Capitolo 1

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Clara

Qualche mese dopo...

Sono in camera, seduta di fronte lo specchio, e ogni giorno da quando mi sono sposata, non faccio altro che pensare alla mia vita, al mio destino, e a ciò che ancora mi aspetta. Questa vita di corte non ha mai fatto per me, in realtà, non mi è mai piaciuta: gente apparentemente interessata a te, lusso, piaceri futili e continue feste propense a compensare le noiose serate.
Ma, mi sono decisa nel sopportare questa tortura, nel sopportare questa vita inutile, perché so che prima o poi arriverà il momento in cui Giulio scoprirà tutto, mi salverà e mi porterà con sé, lontana da tutto questo.
Eppure, è incredibile come il grande sacrificio che ho fatto per lui abbia significato agli occhi di tutti, e, sopratutto ai suoi, il desiderio di una vita lussuosa.

«Clara, sei qui...» Mi dice Massimo entrando in camera, per poi chiudere la porta alle sue spalle.
Annuisco, senza dire nulla.
«Non pensavo di trovarti in camera.» Dice avvicinandosi a me.
«Non sono uscita oggi, non ero molto in vena...»
«Come mai? È successo qualcosa?»
«No, sono solo un po' pensierosa.»
«E, cosa ti preoccupa così tanto da impedirti di uscire?» Mi domanda stuzzicandomi.
«Massimo, ti prego. Lo sai perfettamente.»
«Vuoi davvero farmi credere che sei preoccupata per lui?»
«Perché, non dovrei?»
«Ti ricordo che abbiamo un accordo, Clara.»
«Non ti preoccupare, dopo di lui, quell'accordo è il mio secondo pensiero.»
«Addirittura, lui è il tuo primo pensiero?» Mi domanda stupito per poi abbassarsi allo stesso livello della sedia:
«Sai, forse penso di poter alleggerire questo tuo primo pensiero.»
«Cosa vuoi dire?»
«Posso darti un'informazione che ti farà stare più tranquilla.»
«Di quale informazione parli? Hai saputo qualcosa e non me lo hai detto? Non capisco perché continui a tenermi sul filo del rasoio!» Lo guardo confusa e irritata.
«Allora, ti consiglio di smetterla di stare sul filo del rasoio, perché so che lui sta bene, e mi costa ammetterlo, ma devo dire che è stato anche molto bravo nel trovare un nuovo appoggio lavorativo stabile.»
«Perché, dove lavora?»
«Adesso, penso che puoi ricomporti, ti ho detto ciò che ti era utile.»
«Non puoi lasciarmi così! Dimmi dove lavora.»
«Non sono cose che ritengo ti riguardino, hai saputo abbastanza, pensa solo a rispettare il ruolo che rivesti, e sì grata per ciò che ti ho detto.»
«Dio mio, come puoi essere così crudele...»
«Credimi, potrei esserlo ancora di più se ti venisse in mente anche solo di rivederlo.»
«È per questo che non vuoi dirmelo? Hai paura che io possa incontrarlo?»
«Io non ho paura, prendo le giuste precauzioni. Ti ricordo che non mi hai dato modo di potermi fidare di te, dato che prima del nostro matrimonio mi hai tradito.»
«Non stavamo insieme, lo sai benissimo!»
All'istante mi afferra i capelli con forza:
«Eri la mia promessa sposa, avevo già chiesto la tua mano, ma tu hai preferito incontrarti con quel poveraccio traditore, piuttosto che rispettarmi!»
«Mi fai male...lasciami...»
«Ti farò ancora più male se non imparerai ad accettare il tuo ruolo e tuo marito! Non costringermi a fare cose che non voglio, Clara. Non perderò il mio onore e la mia dignità per le tue sciocchezze.» Mi sputa velenoso per poi lasciare la presa sui miei capelli.
«Sciocchezze. Quindi, per te le mie sono sciocchezze?»
«Ho cose più importanti a cui pensare, non posso gestire una moglie che dovrebbe già sapere perfettamente cosa fare.»
«So perfettamente come comportarmi! L'unica cosa che volevo è solo sapere dove lavorava!»
«E io ti ripeto che non è necessario che tu lo sappia, chiuso il discorso.»
«Dannazione!» Dico alzandomi di scatto verso di lui con l'intenzione di dargli uno schiaffo, ma non curante dei suoi riflessi e della sua forza, vengo immediatamente bloccata.
«Cosa volevi fare, eh? Sai, a una giovane nobile come te non le si addicono proprio queste maniere forti.» Mi dice tranquillo tenendo con forza con il mio polso.
«Non sapevo di dover essere l'unica a subire violenza.»
Dopo la mia risposta mi lascia libera:
«Ti consiglio di prepararti per stasera, ci sarà una festa al palazzo.»
«Quanto ti piace giocare con me...»
«Non ti preoccupare, dopo la festa ci troverò più gusto.»
«Cosa significa? Perché mi dici le cose a metà? Cosa ci sarà alla festa?»
«Se non verrai, non potrai mai saperlo. Verificherò se è vero ciò che hai detto.»
«Cosa?!»
«Che sai perfettamente come comportarti.» Dice per poi lasciarmi sola.

Angolo autrice

Buonasera a tutte/i! ❤️
Un primo capitolo abbastanza movimentato, che non lascia intendere niente di buono tra questi due! 😂

Cosa ne pensate? 🍀

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