Capitolo 2

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Clara

Eccomi pronta per la festa di stasera. Per l'occasione ho scelto un vestito lungo e un'acconciatura tirata con qualche riccio scendente sul viso. Mancano i gioielli.

«Clara, dobbiamo andare. Sei pronta?» Mi chiede Massimo entrando in camera.
«Arrivo, mi mancano i gioielli.»
Apro il cassetto per la scelta.
Lentamente lo sento camminare, per poi percepire la sua presenza dietro di me.
«Sei bellissima. Questa acconciatura ti dona un tocco di maturità.»
«Ti ringrazio.» Gli dico prendendo la collana.
«Lascia fare a me.» Mi dice prendendomi la collana dalle mani.
Sospiro nervosamente.
«Questa sera starai accanto a me. Qualsiasi cosa tu veda o senta, non lascerai mai il tuo posto. Sono stato chiaro?» Mi domanda sistemandomi la collana sul collo.
«Non capisco il senso di tutti questi avvertimenti. Cosa mi stai nascondendo?» Gli domando stranita, fissandolo dallo specchio.
«Questa collana ti sta benissimo, valorizza il tuo collo.» Dice toccandomi il collo.
«Massimo, ti prego...» Cerco di fargli capire il mio fastidio.
«Tutte le nobili donne ti invidieranno stasera. Chiunque vorrebbe stare al tuo posto.» Insiste, spostando la mano verso il mio petto.
«Massimo...» Lo richiamo, nuovamente infastidita.
«Cosa c'è? Non ti senti a tuo agio?» Domanda, per poi avvicinarsi al mio orecchio:
«Sono sicuro che imparerai a sopportare anche il mio contatto.» Mi sussurra provocante, per poi toccare il mio seno.
«Lasciami!» Gli dico all'istante.
«Shh, calmati. Ti innervosisci per così poco?» Continua a stuzzicare.
«Ti ho detto di lasciarmi!» Gli urlo contro, allontanandomi bruscamente da lui.
«Ti avverto, se oserai comportarti così durante la festa, finirà male per te!»
«Cos'altro vuoi da me? Perché è così importante questa dannata festa?! Cosa mi nascondi?!»
«Lo capirai da sola, ma tu prova solo a non seguire quello che ti dico, e ti giuro che finirà male, e non solo per te.» Dice severo.
«Chi altro vorresti implicare?!»
«Sai molto bene a chi mi riferisco.»
«Ti ho già detto che mi comporterò bene, non farò niente di male!»
«Staremo a vedere.»

Festa

Tutte le parole e gli avvertimenti che Massimo aveva avuto fino a prima del mio arrivo alla festa si palesarono tutti di fronte a me, tutto prese un senso.
«Massimo...»
«Continua a camminare, Clara.»
«Perché? Perché mi hai fatto questo...» Gli domando, sconvolta.
«Ne parleremo dopo, mantieni il controllo come ti ho detto.»
Giulio, proprio lì, davanti a me, alle porte della festa come soldato. Non ci posso credere, è ancora più bello di quando l'ho rivisto l'ultima volta.
Massimo, come hai potuto farmi una cosa del genere? Come hai potuto nascondermi una cosa così importante?
Non avrei mai voluto rincontrare Giulio in questo mondo, e sopratutto, in presenza di Massimo.
Lo guardo impaurita e tremante. Sento il cuore esplodermi, ho tanta paura.
«Clara, sappi che se farai qualcosa di sbagliato non avrò nessuna pietà per lui.» Mi ricorda Massimo mentre ci avviciniamo all'ingresso.
Devo cercare con tutte le mie forze di ritornare in me, non posso permettere che gli faccia del male, non sopporterei di vederlo soffrire e umiliato a causa mia.
«Buonasera.» Dice Massimo avvicinandosi all'ingresso.
Giulio, che fino a quel momento non si era accorto della mia presenza, quando si volta verso Massimo vede anche me.
«Buonasera, Principe Savelli...» Dice Massimo guardando sorpreso verso la mia direzione.
Nei suoi occhi leggo tristezza, confusione, come se avesse mille domande da farmi.
Forse, si starà chiedendo dov'è finita quella ragazza semplice che lui stesso conobbe a cavallo, quella che si innamorò completamente della sua spontaneità e bontà, quella che gli propose di scappare insieme, e che per la prima volta, vedeva accanto a un uomo potente.
«Non saluti mia moglie, Giulio?»
Stringo all'istante il braccio di Massimo per resistere a qualsiasi mancamento. Non riesco a sopportare che lo instighi in questo modo.
«Buonasera, Principessa...» Sta per salutarmi, quando Massimo all'istante lo interrompe:
«Savelli.» Precisa, tagliente.
Oh, Dio mio...
«Massimo, possiamo entrare, per favore?»
In questo preciso momento vorrei soltanto scomparire!
«Certo, mia cara. Scusala, ma non vede l'ora di partecipare alla festa.»
«Le auguro una piacevole serata, Principessa Savelli.»
«Ti ringrazio...»
«E, congratulazioni per il vostro matrimonio, non avendo avuto modo prima di questo piacere.»
Non gli rispondo, non riesco più a sostenere il suo sguardo, così mi precipito con Massimo nella sala.
«Devo farti i miei complimenti, ti sei comportata benissimo.»
«Perché mi hai fatto questo?» Gli domando sconvolta.
«Perché solo da sconvolta potevo avere la certezza che non avresti potuto parlargli.» Mi risponde come se fosse la cosa più naturale del mondo.
«Sei una persona disgustosa.»
«Calmati adesso, non fare scenate.»
«Ho bisogno di prendere aria.»
«Non andrai da nessuna parte, non possiamo evitare tutti i presenti.»
«Ti ho detto che ho bisogno di prendere aria! Credo di non sentirmi bene.»
«Va bene, ti accompagnerò fuori.»

«Mia cara, forse, dovresti mangiare qualcosa.» Mi dice Massimo, portandomi a pochi metri dalla sorveglianza di Giulio.
«Che cosa hai intenzione di fare?» Gli domando preoccupata.
«Fargli capire cosa si prova a vedere la donna che ami nelle braccia di un altro uomo.»
«Quindi, era questo il tuo intento, vendicarti?»
«Perché non sfruttare questa preziosa occasione?»
«Non te ne importa niente di come mi sento?!»
«Certo che mi importa. A me, importa solo di te.» Mi dice, per poi avvicinarsi a me.
«Non starò al tuo gioco, almeno, non a questo. Riportami nel nostro palazzo.»
«È davvero quello che vuoi?»
«Sì, voglio andarmene.»

Rientro dalla festa

«Non ci posso credere! Sei un uomo viscido, senza un briciolo di umanità!» Gli urlo contro, per poi andare in bagno.
Apro il rubinetto, e sciacquo un po' il viso e le mani per riuscire a riprendermi.
Lui mi segue all'istante.
«Mi hai portata alla festa consapevole di tutto quello che sarebbe successo, mi hai sconvolta, mi hai fatto del male. Ma come ho potuto accettare di sposarti, come ho potuto pensare di trascorrere la mia vita con te?! Mi fai schifo!»
«Ti faccio schifo?!» Mi urla contro, per poi continuare:
«Ho sopportato che la mia promessa sposa si fosse incontrata di nascosto con un mio uomo di fiducia, ho sopportato l'idea che ti avesse potuto anche solo sfiorare, nonostante ciò ho voluto comunque sposarti, e con tutto quello che possiedo mi sono dovuto anche umiliare costringendoti a sposarmi! Ho fatto tutto questo per te, e osi dirmi che ti faccio schifo?!»
«Se sto vivendo questo inferno, è solo per colpa tua!»
«L'inferno l'ho vissuto io, sentendo come tremavi dopo averlo rivisto! Alla donna che amo stava per esplodere il cuore solo per aver rivisto un miserabile traditore, quando invece, le dovrebbe esplodere per me, ogni volta che la sfioro.»
«Non voglio sentire altro.» Gli dico, per poi andare in camera.
«Perché? Non sopporti la verità?» Mi domanda nervosamente, raggiungendomi.
«Non sopporto te, è diverso!»
«Hai perso completamente il controllo con lui, invece a me, non permetti nemmeno di toccarti!»
«Massimo, basta! Sono esausta!»
«Perché non provi a lasciarti andare?!»
«Perché non riesco a sopportarlo!»
«Non illuderti se pensi che gli permetterò di sfiorarti di nuovo. Tu sei mia moglie, mi appartieni, tutto di te mi appartiene. Faresti bene ad accettarlo!»
«Se avessi saputo quello che so oggi, stai certo che non avrei mai sprecato tutto quel tempo solo per parlargli l'ultima volta!»
Dopo le mie parole sento bruciare la guancia.
Mi ha dato uno schiaffo.
Mi giro lentamente verso di lui toccandomi la parte lesa:
«Ti odio....ti odio, con tutto il mio cuore!» Gli urlo contro, per poi andare verso la porta con l'intento di uscire dalla camera, ma lui mi afferra all'istante per i fianchi:
«Dove credi di andare?!» Domanda sbattendomi con forza contro il muro.
Sussulto per il forte scontro.
«Respingimi pure quanto vuoi, ma non cambierai il desiderio che ho di farti mia.» Sussurra,  avvicinandosi al mio orecchio.
Non gli rispondo.
Lentamente mi lecca il lobo dell'orecchio.
«Lasciami!» Gli dico all'istante, infastidita.
«Non puoi chiedermelo proprio adesso...» Sussurra ancora bloccandomi entrambe le mani, posizionandomele dietro la schiena.
Poi, mi accarezza la guancia segnata dal suo schiaffo:
«Mi dispiace per questo...»
Scosto il viso.
«Guardami.» Insiste, girandomi il viso verso di lui.
«Non so cosa farmene delle tue scuse.» Gli dico fredda sfidandolo.
«Perché continui a essere così testarda?» Domanda, per poi toccare la scollatura del mio petto: «Prima o poi, riuscirò ad ammorbidirti.»
«Lasciami andare...»
«Dovrei lasciarti andare proprio adesso che posso bearmi del desiderio che ho di toccarti? Di sentire la tua pelle sotto le mie mani...»
«Non farmi questo...» Gli dico pregante.
«Non puoi chiedermelo davvero.» Dice, per poi fiondarsi nell'incavo del mio collo.
«No, Massimo! Ti prego!» Cerco di allontanarlo, ma lui forza la presa sulle mie braccia tenendomi bloccata.
Mi stringe al muro, segnando il mio collo con i suoi baci.
All'improvviso, sentiamo bussare alla porta.
«Dannazione!» Impreca nervosamente allontanandosi dal mio collo, senza lasciarmi.
«Principe, mi scusi...»
«Cosa c'è? Non vedi che sono impegnato?!» Risponde alla servitù.
«C'è stato un problema, è venuta una persona per voi.»
«Dov'è?!»
«Fuori principe, vi attende.»
«Arrivo subito, chiudi la porta!» Dice nervosamente, per poi ripuntare lo sguardo su di me:
«Sappi che non ho ancora finito con te.» Mi avverte, per poi lasciarmi libera.

Angolo autrice

Un pizzico di pepe è quello che ci vuole per movimentare un po' la situazione!
Quale personaggio preferite al momento?

Sono proprio curiosa di saperlo, a presto! ❤️

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