriamoci con l'amore.

Comunque, il pranzo di domenica lo passò a litigare con sua madre e suo padre.
Visto che non aveva per niente voglia di vederli, appena entrò in casa domandò:
"Perché volevate vedermi?",
mentendo spudoratamente rispose il padre:
"Oh, ragazzo non ti si vede da un po'. Per caso è diventato vietato invitare il proprio figlio a casa?"con voce apatica.
"Arrivate dritti al punto, non ho tempo per le vostre scuse!"disse Hiroki annoiato.
"Caro, la verità è che...volevamo dirti una cosa importante. Siediti pure."mugugnò la donna indicando il tavolino.
"No grazie, preferisco stare in piedi."
"Tua madre è incinta.
E ci servirebbero dei soldi, per occuparci della tua futura sorellina."svelò così semplicemente il segreto.
"Davvero?!...E di quanti mesi sei?"chiese rivolgendosi alla presunta gravida.
"Sono solo di due mesi e mezzo."lo informò accarezzandosi la pancia.
A Hiroki non quadrò,
dall'ultima volta che li aveva visti erano passate solo poche settimane.
Diciamo che i suoi genitori non erano i più furbi di questo mondo.

Hui Ying vide la mano del suo compagno stringersi a pugno e i muscoli facciali contrarsi.
Hiroki stava rivivendo le grida dei suoi, e le sue urla esasperate e deluse dalle persone che aveva davanti.

Appena si rese conto della bugia che gli stavano racontando, scoppiò e comunciò ad insultarli e lanciarli tutti i soldi che aveva nel portafogli.
Loro finsero di non capire, ma non durò tanto. Così la riunione di famiglia si concluse con un addio e una porta sbattuta fortemente.

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