Capitolo 8

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Giù i talloni e via i pensieri

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CHARLOTTE'S

POV

Il tempo, durante le lezioni in compagnia di Luke, vola. E' appena suonata la campanella che segna la fine dell'ultima ora, la lancetta dell'orologio in aula segna le due e trenta. Ho tutto il tempo per andare da Manhattan e fare la mia lezione.
Io e Luke ci avviamo verso l'uscita dell'aula, dove sulla soglia ci attende già Marcus, che appena ci vede ci saluta.
<< Allora, come sono andate le lezioni? >> Ci domanda.
<< Bene >> Rispondiamo in coro io e Luke.
<< A te come sono andate, Jack Frost? >> Gli domando.
<< Una palla totale, però nel complesso non male. >>
<< Ragazzi belli, io vi saluto. Devo scappare in maneggio >> Gli dico.
<< Sei sicura di non voler mangiare qualcosa prima, Char? >> Mi domanda gentilmente, Luke.
<< Sicurissima. Mangerò qualcosa in maneggio, grazie lo stesso>> Gli rispondo, decisa.
Penso di averlo convinto, o forse si è solo arreso, perché mi risponde con un semplice "va bene". Noto che Marcus non è dello stesso parere, e infatti appena gli volto le spalle e faccio per muovere un passo, la voce sua voce mi richiama.
<< Biondina, ma come ci arrivi? >>
<< Camminando. Non è molto distante, solo una ventina di minuti >> Gli rispondo con sincerità. Mi è sempre piaciuto camminare, quindi non mi pesa.
<< Te lo puoi anche scordare. Scegli, o ti accompagno io in moto, o ti accompagna Luke. Con lo stomaco vuoto, non ci vai a piedi >> Mi risponde Marcus in tono perentorio.
Non riesco ancora a capire perché si preoccupa così tanto.
<< Tranquillo, Frost. L'ho sempre fatto, non ti devi preoccupare >> Gli dico serenamente, cercando di tranquillizzarlo.
<< Dai, Bro. Lasciala stare. È abbastanza grande, da capire da sola i suoi limiti. Se dice che ci riesce, ce la fa', ce la fa' >> Mi difende Luke.
Marcus sbuffa, innervosendosi. Riesco a percepire il suo fastidio dal tono di voce, mentre mi risponde.
<< E va bene, che se ne vada a piedi. Io vado ad allenarmi >> E non aggiungendo altro, sparisce nel corridoio.
<< Lascialo stare ok, Char? Gli passerà, tranquilla >> Cerca di rassicurarmi Luke, vedendomi imbronciata.
Mi limito ad annuire. Mi posa un bacio sulla fronte e con voce dolce, riprende a parlare.
<< Ora vai o farai tardi. Ci vediamo dopo >>
Gli sorrido, ringraziandolo. Ci salutiamo prendendo due strade differenti.

🏇🏇🏇

Prima di arrivare in maneggio, sono passata in camera per cambiarmi, indossando i jeans a zampa, una felpa grigia e gli stivali western per montare. Durante il tragitto mi fermo dal fruttivendolo per comprare delle carote.
Appena arrivata mi accorgo di essere in ritardo sulla mia tabella di marcia, e questa cosa mi infastidisce, rendendomi irrequieta.
Facendo un respiro profondo, metto piede nel casone dove ci sono i box dei cavalli privati. Subito di fronte mi trovo la mia nuova istruttrice, Nathalie.
La saluto, scusandomi per il ritardo. Ricambiando il saluto, mi sorride, rassicurandomi che la lezione non sarebbe iniziata prima di una ventina di minuti.
Cerco di calmarmi mentre prendo tutto il necessario per pulire e sellare Manhattan. Non appena arrivo vicino al suo box, mi nitrisce, richiamandomi. Mi sporgo verso di lui, accarezzandolo. Dopodiché lo inizio a preparare, e i venti minuti di attesa volano.
Finalmente salgo in sella, e appena metto giù i talloni, tutte le paure e le preoccupazioni, scompaiono.
La lezione comincia e fin dal riscaldamento, composto dal passo, trotto, galoppo e back, uniti a degli esercizi in piano ad entrambe le mani, io e il mio bimbo diamo il massimo. Poi iniziano i barili, dove riusciamo a scatenarci ancora di più.
Partiamo girando i barili tutti una volta al passo, fermandoci prima, poi con la transizione trotto-passo e infine, i miei preferiti, al galoppo.
Siamo dalla partenza quando sussurro a Manhattan.
<< Siamo io e te, Nano >>
Detto questo, via di galoppo, girando il primo barile a destra, poi il secondo a sinistra, e poi il terzo, scendendo dalla partenza. È stato un giro impeccabile, e voltandomi in direzione di Nathalie, la vedo colpita. Dopo averci fatto molti complimenti, torna ai box, mentre io torno sul perimetro per far scaricare il cavallo e per fargli riprendere fiato.
Finita la lezione dissello e pulisco per bene Manhattan, portandolo a mangiare un po' d'erba. Nel mentre mi intrattengo con la mia istruttrice, discutendo su cosa poter migliorare.
Dopo aver fatto pascolare il cavallo per una decina di minuti, lo rimetto nel box dove trova il pastone con le carote fresche che gli avevo preparato prima. Finito di sistemare lo saluto, assicurandomi di aver chiuso bene la stalla. Dirigendomi verso l'uscita, saluto Nathalie.
Solo gettando uno sguardo sul telefono mi accorgo che sono le quattro. Cavolo se è tardi, non ho nemmeno mangiato, no che questo mi preoccupi più di tanto.
Sono fuori dal cancello quando decido di tornare al campus a piedi, nonostante la testa mi inizi a girare e a dolere.
Sto camminando da una decina di minuti, passeggiando in una strada poco trafficata, mentre ascolto la mia playlist su Spotify, quando sento che la testa mi gira sempre di più, e per un attimo vedo tutto nero. Decido di fermarmi per cercare di far migliorare la situazione, ma nulla, peggiora di minuto in minuto.
Mi guardo intorno per cercare aiuto, ma non vedo nessuno. Vado subito nel panico, il respiro mi si fa sempre più irregolare, gli occhi mi si appannano e poi il vuoto più totale.
L'ultima cosa che ricordo di aver visto è una kawasaki ninja verde che si accosta, e un ragazzo scendere, poi nient'altro.

🎗️🎗️🎗️

Non so dopo quanto mi risvegli o cosa sia successo. Appena apro gli occhi, mi ritrovo in un letto che non mio, in una stanza che non riconosco. Vado subito nel panico, guardandomi in torno per cercare qualcosa o qualcuno di famigliare.
Mi bastano pochi secondi per capire che mi trovo nella stanza di Marcus e Luke, anzi mi trovo nel letto di Marcus. Così riesco a rilassarmi, rilassandomi, capendo di non essere in pericolo.
Proprio in quel momento, da quello che riconosco come il salotto, sbuca la figura alta di Marcus, che non appena si accorge che sono sveglia, corre da me con aria preoccupata.
Gli salto addosso,ringraziando i suoi riflessi pronti, quando mi prende al volo, stringendomi a se.
<< Tranquilla, Biondina. Ci sono io >> Mi rassicura, mentre si siede, ancora con me in braccio.
Lo stringo ancora più forte.
<< Grazie, Jack Frost. Mi hai salvata. Se non fossi arrivato tu... >> Le parole mi muoiono in bocca.
Non riesco a immaginare cosa sarebbe potuto succedere se non fosse arrivato lui.
Come a leggermi nel pensiero, riprende a parlare.
<< Non ci pensare, okay? è tutto apposto, sei qui con me. Sana e salva >> Mi rassicura, dolcemente mentre mi sorride.
Ricambiando il sorriso, mi sorgono subito due domande. La prima è che ci faceva lui lì? E la seconda è se Luke sia qui e se lo sappia?
Mi risistemo sul letto accanto a Marcus.
<< Perché eri lì? >> gli domando.
<< Volevo venirti a prendere. Non volevo farti camminare altri trenta minuti, così mi sono informato, chiedendo a Maddy>> Mi spiega lui.
Che dolce
<< Ma cos'è successo poi? L'ultima cosa che ricordo è una kawasaki ninja verde che si fermava, e un ragazzo che scendeva. Ora presumo quel ragazzo fossi tu >> Gli dico.
<< Si, esatto. Ero io e quella che hai visto era la mia moto. Mentre stavo venendo a prenderti, ti ho notato da lontano e mi sono fermato. Non appena l'ho fatto, mi sono accorto che eri spaesata, nel panico. Così sono corso da te e hai proprio quando ti sono arrivato affianco hai perso i sensi. Per fortuna sono riuscito a prenderti al volo >> Mi spiega.
Nel suo tono di voce riesco a percepire della preoccupazione.
Mi rabbuio pensando all'accaduto, ma trovo la forza di chiedergli l'altra domanda che mi ronza per la testa.
<< Luke lo sa? È qui? >>
<< No, Biondina. Luke non sa nulla e non è qui, ma dovremmo dirglielo >> Mi risponde, serio.
<< No >> Dico senza pensarci, mentre cerco di abbassare lo sguardo. Marcus riesce riportare i miei occhi nei suoi, afferrandomi il mento.
<< Invece glielo dobbiamo dire, Biondina, e gli dobbiamo dire anche che hai dei problemi legati al cibo >> Risponde in tono preoccupato.
Aspetta, come fa a sapere dei miei problemi col cibo? Non l'ho detto a nessuno.
:<< E tu come lo sai? >> Gli domando confusa.
<< Non sono stupido, Biondina. L'ho capito da me, e sai benissimo che bisogna dirlo a Luke >> Mi spiega, gentilmente.
<< non è nulla di grave. Solo che a volte non ho fame, non è necessario dirlo a Luke o a Maddy. Neanche quel che mi è successo oggi, ok? >> Cerco di rassicurarlo, ma lui non mi crede.
D'altronde non lo posso biasimare, ha ragione su tutto, ma non lo voglio ammettere.
<< Ti prego, non dirglielo >> Lo supplico.
<< Va bene, Biondina. Non lo diremo a nessuno, finché non sarai pronta. Fino ad allora, ti aiuterò. Non sei più sola, ci sono io >> Mi dice con tenerezza.
Senza aggiungere altro lo abbraccio, ma proprio in quell'istante mi sale un dubbio, perché si preoccupa così tanto del mio rapporto con il cibo?

Ciao belli!
Scusatemi per il ritardo nella pubblicazione.

Come avete potuto vedere Char non ha mantenuto la sua promessa portandola a perdere i sensi, ma per fortuna c'era Marcus.

E ora secondo voi perché Marcus si preoccupa così tanto del rapporto di Charlotte col cibo?
🤔🤔🤔

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<3

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PS: salvo imprevisti i capitoli usciranno più o meno una volta a settimana, in caso contrario di solito avviso su tik tok.

Grazie di leggere Yúyīn e Duyên.

Carpe Diem ragazzi!

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