Quella calda notte di settembre

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Erano orami passate due settimane da quando Josie conobbe Claire e una settimana da quando Emily conobbe Lizzie. Era una calda notte di settembre, e ci ritroviamo nella camera di Josie. Era molto più ordinata di quando si trasferì, aveva già decorato tutta la sua camera con tutti i suoi mobili. Il letto era posto vicino alla finestra, e di fronte al letto, c'era la scrivania dove di solito Josie studiava o scriveva il suo diario, e al muro vicino la porta, era posizionato un grande armadio. Le pareti della camera erano di un rosa confetto e il tetto era di un bianco latte. Per il resto la camera non era arredata molto però era già un'inizio. Josie era appena arrivata in camera dopo una lunga doccia rilassante, i suoi capelli castani erano ancora bagnati, tanto da arrivare a sembrare neri. Il pigiama che aveva scelto di indossare, era di cotone, il tessuto adatto per quel tempo essendo che faceva ancora molto caldo. La maglietta del pigiama era a mezze maniche di colore bianco, mentre il pigiama di sotto era un pantaloncino di colore rosa. Josie appena si sedette alla sua scrivania, prese il suo diario e come ogni sera iniziò a scrivere.

«Caro diario. Sono già passate due settimane da quando sono qui e devo dire che non è così male come mi aspettavo. La mia amicizia con Claire diventa sempre più forte,  pensa che mi ha addirittura invitato ad entrare nelle cheerleaders! Mi ha detto che essendo che lei era il capitano, il posto era garantito! Ma io ho gentilmente rifiutato perché detto sinceramente, come faccio ad essere nelle cheerleaders se l'unica cosa atletica che sò fare è saltare! Anche la mamma vedendo che io sono felice, è altrettanto felice. Forse aveva ragione, trasferirsi qui è stata una delle cose migliori che potessimo fare. Adoro stare qui.»

Finito di scrivere sul suo diario, Josie lo rispose nel cassetto della scrivania, si mise a letto e spense poi la luce. Successivamente, ci spostiamo nella camera di Claire. La camera di Claire era molto spaziosa e il colore prevalente era il bianco. Il letto era molto grande ed era posto nel muro infondo la camera e posto di fronte ad esso, c'era un enorme armadio. Di fronte la finestra, c'era una bacheca con tantissime foto di Claire dove faceva volontariato sia con bambini che con anziani e anche con tanti animali. Seduta alla scrivania, posta vicino la porta, c'ere proprio Claire, che stava studiando con l'utilizzo del computer. I lunghi boccoli dorati le scendevano su tutte le spalle e lungo la schiena, una ciocca le ricopri quasi totalmente uno dei suoi occhi castano scuro, in cui chiunque si perdeva per ammirarne la magnificenza. Per il caldo di quella sera, Claire indossava una camicia da notte in seta, di color azzurro molto chiaro, facilmente confondibile per bianco. Ad un certo punto, decise di prendersi una pausa dal suo lungo studio e dopo una pausa di riflessione, decise di scrivere qualcosa sul suo diario

«Caro diario. La scuola non è neanche iniziata da due settimane che ci hanno già riempito di compiti. Solo per questa settimana ho da completare minimo 7 ricerche! Che noia! Ma almeno da quando è iniziata questo nuovo anno scolastico, ho conosciuto Josie. È una ragazza stra simpatica! E finalmente non da per scontato che io sia la classica ragazza popolare! Finalmente mi vede per quella che sono e mi apprezza per quella che sono! In queste sere la inviterò a cena così le farò conoscere anche i miei genitori, sono troppo felice!»

Dopo aver scritto sul suo diario, Claire tornò a studiare per altri 20 minuti, poi spense il computer dopo aver salvato tutto il suo lavoro. Guardò un pò Instagram e in fine andò a dormire per la stanchezza dopo il lungo studio. A casa di Lizzie invece, la situazione è leggermente diversa. Aveva appena messo a letto il suo fratellino Dennis decise di mettere un po' a posto la casa, anche se non si poteva fare molto. La casa di Lizzie era abbastanza rovinata e vecchia, ma cosa avrebbe potuto fare altrimenti? Dopo aver messo un po' in ordine, per far passare un po' di stress, decise di allenarsi. Una delle passioni preferite di Lizzie infatti era proprio tenersi in forma, dal tronde era una ragazza molto alta e robusta, con dei lunghi capelli lisci e occhi scuri, che impedivano a chiunque di capire la vera anima di Lizzie nel profondo. Lizzie si allenava sopratutto quando era stressata, e in quell'ultimo periodo, lo era molto. Tra l'abbandono dei genitori, la scuola, il lavoro, la casa, occuparsi di Dennis, Lizzie era esausta, non sapeva più come gestire tutto ciò. Un'altra delle cose che le piaceva fare per provare a sfogarsi, era scrivere sul suo diario.

«Caro diario. Tommy oggi mi ha scritto, ha detto che sta lavorando molto e che poco riceverà il suo primo stipendio. Ha detto che ci manderà dei soldi. Sapevo che almeno lui non mi avrebbe abbandonata, ultimamente sta diventando sempre tutto più complicato, la casa, la scuola il lavoro avvolte vorrei solo urlare e piangere a dirotto. Ma non posso farlo, non posso permettere che Dennis mi veda così. Deve vedere che la sua sorellona è forte e coraggiosa e che non molla mai. Ha solo me in questo momento. Farò di tutto per farsì che abbia tutto quello che ha bisogno»

Dopo questo suo piccolo sfogo, Lizzie seppe che Dennis in quel momento non potesse vederla e quindi decise di sfogarsi. E fu così che le lacrime innondarono gli occhi scuri e impenetrabili di Lizzie. Dopo questo suo sfogo, si asciugò le lacrime, si poggiò sul vecchio e malandato divano, si distese a dosso una coperta e si addormentò. Andando invece nella camera di Emily, vediamo la ragazza seduta alla sua scrivania, d'avanti al suo computer di ultima generazione, la ragazza stava svolgendo una dettagliata ricerca sugli atomi. Analizzando invece la camera in generale, notiamo che accanto il letto imponente, era presente una mensola con una vasta collezione di premi di concorsi e competizioni matematiche e scientifiche. Di fronte al letto invece, era appunto presente la scrivania, la quale Emily era seduta. Emily indossava un maglietta a mezze maniche Bordeaux e un pantaloncino sportivo di colore bianco e i suoi lunghi capelli ricci erano legati sulla testa da un imponente crocchia. Mentre la ragazza cercava di svolgere la sua ricerca, non riusciva a concentrarsi, aveva un pensiero fisso nella testa, un chiodo per così dire, che non le permetteva di concentrarsi al pieno delle sue capacità. Allora Emily pensò bene di provare ad esternare questo suo pensiero, sul suo diario. cosa che faceva spesso quando i suoi pensieri si intrecciavano nella sua mente

«Caro diario, non so che mi sta succedendo. Ultimamente non riesco a concentrarmi a pieno, sono spesso distratta e mi capita di distrarmi. È iniziato tutto questo da quando...da quando incontrai lei...Lizzie. È da quando l'ho incontrata che sento qualcosa di diverso dentro di me...e come se... mi avesse fatto perdere la testa. Nessuno mi ha mai fatto sentire così, quando io penso a lei o mi capita di vederla, la sensazione che provo è quella di 1000 farfalle che mi volano nello stomaco. Forse sono pazza? Oppure è questo il sentimento che si prova....quando senti qualcosa per qualcuno?..»

Improvvisamente i pensieri e la scrittura di Emily vennero interrotte da una notifica proveniente dal suo cellulare, era sua madre che con un messaggio le disse:

"Emily non aspettarci svegli, stiamo lavorando al progetto di cui ti abbiamo parlato io e papà, non aspettarci sveglia e mi raccomando fai tutti i compiti"

Letto questo messaggio Emily esclamò tra se e se con una voce triste:

«Beh come al solito»

Allora la ragazza decise di riporre i libri e di poggiare un po' la testa sulla scrivania fino a che non si addormentò. A questo punto, tutte e quattro le ragazze in quella calda notte di settembre, si addormentarono. Però qualcosa accadde quella notte. Un qualcosa di misterioso e a tratti inquietante. Tutte e quattro le ragazze fin da quando caddero nel mondo dei sogni ebbero un sonno molto agitato, si muovevano, ansimavano finché non emisero vere pure grida di terrore. Di certo quello che stavano facendo, non era un sogno pacifico.

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