Clara
È mattino, è un nuovo giorno e dentro di me, dopo quello che ho fatto, è tutto spento.
Mi tocco i capelli, il viso, il corpo e mi sento sporca. Ho bisogno di strappare dalla mia pelle ogni sua traccia. Ne sono disgustata, come se questo corpo non mi appartenesse più.
Lo vedo ancora disteso nel letto e ne approfitto per andare in bagno.
Mi guardo allo specchio e quasi non mi riconosco più. Come sono potuta arrivare a questo punto? Concedermi senza ritegno per riuscire a salvarmi da questo incubo.
Mi strofino la pelle fino a sentirla bruciare.
Sono disgustata da me stessa.
«Marietta!» La chiamo.
Dopo qualche minuto mi raggiunge.
«Ditemi, Principessa.»
«Preparami un bagno caldo, per cortesia.»
Lei annuisce.
Un senso di nausea mi assale.
«Principessa, si sente bene?»
«Tranquilla... sto bene.»
«Clara, sei qui.» Dice Massimo, entrando improvvisamente in bagno.
Non gli rispondo, era l'ultima persona che avrei voluto rivedere.
«Perché non mi hai svegliato?»
«Perdonami, volevo lasciarti riposare. Poi, avevo bisogno di un bagno caldo.»
«Marietta, lasciaci un momento da soli.» Le ordina, per poi avvicinarsi a me, cingendomi i fianchi.
Mi sento soffocare. Il bagno è diventato molto più piccolo e la mia vista è quasi annebbiata.
«Mi aspettavo un altro genere di saluto da parte tua...» Sussurra al mio orecchio.
«Scusami...» È l'unica cosa che riesco a dire in questo momento.
«Non scusarti...» Mi stringe ancora di più, portando una mano sul mio collo:
«Possiamo sempre rimediare.»
«Massimo...»
«Shhh...»
Mi bacia il lobo dell'orecchio, per poi sussurrarmi:
«In realtà, pensavo di poterti salutare in un posto più opportuno...»
«Non credo di...»
Mi gira all'istante verso di lui bloccandomi con il suo corpo.
«Ti farei mia anche adesso se solo non fossi incinta.»
«Massimo, non credo di sentimi molto bene...» Mi appoggio a lui cercando di non perdere l'equilibrio.
«Clara, cosa ti succede?!»
«Aiutami...»
E dopo queste parole, il buio... il vuoto più totale.
«Clara!!»
Quando mi risveglio sono sul mio letto.
Mi sento confusa e stordita, non ricordo niente. Cosa mi è successo?
«Le consiglio molto riposo, non dovrebbe stressarsi nelle sue condizioni, i primi mesi sono molto delicati per il bambino.»
Cosa sta succedendo?
«La ringrazio dottore, staremo più attenti.» Gli risponde Massimo.
«Tornerò il prossimo mese, buona giornata.»
«Massimo...» Cerco di alzarmi dal letto con fatica.
«Clara, sono qui. Non devi agitarti.»
«Perché è venuto il dottore?»
«Sei svenuta tra le mie braccia. Il dottore ti ha consigliato di riposare, sei in una fase delicata.»
«Il bambino, sta bene?»
«Per il momento, sì.»
«Cosa vuoi dire?»
«Hai rischiato di perderlo, Clara. Da adesso, seguirò alla lettera le indicazioni del dottore. Resterai a letto fino a quando non saprò che sei fuori pericolo.»
«Cosa?!»
«Hai sentito bene.»
«Vuoi farmi impazzire?!»
«Pensi che a me faccia piacere?! Lo sto facendo per te!»
«Lo stai facendo per tenermi sotto controllo!»
«Hai ragione, voglio tenerti sotto controllo, perché per nessuna ragione al mondo voglio perdere questo bambino! Non perderò mio figlio a causa della tua incoscienza!»
«Non ho nessuna intenzione di far del male a nostro figlio! Pensi che io sia felice nel sapere che ho rischiato di perderlo?» Gli chiedo sofferente.
«È proprio per questo che devi stare a riposo. Non voglio rinchiuderti, voglio soltanto proteggervi.»
«Non volevo causargli nulla, mi dispiace...»
«Se mi ascolterai, non succederà più niente.» Dice per poi avvicinarsi a me.
Mi accarezza il viso, sfiorandomi lentamente le labbra.
«Non succederà nulla, ci sono io con te.» Sussurra.
«Mi sento così in colpa...»
«È stato solo un avvertimento, cerca di stare tranquilla adesso. Fortunatamente, non è successo niente.»
«Ho così tanta paura, Massimo. Con le mie azioni, ho fatto del male al bambino...» Una lacrima riga il mio viso.
«Shhh, non piangere. Non ha senso incolparti così adesso...» Mi asciuga il viso.
Annuisco sofferente.
Si avvicina alle mie labbra, eliminando la distanza tra di noi.
Mi bacia.
Non lo respingo, non posso, non dopo quello che gli ho promesso.
Ed è proprio in questo momento, più di chiunque altro, che mi manca Giulio. Spero con tutto il cuore che abbia ricevuto la mia lettera, che abbia capito che non l'ho mai ingannato e, sopratutto, che non ho mai smesso di amarlo.
Si allontana di poco, per poi guardarmi.
«Vá un po' meglio?»
«Sì, sono solo un po' scossa dalla situazione...»
«Sarebbe strano il contrario. Non ti preoccupare, ti darò tutto ciò di cui hai bisogno.»
«Ti ringrazio. Grazie per avermi capita e per il supporto che mi stai dando...»
«Sono tuo marito, Clara. Chi più di me, potrebbe farlo?» Mi chiede dolcemente, per poi riappropriarsi delle mie labbra.
Mi bacia intensamente, accarezzandomi i capelli.
Poi, si stacca da me, guardandomi:
«E sappi che senza di voi, non sono niente.» Dice, toccandomi la pancia.*Angolo autrice*
Giulio riceverà mai quella lettera? Inizierà a capire i sacrifici che ha fatto e sta ancora facendo, per lui, Clara?
A voi i commenti ❤️
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Le Catene dell'Amore
ChickLitIn un mondo di corte reale, costruita su apparenze, felicità fittizie e beni materiali: Massimo, principe di generazioni Clara, appartenente a un'illustre famiglia nobile Giulio, brigante figlio di brigante; Si ritroveranno da perfetti sconosciuti...