Erano passati due anni e mezzo da quell'episodio, il giorno successivo alla litigata con sto fratello Alhisya era partita in giro per la galassia con il suo mentore, Luke Skywalker, a proteggere ambasciatori delle Nuova Repubblica, loro erano stati mandati dalla corona per riallacciare i rapporti con i pianeti dell'Orlo Esterno. Infatti su alcuni il regime dell'Impero, purché ormai caduto, alcuni Sith avevano opposto resistenza e si cercava di evitare una guerra, anche se non era facile.
Ovviamente la notizia era mezza trapelata, ma Alhisya si ricordava ancora quando l'aveva scoperto.Lei e il suo Maestro erano su Kowak, uno dei pianeti che dovevano visitare, si erano fermati nella reggia della famiglia che governava quella regione. Questo pianeta era famoso per la sua lunga storia di schiavitù, ancora presente. Era notte e dalle sue stanze, come da qualsiasi altra, si sentiva un forte scrosciare di pioggia. Il pianeta era tutta una grande foresta pluviale, e ovviamente era spesso sotto la pioggia. I tuoni scossero i cieli e Alhisya capì che non avrebbe dormito quella notte. Si sveglió e si sedette a gambe incrociate sul letto. Chiuse gli occhi e connesse se stessa con la Forza. La pioggia pesante iniziò a coordinarsi ai suoi respiri, e le gocce di pioggia si fermarono per un attimo nel cielo. Ferme immobili nell'aria, si fermarono in tutto il pianeta. Sentì delle voci avvicinarsi e subito perse la concentrazione, la pioggia continuó a cadere. Alhisya fece un salto e atterró piano davanti alla porta. Dei passi leggiadri, praticamente inudibili. Ma la ragazza riusciva a capire che c'era qualcuno grazie alla Forza, avvertiva una forte presenza, anzi due! Ciò voleva dire che due Jedi stavano girando per l'abitazione. Aspettó che le presenze fossero abbastanza lontane e uscì piano piano. Li seguì fino a che non udí vere e proprie voci :"Non sta funzionando, i pianeti più fedeli all'Impero non demordono. Alcuni Sith stanno diventando troppo potenti. Maestro Skywalker, non so quanto durerà" Alhisya sbirció contro la serratura e vide alcuni ologrammi e il suo Maestro accanto ad un Jedi non-corporeo molto familiare. Discussero di morti, persone uccise, addirittura ambasciatori, persone di cariche pubbliche! Un sentimento di terrore assalì il cuore della giovane padawan. Tutto ciò non portava a nulla di buono. Una voce in lei gridava "Devi intervenire! Salva quelle persone" Ma Alhisya sapeva che quella non era la via dei Jedi. Luke annuí e gli ologrammi sparirono :" Ti direi cosa fare, ma so che lo sai già " disse Anakin, il mentore di Alhisya fece un cenno con la testa :" Per ora concentriamoci su ciò che possiamo prevenire, miglioriamo le nostre relazioni con i pianeti dell'Orlo Esterno. Me ne occuperò personalmente" disse il Maestro e la padawan fece un respiro di sollievo 'Ascolta ciò che dice il Consiglio e fallo. Porta pazienza, è così che fanno i Jedi'. Ora era di nuovo stabile e sicura, era questo l'effetto che faceva Luke Skywalker, il più potente dei Jedi. Aveva solo una trentina d'anni, era un bell'uomo molto in forma, ma se guardavi dei suoi occhi azzurri vi trovavi equilibrio e potenza. Nessun Sith Lord poteva batterlo, ma entrare in guerra apertamente non era saggio, non era una cosa da Jedi. A meno che non si arrivi ad un punto di non ritorno i Jedi non avrebbero mai scelto la guerra, non quando c'era un'altra strada. Anakin però desiderava aggiungere una cosa :" Figlio, questo pianeta è pieno di schiavi, liberali. Sana le ferite del passato, solo così potremmo costruire un futuro migliore" I due si guardarono negli occhi, Anakin aveva una mano sulla spalla di Luke, chinarono la testa all'unisono poi prima di svanire Anakin lanciò un'occhiatanella direzione di Alhisya. La ragazza spalancó le palpebre e senza emettere un suono si tiró indietro, lontano dalla serratura :"Entra,
mia giovane nipote" disse Luke. Alhisya imprecó dentro di sè, poi si alzò in piedi ed entrò. I suoi capelli ora erano a metà strada tra la mandibola e la spalla :"Scusami, Maestro io non- mi dispiace " disse infine chinando il capo :" Ho visto il tuo trucchetto di prima, ci sono molte finestre qui" commentó il suo mentore. La ragazza si rese conto che Luke aveva visto la pioggia fermarsi, sapeva che lei li stava seguendo, come lei aveva avvertito la sua presenza, Luke aveva avvertito la sua. Dopotutto, cosa sperava di nascondere al più potente degli Skywalker? Sentí le guance andare in fiamme :" Non lasciare che la vergogna ti tinga il viso, ora che sai,chiediti " aggiunse gentilmente, in tono paterno. Alhisya alzò la testa e rifletté come le era stato chiesto :" Se tu sapevi, perché mi hai lasciato seguirti? " domandó infine. Luke aveva un sorriso soddisfatto sul viso :" Sei la mia padawan, e sei una futura Jedi, hai il diritto di sapere, perché così quando agirai, lo farai al pieno della consapevolezza. Ricorda, giovane Skywalker, l'ignoranza è la maggiore fonte di errori" il Maestro fece una pausa per contemplare il viso della sua padawan:" È ora che tu rafforzi la tua abilità con la Forza, non limitarti a fare cose già fatte, certo devi allenarti alle capacità base, ma tu sei unica e devi creare una cconnessione più intima con la Forza" Alhisya era rimasta affascinata da quel discorso :" Si, Maestro" disse.
Da quel giorno lei e Luke avevano sperimentato nuove vie della Forza e avevano instaurato un governo reppublicano su Kowak. Non erano di certo gli unici Jedi a darsi da fare.
Diversi Jedi erano in giro per la galassia a cercare bambini sensibili alla Forza, anche se alcuni reputavano ingiusto strapparli alle famiglie, allo stesso tempo peró non si voleva che l'episodio Anakin Skywalker si ripetesse. Così ai bambini era concesso scrivere ai propri genitori, tuttavia molti preferivano non farlo, avendo trovato una nuova famiglia al Tempio.
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STAR WARS: EPISODE 7- NEW WAYS
FanfictionREWRITING EPISODE 7 Ecco come secondo me dovrebbe essere stato il settimo episodio di Star Wars: Luke Skywalker insieme ad altri Jedi sopravvissuti stanno creando un nuovo Ordine Jedi, ma costruirne il nuovo codice potrebbe essere piú difficile del...