Prologo

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Clara

Questa è la mia vita e la mia storia.

Il trascorso di una donna che per amore si è imprigionata in un rapporto malato, privo di rispetto e di considerazione, al quale non ha mai dato reciprocità.

Mi chiamo Clara, appartengo a una famiglia nobile, e tale requisito avrebbe presupposto la mia unione "d'amore" con una persona di ugual grado.
Nel mio caso, invece, non è stato cosi. Sono stata costretta a sposare un principe ricco e potente solo esternamente, con la propria discendenza e i propri averi, ma, che in realtà, è una persona priva di considerazione, rispetto e amore verso il prossimo, che agisce credendosi il centro dell'universo, ed è convinto che attraverso il proprio potere lui possa gestire e comprare qualsiasi cosa, compresa me.

Il suo nome è Massimo. Vivo con lui ogni giorno, e solo il cielo sa quanto è forte il mio desiderio di scomparire dalla camera da letto ogni qualvolta che lui ne fa il suo ingresso all'interno, ma non posso, perché non posso rischiare di mettere in pericolo la vita dell'unico uomo che amo: Giulio.

Giulio era un soldato, e al tempo era al suo servizio. Quando l'ho conosciuto non sapevo chi fosse, e non avrei mai potuto immaginare che l'incontro con lui avrebbe potuto cambiare completamente la mia vita.

Ci siamo conosciuti dopo il suo ritorno da una battaglia. Io, ero arrabbiata con i miei genitori per la proposta di matrimonio che avevano accettato per me senza concedermi la possibilità di rifiutare, dato che l'idea di sposare un uomo più grande di me solo per "riparare" ai debiti di famiglia mi faceva rabbrividire, così decisi di andare a cavallo per cercare di calmarmi, ed è proprio lungo la strada che incontrai lui sul suo cavallo.
Il suo corpo e il suo viso erano la reale testimonianza delle vite che aveva ucciso, delle persone alle quali aveva impedito il ritorno a casa.
Lo ammetto! Lui fu la mia grande valvola di sfogo, e tra la mia rabbia e le sue verità, capì che non provava piacere a condurre le sue azioni in battaglia, la sua famiglia era povera, e in qualche modo doveva aiutarla.

Dopo il mio forte attaccato e disprezzo nei suoi confronti per quello che aveva fatto, mi colpì molto il suo modo di raccontarsi con tale calma e freddezza, come se avesse voluto catapultarmi nella sua vita e nella sua giornata, per farmi capire che certe strade, anche se sbagliate e non volute, si percorrono e si prendono per istinto di sopravvivenza.

All'improvviso, in quei pochi istanti, di fronte a me non c'era più l'uomo rozzo e sporco di battaglia, ma un uomo sensibile e buono, che era costretto a ricoprire quel ruolo per denaro. Dopo aver visto oltre la sua maschera, mi sfogai anche io con lui, come se fossimo due veri compagni di viaggio, come se ci conoscessimo da sempre, e gli raccontai delle sorti che la mia famiglia aveva deciso per me e per il mio destino, ma non entrai nei meriti dell'uomo che avrei dovuto sposare, mi limitai soltanto a fare ciò che sentivo in quel momento: liberarmi del gran peso di un matrimonio combinato per interesse.

Fu come un veloce vento di leggerezza, per poi salutarci, magari ci saremmo incontrati al ritorno da una sua prossima battaglia.

Al mio ritorno, però, non avevo dimenticato niente di lui, avevo tutti i dettagli in mente: i suoi capelli neri, la sua barba castano chiaro, il suo viso che sapeva di vissuto, un vissuto che mi aveva completamente coinvolta, e la grandezza del suo corpo e delle sue spalle, come se rappresentassero qualcosa di imbattibile e insuperabile.

Ma, dopo quel primo incontro, non mi sarei mai aspettata di rivederlo come spalla destra del mio futuro marito. Da lì, compresi che mi ero fatta coinvolgere da un uomo che lavorava per lui, e che per denaro e sopravvivenza gli aveva giurato onestà e fedeltà.

Come avrei potuto resistere a un secondo dialogo con lui?
Volevo che mi aiutasse nella situazione, cercavo una via di fuga per non destare sospetti in Massimo, ero così attratta dal ricordo del nostro primo incontro che cercavo in tutti i modi l'occasione giusta affinché si ripetesse.

Giulio, dal canto suo, era sconvolto e spaventato quanto me, anche lui cercava dal mio sguardo la stessa complicità e famigliarità che avevamo avuto qualche giorno prima, ma invece, era costretto a evitare anche solo il mio sguardo per non perdere il lavoro. Per il suo bene, cercai di stare lontana da lui, fin quando un giorno, presa dal desiderio di scambiare anche solo una parola con lui gli scrissi una lettera con l'intento di fargliela recapitare, ma purtroppo, il nostro secondo incontro durò il tempo necessario per ritrovare la nostra complicità, di appropriarci per la prima volta uno delle labbra dell'altro, e di confessargli che non volevo sposarmi, e che potevamo scappare insieme, perché Massimo scoprì tutto.

Qualcuno aveva parlato, qualcuno aveva osato spiarci, riferendogli tutto pur di ottenere altro denaro. Massimo non si fece scrupoli a mandare via Giulio sottraendogli così il lavoro, ma decise di risparmiargli la vita nonostante il torto subito, in cambio della sua unione con me e della mia fedeltà.

Lui voleva me, voleva un matrimonio con me, non sopportava l'idea che un soldato qualsiasi gli avesse portato via la sua donna, la sua futura moglie, e lo infastidiva anche solo il pensiero che venisse vociferato tra le famiglie nobili, così mi propose un accordo.
All'apparenza poteva sembrare che entrambi, una volta soli nella nostra intimità, avremmo potuto comportarci come due sconosciuti, e invece, non fu così.
All'inizio, mi propose di sposarlo davanti gli occhi di tutti, e successivamente mi avrebbe lasciata libera senza alcuna pretesa, non mi avrebbe costretta a fare nulla cosciente del sentimento di ribrezzo che provavo nei suoi confronti, in cambio avrebbe lasciato vivere Giulio, e gli avrebbe permesso di continuare la sua vita lavorando anche altrove.

Accettai per amore di Giulio, perché grazie al mio sacrificio avrebbe potuto continuare ad avere una vita e un lavoro, anche se lontano da me, anche senza fargli sapere la verità del mio matrimonio, l'importante per me è che lui vivesse, ma non avrei mai potuto immaginare che quella decisione avrebbe potuto segnare l'inizio del mio calvario.

Angolo autrice

Buonasera a tutti! Come state?
Sono così felice ed emozionata di essere tornata a scrivere una nuova storia qui!
E dopo la pubblicazione della mia dilogia romance "Amami ancora, Come tutto ebbe inizio, e "Resta con me", ho deciso di ricominciare una nuova storia qui, per voi e con voi!

Spero vi piaccia e che mi facciate compagnia durante questo bellissimo e travagliato viaggio!

Cosa ne pensate del prologo? Siete amanti di storie sulle corti reali?

A presto! ❤️

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