CHAPTER 7- The escape

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Fecero qualche passo avanti, incerti. Un piede davanti all'altro e gli occhi sgranati: davanti a loro c'era una sorta di enorme sala macchine. Si trattava di un'enorme sala, larga quanto tutta la base Imperiale. Solo che, al centro, invece dell'ascensore c'era un'enorme liquido strano, sembrava leggermente denso. Le ricordava quelle volcano lamp che aveva visto vendere ai mercatini durante le celebrazioni della festa dei Soli Di Mezzogiorno in un pianeta sperduto dell'Orlo Esterno. Lei e le gemelle erano andate a comprarne una insieme, poi si erano perse nella folla ed erano finite davanti ad un teatrino per bambini, si ricorda ancora quando la regina li aveva trovati e, alla fine, si era fermata anche lei a vedere lo spettacolo facendo venire un'infarto non solo al re, ma anche ai mille ambasciatori e il capitano delle guardie. Ma quello che c'era davanti a loro era molto più grande e molto più inquietante. I colori erano più opachi, ma erano anche l'unica fonte di luce, una terribile luce argentea e arancione. Le bolle, se così si possono chiamare, argentee si muovevano nel liquido arancione in danze di morte circolari e ipnotiche. L'enorme tubo era collegato a diversi macchinari che facevano un ronzio pacato, probabilmente era una fonte di energia, che, Alhisya avvertiva, era alquanto instabile. Ma il peggio fu quando furono abbastanza vicini da vedere cosa c'era accanto all'enorme tubo contenente lo strano liquido. Infatti c'erano a lato una lunga linea di tavole scure con espressioni piene d'orrore sopra:"C-che cosa sono?" chiese Pryo con un sibilo. Alhisya si avvicinò toccando il viso impaurito di un bambino. Non era sicura di cosa stava per dire, ma dai racconti di sua madre sembravo proprio quello:"Credo, credo siano tavole di grafite..questi volti sono persone intrappolate qui da la Forza sa quanto tempo!" la ragazza passò alla tavola successiva, e sussultó appena riconobbe il volto di chi era la persona a cui stava toccando i lineamenti :"Cosa significa? Come? Cosa?" Pryo era molto confuso e Alhisya si voltò per spiegargli:"È grafite e carbonio, insieme ad altre sostanze che non ricordo, vedi questi pulsanti? Servono a controllare la temperatura corporea, la pressione sanguinea ecc. della persona dentro. Le persone vengono catturate e rinchiuse qua dentro, le loro funzioni vitali sono mantenute stabili al minimo. Una volta mio... mio padre era stato catturato dentro una di queste dall'allora governante di Tatooine Jabba the Hutt e mia madre e mio zio l'hanno salvato tanti anni fa... Ora, se mi ricordassi che codice andava inserito" La ragazza fece per inginocchiarsi, ma Pryo disse:"Certe volte mi dimentico che sei la principessa"  Alhisya si fermò di colpo, non mosse un muscolo, inspirò profondamente:"Vorrei poter fare lo stesso" sospiró. Spesso la madre raccontava a lei e ai suoi fratelli le avventure che lei e suo fratello Luke avevano vissuto, le battaglie contro il temibile Lord Vader e il suo Imperatore, le grandi strategie della Ribellione. Quelle storie le aveva sentite anche dalla forma non-corporea di suo nonno Anakin, di come il Lato Oscuro gli aveva rovinato la vita, spesso teneva conferenze ai giovani padawan raccomandandosi di non fare i suoi stessi errori. Spesso, alla sera, nella sua brandina al Tempio si ricordava di queste storie, con la luna che le illuminava il viso, ma ora una sinistra luce arancione le chiariva i lineamenti e le colorava le lacrime. Si avvicinò al pannello della prima vittima, si inginocchiò sforzandosi di ricordare cosa aveva detto sua madre durante quelle sere, e senza volerlo fu catapultata a quelle sera di qualche anni prima.

I pantaloni del pigiama avevano quell'orlo in pizzo molto odiato da suo fratello che invece lei trovava molto eleganti. La seta del pigiama era morbida sulla pelle liscia da bambina, i piedi scalzi delle gemelle percorrevano veloci il pavimento:"Ragazze, adesso basta! Tutte sul lettone, per favore!" disse la giovane Alhisya, ai cui tempi aveva solo 9 anni, ne afferrò una in braccio e Bwo Ka prese l'altra e le trascinarono sul letto:"In realtà dovreste essere nelle vostre stanze.." mormoró Alhisya ai fratelli, loro schiamazzarono in risposta con molto disappunto e lei fu costretta a cedere:"Ok, ma-" inzió, quando un piccolo versetto umano la interruppe e lei si voltò di scatto, con i bei riccioli che dondolarono, dall'angolo della stanza, dietro ad un mobile spuntò la testa castana e riccia del piccolo Eghiacynt, Alhisya alzò una mano e chiamò a se il fratello con la Forza, l'ultimo nato era l'unico ad avere la Forza poco potente in lui, il re Han ne era rimasto più che contento. Il fratellino ridacchió contento e cadde felice tra le braccia della sorella maggiore:"Pure tu?" chiese la ragazza ridacchiando. Bwo Ka si accocoló accanto alla sorella:"Fallo di nuovo! Fallo di nuovo!" esclamò lui eccitato, ma  delle voci si fecero più rumorose in fondo al corridoio:"Presto nascondetevi!" disse Alhisya e i fratelli scesero in fretta dal letto a baldacchino e si infilarono sotto, la principessa fece appena in tempo a passare Eghiacynt a Bwo Ka che si sentì bussare alla porta. Alhisya invitó a farsi avanti e due servitori si fecero avanti:"Principessa, ci scusi tantissimo, ma ha visto i suoi nobili fratelli?" chiese un uomo dalla lunga barba nera e i capelli laccati all'indietro, Alhisya scosse il capo e si disse da poco addormentata, loro si scusarono e chiusero la porta:"Lo sapete che non amo mentire " si lamentó lei una volta che i fratelli tornarono sul lettone:"È sbagliato!" disse la piccola Dria sorridendo:"Orribile" aggiunse Cielynn cercando di non scoppiare a ridere. La ragazza alzò gli occhi al cielo, e la porta si splancó di scatto. Tutti i bambini si voltarono di scatto con i volti spaventati:"Davvero credevate che non sapessi cosa accade nei miei terrori?" chiese una voce più che inconfondibile. Una donna sulla trenina entrò con estrema grazia, i lineamenti morbidi ed eleganti, i lunghi capelli castani chiaro tenuti in una lunga e morbida treccia che dolcemente le poggiava dalla spalla, la lunga camicia da notte coperta da una scura vestaglia e un pezzo di lino azzurro avvolto dal ventre. Le carnose e rosse labbra sorridevano dolci, ma lo sguardo, lo stesso si Alhisya, con quegli occhi neri-castani, che poteva essere calmo quanto agitato come una tempesta, dolce quanto severo, non c'era anima viva in tutta la galassia che non si sentisse in soggezione davanti a quei occhi. La regina Leia si sedette con una compostezza che solo una regina poteva avere:"Madre!" gemettero i bambini in coro, lei sorrise:"Sempre a tormentare vostra sorella maggiore, state?" disse prendendo Dria in braccio:"Non riuscivamo a dormire" mugoló Cielynn, Eghiacynt si accocoló fra le braccia di Alhisya imbronciato e Bwo Ka le si sdraió accanto:"Ma lei ci vuole qui!" disse lui e la principessa lo guardó male, ma non poteva tenergli il muso a lungo, Alhisya e Bwo Ka erano molto più legati rispetto agli altri fratelli e sorelle, davvero non vedevi uno senza l'altra. La madre alla fine si sdraió sul letto anche lei con le due gemelle che le abbracciavano i fianchi, accanto aveva Alhisya e le teneva stretta la mano, la ragazza aveva in braccio, sdraiato sul suo ventre, Eghiacynt (di soli due anni) ed infine Bwo Ka che le teneva l'altra mano e le poggiava la testa sulla spalla di lei. Quella sera la Regina raccontò la storia di come salvò loro padre insieme a zio Luke.

STAR WARS: EPISODE 7- NEW WAYS Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora