Capitolo 20

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Per non farti piangere ho fatto l'impossibile...

👥

Luke's
Pov

Perché so cosa vuol dire stare male fino a diventare tu quel mostro che ti divora
-Mostro, Ogni maledetto giorno-

<< Sono preoccupata per il mio cavallo, tutto qua. Il resto dei miei pensieri va agli esami che iniziano lunedì, sai quelli di metà semestre. È anche per questo che ero andata a studiare con Maddy e Iris >> Mi spiega la mia migliore amica.
Merda! Gli esami, me li ero scordati. Ora come faccio? devo ancora studiare!
<< Te ne sei dimenticato? >> Mi domanda vedendomi immerso nei miei pensieri
<< No, no. L'ho fatto per metterti alla prova, sai volevo vedere se te li ricordassi >> Mi difendo inventandomi una scusa assurda
<< Um, certo. Allora i miei appunti e riassunti non ti serviranno, e io che te li volevo passare >> Mi dice con un sorrisetto divertito in volto.
Mi servirebbero un sacco, ma sono troppo orgoglioso per chiederglieli.
<< Tranquilla, me la caverò >> Le dico facendogli l'occhiolino, ma subito dopo me ne pento
<< Allora ciao Ricciolino >> Mi dice, alzando i "tacchi" andandosene.
La saluto a mia volta per poi rimanere a fissarla come un coglione finché non sparisce dalla mia visuale.
Mi accendo una sigaretta mentre studio una strategia per passare gli esami. Se non li passo potrei non giocare più a hockey per una stagione intera e il coach mi leverebbe il ruolo da capitano. Infatti le sue parole a inizio stagione sono state "Se il tuo rendimento scolastico si abbasserà e non supererai gli esami, mi spiace, ma Luke sarò costretto a metterti in panchina per il resto della stagione e ti toglierò il ruolo da capitano".
"Merda" penso mentre spengo la sigaretta finita gettandola nell'apposito bidone. Mi dirigo a grandi falcate verso il mio dormitorio, e non mi perdo gli sguardi ammiccanti che alcune ragazze mi lanciano e che io ricambio con il sorriso che amano tanto. Infondo sono giovane, sono un atleta e sono davvero bello, avere qualche ragazza con cui scopare non è male. Molte vengono a letto con me per dire in giro che sono andate con il capitano della squadra di hockey, ma non mi dà fastidio perché non cerco nulla di serio.

<< Marcus Martinex perché non me li hai ricordati?! >> Dico piombando in stanza facendolo saltare in aria per lo spavento
<< Ricordato cosa? >> mi risponde confuso mentre si siede a gambe incrociate sul divano
<< Perché non mi hai ricordato che da lunedì iniziano gli esami. Ti avevo detto di ricordarmeli >>
<< Merda. Vero, scusa, da lunedì hai gli esami >> Mi dice facendomi sorridere
<< Grazie per avermeli ricordati >> Dico in tono sarcastico
<< Prego >>
<< Dai coglione dammi almeno una mano per studiare >> Gli dico
<< Agli ordini, Principino >> Mi risponde facendo il segno dei soldati quando rispondono al loro capitano.
Vado in camera per levarmi i vestiti che avevo indosso, per poi indossare dei pantaloni della tuta grigi, rimanendo senza maglia per stare più comodo, e prima di ritornare in salotto prendo tutti gli appunti che ho preso durante tutte le lezioni fino ad ora. Quando arrivo di là vedo il tavolo che c'è in salotto riempito di bevande e snack vari proprio come quando io e Marcus eravamo piccoli e dovevamo studiare tutta la notte per un compito che ci eravamo dimenticati o io o lui dato che non siamo mai stati in classe assieme perché Marcus è più grande di me di un anno.
<< Che la sessione di studio intenso abbi inizio >> Dichiara il mio migliore amico sedendosi di fronte a me prendendo in mano i miei appunti.
Rimaniamo i due gironi del weekend a studiare tutto il giorno, facendo solo delle brevi pause perché se no rischio che il mio cervello si fonda, e la domenica viene in mio soccorso anche Eracle per aiutarmi con lo studio.
Arriva il lunedì, e ho la testa che mi esplode per quando ho studiato, ma sono fiero di me perché mi ricordo tutto
<< Ehy Nana >> Saluto Charlotte che come me è rimasta rinchiusa in stanza per studiare durante il weekend
<< Ehy Ricciolino >> Ricambia il saluto raggiante anche se sotto agli occhi ha delle occhiaie dovute alla stanchezza presumo per lo studio
<< Pronta per gli esami? >>
<< Si, ho studiato a mano a mano che facevamo gli argomenti e nel weekend mi sono concentrata a ripassare tutto per bene. Te? >>
<< Sono nato pronto, e poi ho fatto una sezione di studio con Marcus e Eracle >>
<< Ma loro non fanno il nostro corso >>
<< Già, ma mi hanno aiutato come hanno fatto con te Maddy e Iris >> Le spiego mentre entriamo e ci sistemiamo ai posti per poi iniziare il compito di psicologia poco dopo.
La mattinata scorre in fretta tra alcuni esami e lezioni e finalmente è l'ora di pranzo, sto morendo di fame
<< Mangi con noi? >> Domando a Charlotte mentre usciamo dall'aula di italiano
<< Non saprei, ho da fare >> Mi risponde in modo vago
<< E cosa avresti da fare >> Indago mentre prendiamo la svolta a sinistra che conduce al corridoio principale. Fa spallucce
<< Affari miei >>
<< Eddai, dimmelo >>
Mi fa un sorrisetto di sfida
<< Mi vedo con una persona >> Mi dice allargando il sorriso che aveva in volto, e ora chi è? Una sensazione strana mi si insinua dentro facendomi innervosire
<< E chi è il tuo ragazzo? >> Dico con voce forse un po' troppo graffiante perché la vedo ridacchiare sotto i baffi
<< E se fosse così ti darebbe fastidio? >> Indaga
<< No, non mi importa. Infondo siamo solo migliori amici, nient'altro. Io posso fare ciò che voglio e pure tu >> Le rispondo, la vedo incupirsi, ma subito me lo nasconde con un sorriso
<< Bene. Comunque mi vedo con mia sorella. Oggi è scesa qui perché doveva fare una cosa, e mi ha chiesto di vederci >>
<< Davvero Isa è qui? >>
<< Te lo appena detto >>
Giusto.
<< Allora salutamela >>
<< Sarà fatto. Ah, io mi fermo qua. Salutami Jack Frost e Er >> mi dice fermandosi all'entrata di Stanford dove c'è l'ufficio informazioni
<< Va bene, a dopo Nana >> la saluto con un bacio svelto sulla guancia destra che ricambia.

Yǔyīn e DuyênDove le storie prendono vita. Scoprilo ora