Capitolo 11

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Clara

La notizia più bella, e allo stesso tempo più brutta della mia vita. Non volevo questo, non con lui...
«Dottore, posso entrare?» Chiede Massimo impaziente.
«No, Dottore, la prego! Non lo faccia entrare...»
Lui mi guarda confuso.
«Non voglio vederlo quando saprà della notizia.»
«C'è qualche problema, Principessa?»
«Non voglio vederlo, la prego...»
«Come desidera. Mi raccomando: niente sforzi, molto riposo, e soprattutto, niente stress.»
«Va bene, la ringrazio.»
Aspetto che il dottore esca dalla stanza per potermi sfogare in un pianto liberatorio.
Perché?! Non lo accetto! Non solo è frutto di una violenza, ma anche di un amore malato, non corrisposto...di un amore maledetto!
Quanto vorrei fosse di Giulio.
«Clara!» Esclama Massimo, entrando improvvisamente in camera.
Sospiro pesantemente, asciugandomi le lacrime.
«Ho appena saputo, che notizia meravigliosa! Mi hai reso l'uomo più felice del mondo!» Dice entusiasta, avvicinandosi a me.
«Mi fa piacere, Massimo.»
«È l'unica cosa che hai da dire?»
«Cosa dovrei dire? O meglio, cosa vorresti sentirti dire?» Lo provoco, velenosa.
«Perché ti comporti così?»
«Come mi comporto? Esprimo semplicemente ciò che sento.»
«Pensavo fossi felice. Avremo un bambino, è una gioia immensa.»
«Lo so, potrebbe esserlo anche per me.»
«Non sei felice?»
«Dovrei essere felice di aspettare un bambino, tuo figlio, il quale mi obbligherà a restare legata a te per il resto della mia vita?»
«Che cosa stai dicendo...»
«È così! Io non ti amo, e l'ultima cosa che volevo era...»
Lui mi interrompe all'istante:
«Clara, attenta a ciò che dici...»
Ma, non mi importano più le sue minacce. Ormai, non ho più niente da perdere, così continuo:
«Un figlio, frutto di una violenza e di un amore non corrisposto, non è nient'altro che questo per me!»
Dopo la mia affermazione, preso dalla rabbia si avvicina a me, afferrandomi il collo:
«Potrà anche essere solo questo per te, ma per me rappresenta il mio unico figlio, il futuro erede al trono, e frutto di tutto l'amore che provo per te. Non osare mai più parlare di nostro figlio in questo modo, perché ti giuro...»
Sono io, questa volta, ad interromperlo:
«Non puoi più minacciarmi, non puoi più farmi nulla, perché ho tuo figlio dentro di me. Se oserai fare del male a me, ne farai anche a lui!»
Lentamente lascia la presa al mio collo, scendendo verso il mio petto:
«Volevo solo avvisarti che se continuerai a parlare così del nostro bambino ti chiuderò tra le pareti di questa stanza, e ne uscirai solo dopo aver partorito. Non permetterò a nessuno di ascoltare le tue accuse piene di rabbia e frustrazione su questa piccola vita. Quindi, stai attenta, perché sai bene che ne sarei capace.»
«Allontanati immediatamente da me, non mi toccare. Lasciami sola!»
Discosta la mano dal mio petto, per poi avvicinarsi al mio orecchio:
«Ti lascio sola solamente perché, a detta del dottore, i primi mesi sono rischiosi. Ma, sappi che non resterai sola, voglio vedere questa pancia crescere, giorno dopo giorno.» Sussurra deciso.
«Hai paura che potrei privarti di un'emozione così grande? D'altronde, hai solo questo.»
«Stai facendo di tutto per farmi perdere la pazienza con le tue bugie, vero?»
«Sei tu che non vuoi vedere la realtà. Avrai il tuo bambino, il tuo tanto desiderato erede al trono, ma non aspettarti più niente da me.»
«Non pensavo che essere incinta ti avrebbe portato ad avere questo coraggio, tanto da arrivare a sfidarmi in questo modo, ma sappi...» Dice, afferrandomi il viso, rivolgendomi verso di lui:
«Che niente di ciò che pensi o hai insinuato rispecchierà la realtà. Io, tu e nostro figlio saremo una famiglia, e questo non ti darà nessun diritto di allontanarti da me. Non ti ho sposato perché desideravo solo un erede da te, ma affinché tu fossi costantemente al mio fianco, in tutti i sensi. Faresti bene ad accettare il tuo destino!»
«Non sarò mai al tuo fianco per amore, ma solo per l'uomo che...»
«Non osare, Clara...» Dice con rabbia sul mio viso.
«Allora, lasciami!»
«Da questo momento in poi non voglio più sentirti fare riferimenti a lui, non voglio più che lui sia nei tuoi pensieri, e non voglio più sentirti dire che ti stai sacrificando per lui. Da questo momento inizia una nuova vita per te, con me al tuo fianco. Sono stato chiaro?»
Non gli rispondo. Mi limito a guardarlo con disprezzo.
«Sono stato chiaro?» Ripete, forzando la presa sul mio viso:
«Voglio sentirtelo dire.»
«Non ho nessuna intenzione di continuare a piegarmi alle tue volontà. Non ho nessuna intenzione di continuare a fingere per compiacerti!»
«Tu devi dimenticare il tuo passato, devi pensare alla tua famiglia! Adesso ci siamo solo io e il bambino, ti è chiaro?!»
«Mi è sempre stato chiaro fin dall'inizio a cosa dovessi pensare. Non ho bisogno di sentirmelo dire da te!»
«Non costringermi a rinchiuderti. Voglio vivermi questa gravidanza in serenità, sarà meglio per tutti.»
Cerco di allontanare il mio viso dalla sua presa, ma senza risultato:
«Non voglio perdere questo bambino.» Dice, per poi lasciare la presa dal mio viso.
«Spero che questo bambino possa addolcirti, e magari, possa permetterti di guardarmi con occhi diversi.»
«Ti stai solo illudendo.» Dico duramente.
«Lo vedremo.» Conclude, per poi uscire dalla stanza, lasciandomi sola.



Angolo autrice
Una notizia che forse nessuno si aspettava?
Per Clara e Giulio, quindi, non ci sarà più speranza?

Cosa ne pensate? 🍀

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