5° CAPITOLO Dream or reality?/ I'm Screwed

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5.

နσʆε🌞

Nashville, 18 novembre 2012

"Dream or reality?"


Sono al Toffee Coffee. Il locale è affollato e io sono di turno con Hermes e Aura.

Mi sento osservata.

Lo sguardo del gemello si posa su di me in molte circostanze, osservandomi con desiderio.

Una brama che sento fin nel profondo.

L'interesse che mi arriva da parte di Hermes mi confonde la mente talmente è forte, e tale potenza mi arrossa il volto che diventa violaceo e accaldato.

In questo momento, lui si avvicina a me e mi accarezza la gota destra con il dorso della sua mano sinistra, ma un tonfo improvviso dietro di noi fa sì che io distolga gli occhi dai suoi.

Voltando il capo verso la direzione di quel rumore, noto una tazza bianca infranta sul pavimento del caffè.

Il liquido del cappuccino rovesciatosi fuori fra i cocci bianchi, forma una piccola pozza color caffelatte che contrasta con il grigio e il nero dei listelli e delle piastrelle.

Seduto a un tavolino c'è lui. Damon.

Il suo viso è contratto in una smorfia di rabbia.

L'ambra, il grigio e il verde acquoso delle sue iridi mi trapassa.

Non so perché mi sta guardando in questo modo.

Il mio cuore accelera senza permesso alcuno.

Senza accorgermene, come spinta da una forza esterna, mi ritrovo accanto a lui che alzando la testa verso di me mi osserva cupo.

Cosa sta pensando? Vorrei saperlo.

«Invece di fissarmi dovresti inginocchiarti e ripulire questo casino, Freckles! Possibilmente, prima che la macchia venga assorbita e non venga più via...D'altronde le cameriere fanno proprio questo! S'inginocchiano», sussurra con una ferocia inaudita.

Rimango inebetita e in silenzio davanti alle sue parole. Mi ferisce sempre e di continuo e lo sa. Sa che ha il potere di farlo.

Lo vedo sollevarsi dalla sua seduta come al rallentatore, con un ghigno maligno sulla faccia, per poi mettermisi davanti e sfiorarmi la bocca con il pollice, mentre le sue pupille si ingrandiscono e sono attraversate da un'emozione che riconosco essere attrazione.

La sua mascella freme talmente è serrata.

Piano, accosta il suo volto al mio sempre di più, premendo il suo corpo su di me dalla vita in su. La sua lingua lecca dapprima il suo labbro superiore e poi i suoi denti intrappolano quello inferiore e un leggero sorriso spunta fra questi.

Mi sta per baciare.

Mi sveglio di soprassalto da un sogno che definirei piuttosto un incubo.

Sono seduta a mezzo busto sul mio letto, sotto le morbide lenzuola di cotone verdi che sanno di biancheria fresca al profumo di lavanda, leggermente sudata e con i capelli scompigliati ad arte.

Sono seduta a mezzo busto sul mio letto, sotto le morbide lenzuola di cotone verdi che sanno di biancheria fresca al profumo di lavanda, leggermente sudata e con i capelli scompigliati ad arte

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