Capitolo 13

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Stan si aggirava come un pazzo per i corridoi della Nave Madre. Ogni scatola elettrica che trovava lungo la strada la distruggeva, senza pensarci due volte, col suo cerchietto indistruttibile, provocando l'accensione di nuovi allarmi.
« Dove stiamo andando?» chiese il guerriero spaziale cercando di tapparsi le orecchie per quel dannato frastuono.
« Al nucleo motore dell'astronave» asserì il corvino decapitando un paio di guardie poco più avanti.
I due poveri sventurati erano, probabilmente, stati buttati giù dalla branda perché erano palesemente in vestaglia da notte.
Quando gli passarono accanto, Token li guardò con compassione. Proprio come i loro amici, si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato.
I ragazzi proseguirono di corridoio in corridoio, fino ad arrivare ad un ala della nave più elegante e lussuosa.
« Questi devono essere gli alloggi degli ufficiali di rango più alto» sussurrò il guerriero spaziale.
Stan lo ignorò completamente e andò dritto verso una mappa della nave sul muro. Notò che poco più avanti si trovava una piattaforma di teletrasporto che poteva condurli in aeree riservate della nave, tra cui il reattore.
Il corvino allora bussò con violenza ad una delle cabine e con sua grande sorpresa, l'ufficiale che gli aprì era niente meno che il professor Garrison.

« Comandante Cilindro per te, soldato» rispose con una voce particolarmente effemminata.
In quel momento Stan si rese conto di aver parlato  voce alta e di indossare ancora l'uniforme dei soldati uccisi nella sala del trono.
Senza neanche pensarci, lo spintonò dentro minacciandolo alla gola col cerchietto, che iniziò a ruotare ad una velocità impressionante provocando uno strano suono metallico.
« Prova solo ad urlare e ti taglio immediatamente la gola» e dagli schizzi di sangue sulla sua uniforme, Garrison capì che il ragazzo non stava minimamente scherzando.
« Cosa volete da me?» piagnucolò l'uomo.
« Il tuo pass per accedere a tutte le aree della nave» disse Token avvicinandosi minacciosamente.
Il signor Garrison deglutì sonoramente e indietreggiò fino ad arrivare con le spalle al muro.
Mise una mano nel taschino della giacca e i ragazzi si allarmarono.
 « Non fare scherzi vecchio.» suggerì Stan avvicinandogli ulteriormente il cerchietto rotante.
« È il badge!» implorò tirando fuori un tesserino magnetico dal taschino.
Token glielo strappò di mano e lanciò un'occhiata a Stan che annuì di rimando.
Allora il guerriero spaziale tirò un colpo secco alla nuca del signor Garrison facendolo collassare al suolo, svenuto.
« Muoviamoci» disse Stan non degnandolo di uno sguardo.

I ragazzi si diressero velocemente alla piattaforma di teletrasporto, strisciarono il badge del Comandante e notarono che numerose opzioni extra iniziarono a comparire sulla schermata di "viaggio". Stan analizzò velocemente le varie aree e cliccò su "area 6: reattore".
La piattaforma lì avvertì di prepararsi al teletrasporto e in un secondo si ritrovarono nella parte della nave tanto agognata dal corvino.
« E adesso?» chiese Token.
Stano gli indicò una sala poco più avanti con scritto in caratteri cubitali "sala comandi". I due ragazzi si avvicinarono con cautela. Videro che all'interno si trovavano un paio di uomini in uniforme bianca e, per non farsi beccare si abbassarono fino a strisciare sotto le vetrate della stanza, arrivando fino alla porta.
I ragazzi si guardarono e annuirono all'unisono, scattarono in piedi in una frazione di secondo e sfondarono la porta. Gli uomini all'interno li guardarono sbigottiti non avendo il tempo di reagire. Token conficcò la mezza luna nel petto a quello più a sinistra, mentre Stan tagliò prima un braccio e poi la gola a quello più a destra.
Un sorriso malevolo comparse per un istante sulle labbra del corvino, ma scomparve così velocemente che Token pensò di esserselo immaginato.
Stan iniziò ad analizzare tutti i vari pulsanti quando trovò quello più adatto al suo piano.
C'era una piccola leva rossa, dentro una teca di vetro con su scritto "refrigerante nucleo" posta su ON. 

« Per Kyle!» esclamò.
« Per Kenny!» disse il guerriero spaziale subito dopo. E insieme spostarono la leva su OFF.
Videro che una lancetta su un piccolo tachimetro, passò dal verde al giallo in qualche secondo e iniziò a tremolare verso il rosso.
« Be' amico, io non ho alcuna intenzione di rimanere qui dentro aspettando una fine, probabilmente dolorosa. E siccome ho promesso a Butters di portarti in salvo, verrai con me». Concluse Token prendendolo per un braccio e trascinandolo nuovamente alla piattaforma di teletrasporto.
Aprì la mappa dei pianeti abitabili nelle vicinanze e optò per quello meno popoloso.
Cliccò su quel nome e in pochi istanti si ritrovarono alla periferia della capitale di quel nuovo mondo.
« Dovevi lasciarmi lì» disse Stan spintonandolo da una parte.
« Ho promesso a Butters che non ti avrei lasciato morire!» Rispose il guerriero un po' alterato.
« Vaffanculo Butters! Ho perso due dei miei migliori amici oggi!» imprecò alzando la voce.
« Anche lui!» gli urlò di rimando l'amico.
Stan senza aggiungere altro si inoltrò nelle strada poco affollata più avanti, nella speranza di trovare qualche bar in cui annegare i dispiaceri.
Avevano scoperto con grande piacere, che il tesserino di Garrison fungeva anche da carta di credito e incredibilmente aveva un conto da capogiro.
« E adesso dove stai andando?» chiese Token vicino all'esasperazione.
« In un bar, ad ubriacarmi. Se non parli più puoi venire con me» rispose il corvino.
Token sbuffò pesantemente ma lo seguì senza proferir parola.


La Gemma dell'Oltre 2: Ricerca ~ South ParkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora