CHAPTER 10- The fugitives

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Pryo era sorpreso:"Beh, questa sì che è una novità! Cosa credi sia meglio fare?" disse cercando di mantenere la calma, Alhisya inclinó il capo:"Beh, di sicuro la nostra priorità è portare loro al sicuro. Quindi quanto tu li accompagnerai da-" ma la ragazza venne interrotta:"Spero di aver sentito male, vostra Altezza. Ma io da solo non faccio proprio nulla. Questo lavoro è per il tuo Maestro e la Maestra Jedi Ashoka Tano! Non sicuramente per te! Da sola poi! No, andremo alla cima e ci metteremo in contatto con la Nuova Repubblica e solo dopo ci occuperemo del principe e degli altri prigionieri" Allora Alhisya sbuffó:"Va bene, ma è meglio se ci incontriamo nelle caverne, uscire allo scoperto è troppo pericoloso! Ah e perché continui a chiamarmi con i miei titoli?" rispose la ragazza, il padawan scrolló le spalle:"Ogni volta che cito il tuo status il tipo dietro di te sembra perdere tren'anni di vita. Comunque siamo a nord est, vi aspettiamo. Andiamo di finta chiamata?" Lei rise alla sua risposta, poi annuì e spensero la chiamata, per poi iniziare una finta conversazione. Terminata anche quella Alhisya si voltò verso Korkie:"Fatto, adesso direi che-" ma lui aveva un'espressione sorpresa :"Ti prego, dimmi che lui è il tuo ragazzo e ti chiama 'principessa' come nomignolo" la padawan alzó un sopracciglio. Se c'era una cosa di cui era certa era la bellezza dell'amicizia platonica tra lei e Pryo. Non erano ancora molto amici, ma con questa avventura si stavano legando di più, e ciò la spaventava un po', tuttavia poco ma sicuro, tra di loro nulla più che amicizia poteva esserci! Squadró il ragazzo davanti a se:"No, io sono, cioè non è che sono, però in realtà si, insomma sono la primogenita di due sovrani" disse con voce insicura, Korkie la guardò male:"Sovrani di che cosa? Un pianeta sperduto? Nulla di che, giusto?" chiese in tono speranzoso. Alhisya era un poco in imbarazzo, nonostante vedere come colui che si vantava di essere un Duca ora era così piccolo:"In realtà sono la figlia dei sovrani della Nuova Repubblica. Coloro che regnano sulla galassia!" la padawan dovette ammettere che provava un pò di soddisfazione nel vedere l'espressione di lui, che era sempre più confuso:"Quindi mentre il prima dicevo di essere un Duca, tu ora sei molto di - Aspetta un attimo, ma se si chiama Nuova Repubblica, perché è governata dalla monarchia? Sei un Imperiale?" chiese lui. La ragazza scosse il capo, il sistema politico galattico era sempre complicato da spiegare:"No, c'è un grande Consiglio e una Camera dei Deputati e infine c'è la Casata Reale. Fin da piccoli, ragazzi da ogni dove vengono cresciuti e istruiti dal Piccolo Senato, poi, per ogni pianeta, c'è un rappresentante tra i Deputati, in proporzione alla loro importanza. Poi tra i Deputati si scelgono cento membri che formano il Consiglio. La Casa Reale è più o meno rappresentativa delle decisioni del Consiglio di cui però fa parte la Regina o il Re, hanno anche un numero fisso di rappresentanti alla Camera dei Deputati. Si può dire che è una monarchia tra il rappresentativo e il costituzionale. I figli dei reali sono cresciuti fin da piccoli nel Piccolo Senato e se i professori li ritengono preparati abbastanza e se hanno il consenso di almeno tre Consiglieri allora possono ereditare il trono. Solo che, essendo Skywalker per metà, per adesso la stirpe degli Organa (ovvero la Casata Reale) offre ai propri discendenti una scelta, se ereditare il potere o unirsi al Tempio Jedi. Io scelsi la seconda, ma il titolo me lo fanno tenere, nonostante io lo trovi privo di senso " spiegò lei, ma Korkie sembrava ancor più confuso di prima:"Aspetta, Skywalker? Organa? Tu devi raccontarmi un paio di cose, principessa. O padawan, o padawincipessa?" Alhisya piegò la bocca orripilata:"Padawincicosa? Chiamami Alhisya, se proprio vuoi chiamarmi! E comunque ti sei preso un pezzettone di storia. Lascia che ti racconti" Prese un bel respiro e si preparò a riassumere 40 anni di storia in pochi minuti:"La Guerra dei Cloni terminó con la vittoria della ecco... Aspetta! Ma tu non sai nemmeno.. oh, caspita! Allora, Darth Sidious e il Senatore Palpatine sono la stessa persona e ha creato la guerra solo per poter arrivare al potere. Così, dopo aver dichiarato i Jedi nemici della Repubblica e aver iniziato la Grande Purga Jedi con al suo fianco il suo giovane apprendista Anakin Skywalker che passato al Lato Oscuro aveva preso il nome di Darth Vader, si dichiarò a capo del primo Impero Galattico. Solo che Anakin aveva avuto una storia con Padmé Amidala, morta durante il parto dei due figli gemelli, che furono separati alla nascita. Una, Leia, venne adottata dai sovrani di Alderaan, gli Organa, l'altro, Luke, venne affidato ai Lars, fratellastri di Anakin, su Tatooine, dopo che Obi Wan Kenobi si fu trasferito lì per tenerlo al sicuro. L'Impero durò per 23 anni, dal 19 BBY al 4 ABY, finì con l'epica battaglia tra Luke Skywalker, addestrato da Yoda e Obi Wan, contro Darth Vader e l'Imperatore. Luke riuscì a portare suo padre al Lato Chiaro della Forza e Anakin uccise l'Imperatore, compiendo la profezia. Alla fine si instaurò il nuovo governo guidato da Leia Organa e Han Organa, lei guidò la Ribellione e lui era il famoso pilota del Millenium Falcon. Io sono loro figlia, Alhisya Skywalker, sorella di Bwo Ka, Cielinn, Dria e Eghiacynt Organa. Padawan del Maestro Jedi Luke Skywalker. Ah, quest'ultimo ha fondato una nuova scuola Jedi, molti Jedi si erano nascosti, altri sono Sith convertiti, insomma siamo molto inclusivi. Ovviamente questo è un riassuntone, non abbiamo però tempo per essere più specifici, dobbiamo andare!" Avevano parlato così tanto che ormai era l'alba. Ma Korkie non sembrava così deciso a voler lasciar perdere:"Beh, putroppo per te io ho un sacco di domande, vostra Altezza" disse lui, Alhisya alzó gli occhi al cielo:"Alhisya! Comunque se proprio vuoi delle risposte te le darò, però dobbiamo camminare " rispose lei mentre finiva di impacchettare quelle poche cose che avevano e arrotolava le coperte:"Non so se lo hai notato, ma io sono legato come un salamino. Inoltre,è da quarant'anni che non cammino, figurati marciare!" si lamentó lui. La ragazza si portò una mano alla faccia, distrutta, poi sbuffó:"Ok, dobbiamo muoverci e tu non ti puoi muovere. Fantastico!" si chinó, allacciò alcune cose alle corde del ragazzo, poi gli slegó le mani e le rilegó davanti. Poi si portò le sue braccia intorno al proprio collo e sollevó il ragazzo:"Principessa, mi fa arrossire" commentò lui e la ragazza fece in modo che lui si scontrasse contro una roccia:"Ouch!" esclamò lui:"Oh, mi perdoni, Duca " disse lei in tono innocente con un ghigno. Lui borbottó un qualche insulto, ma cercò di nascondere il fatto che forse si fosse fatto male. Nel mentre iniziarono la loro scalata, i sentieri in pietra non erano molto comodi, in più era un continuo sali scendi. Per non contare l'assenza di sonno, almeno Korkie aveva fatto un pisolino lungo quarant'anni! Un piede dopo l'altro, la ragazza ansimava e le braccia iniziavano a cederle. La stanchezza però non era scusa sufficiente per fermarsi. Il ragazzo la guardava preoccupato, così cercò di infonderle energia con la Forza, e un pochino migliorò la situazione:"Grazie" mormoró lei, ma lui strinse le labbra:"Non l'ho fatto per te, il mio mezzo di trasporto deve funzionare" disse e lei gli rispose subito:"Nonché tua salvatrice" e lui ribattè:"Mi sono liberato da solo, da quanto mi ricordo" ma Alhisya non mollava:"Ah , sì? E chi ha trascinato il tuo sedere su per un'intera scalinata, una montagna e lo sta portando proprio adesso?" Korkie borbottó in risposta:"Stiamo parlando del mio sedere, è praticamente un onore!" la padawan alzó gli occhi al cielo continuando il proprio cammino. Il ragazzo continuó però a parlare:"Ok, almeno mi puoi dire cosa sta succedendo a Mandalore?" Ecco, l'unica domanda che la ragazza voleva evitare. Non sapeva come lui l'avrebbe presa. Non aveva idea di dove iniziare:"Korkie, mi dispiace dirtelo, ma" ebbe un momento di esitazione, poi riprese:"Mandalore è stato distrutto durante la guerra contro l'Impero" sentì il corpo del ragazzo irrigidirsi tra le sue braccia:"Korkie-" ma lui la interruppe:"Come?" Alhisya valutò l'opzione di mentirgli, ma non le sembrava il caso:"La Morte Nera, o meglio un suo modello precedente, l'ha reso inagibile. Andarci, beh, è come respirare veleno" La sincerità, un'arma a doppio taglio. Il ragazzo era poco più alto di Alhisya, ma lei riusciva a tenerlo senza troppo sforzo. Avvertì emozioni molto forti venire dal ragazzo, confusione, tristezza e rabbia. Troppa rabbia per un mezzo Jedi o quel che era. La ragazza strinse la mascella, non sapeva cosa dirgli:"Ma non tutti i Mandoloriani sono morti, alcui gruppi hanno fondato delle piccole colonie per tutta la galassia. Alcuni hanno costumi davvero strani!" commentó. Poi si fermò un attimo, aspettando che si girasse verso di lei, quando infine lo fece notò che i suoi occhi luccicavano:"Se sei chi dici di essere, potrei portarti lí una volta finito tutto questo" quest'idea, tuttavia, non sembrava andargli molto a genio. Scrutó la padawan e parlò:"Sarai stanca, le mie gambe ora vanno meglio. Puoi mettermi giù" Alhisya era titubante, non sapeva quanto potesse essere saggio lasciarlo andare. Comunque lo mise giù, accese la spada laser di Anakin e taglió le corde che legavano le sue caviglie e le sue ginocchia, così che potesse camminare. Poi con la corda caduta ne legó un'estremità ai suoi polsi, a loro volta legati tra loro, e poi afferró l'altra estremità con la mano dopo aver messo a posto la lama:"L'ho già vista questa spada" commentó Korkie, la ragazza la indicò:"Era di mio nonno, Anakin Skywalker.I padawan ottengono la loro spada laser personale solo dopo il cavalierato. E adesso usiamo quelle degli eroi passati" spiegó. Il ragazzo inclinó la testa :" Ma ne hai due" notò. Alhisya annuí:"L'altra è di... Tuo padre. Obi Wan Kenobi" rispose lei. Seguì un silenzio imbarazzante. Nessuno dei due sapeva cosa dire:"Vuoi che ti racconti di lui?" chiese incerta la padawan, lui fece un cenno affermativo. Così mentre camminavano, molto piano, per i sentieri e cunicoli rocciosi Alhisya raccontava:"Cosa si può dire su questo grande Jedi? Dal punto di vista storico, partecipò a tutti i più grandi duelli e le più importanti battaglie del secolo. In the Battles of Heros (il nome ufficiale dello scontro tra Obi Wan e Anakin su Mustafar in Revenge of the Sith) ha probabilmente salvato la ribellione, sconfiggendo il suo ex padawan diminuì il suo potere notevolmente, sfregiandolo fisicamente e mentalmente. Ovviamente quando Darth Vader divenne un cyborg, Palpatine fece in modo che il suo nuovo corpo limitasse il suo potere. Ma credo che tu preferisca sentire che uomo fosse. Saggio, responsabile e forte, come tutti i Jedi, ma anche gentile e sensibile. Se hai bisogno di qualcosa metterà te prima di tutto, tranne ovviamente il dovere. È pur sempre un Jedi. È una persona sarcastica, di cui è difficile dimenticarti. Spesso ti consola e ti protegge. Sai, è un padre fantastico per noi che nemmeno siamo i suoi legittimi figli. Nel caso tu voglia poi trasferirti al Tempio Jedi, avrai una casa anche lì. E non perché sei il figlio di un grande Jedi" Camminavano ormai da ore:"Al Tempio Jedi? Su Coruscant? Con te? " chiese lui, la ragazza si voltò:"Beh, non siamo più su Coruscant, era simbolo di troppa corruzione. Ora il Tempio e il Palazzo Reale sono su Carida, un pianeta terrestre di Tipo I ,con un periodo di rotazione di 25 ore e uno di rivoluzione di 357 giorni. Fa parte della regione delle Colonie, nel Settore Barma. E potrei sopportarti, se era quello che intendevi. L'isola è grande, non ci incontreremo spesso" rispose lei. Continuarono la loro camminata:"Pryo ha detto che si trovavano a nord est. Dovremmo essere vicino" disse Alhisya, proprio mentre ebbe detto ciò sentì che il ragazzo dietro di lei si era fermato. Si girò giusto in tempo per vederlo cadere in ginocchio,gli si chinó accanto. Ma prima che potesse dire qualsiasi cosa, Korkie alzó il volto, le lacrime scendevano lente e inesorabili sul suo volto:"Ho perso quarant'anni della mia vita!" esclamò piano, singhiozzando:" Ho perso tutto" La padawan temeva quel momento, quando uno subisce un trauma la fase della realizzazione viene sempre dopo e inaspettatamente. Ora, una persona empatica avrebbe accarezzato il suo volto, l'avrebbe stretto tra le braccia e l'avrebbe consolato. E una parte di Alhisya voleva farlo, ma una parte molto più grande volle fare quello che poi, effettivamente, fece. Gli sollevò il volto e gli tirò uno schiaffo:"Miliardi di persone, con l'ascesa dell'Impero, hanno visto torturati i loro familiari e distrutte le loro case. La libertà non è più stata un'opzione per molto tempo. Tu sei riuscito non solo a non vederne l'ascesa, a non vedere la Caduta della Repubblica, infatti hai addirittura saltato quei 23 anni di terrore! Sei arrivato a quando la Nuova Repubblica è ormai già nata e i Ribelli hanno vinto! Non ti sto dicendo che tu non possa essere incazzato con coloro che ti hanno levato molto, ma adesso dobbiamo evitare che questo accada di nuovo! Io sono entrata in quel palazzo, cosciente, e si stanno riarmando. Quindi torna in te, potrai piangere, potrai sfogarti, forse io stessa ti consoleró, ma non ora. Qui non sei al sicuro" disse lei puntandogli un dito contro. Con sua sopresa lui annuí si asciugó le lacrime e si rialzò in piedi:"Scusa" mormoró:"No, non devi" rispose lei, ed era sincera. Continuarono a camminare spediti. Roccia dopo roccia, in quel momento un'enorme salita si prospettava davanti ai due:"Beh, direi che dovremmo scalare" commentó lei. Purtroppo dopo vari tentativi, nessuno dei due era riuscito a fare più di un paio di metri. Era troppo verticale e scivolosa. Forse se non fosse stata così stanca Alhisya sarebbe riuscita a saltare, ma così non era. Rimasero lì per altre lunghe ore, tanto che, secondo il Pod, era ormai tarda notte. Non avevano con loro da mangiare, così stanchi e affamati cercarono di addormentarsi.
I sogni di Alhisya furono agitati, inizialmente si sentì schiacciata da del fumo nero, come se fosse stata intrappolata nella lastra di carbonio, annaspava in quell'aria pesante. Allungó una mano e qualcuno la tirò fuori, sperava fosse un amico, ma vide solo una lunga spada laser rossa, impugnata da una figura in nero, che la attaccava, allora fece per prendere le sue spade, ma la figura sparí inghiottita da un fiume, che poi si stabilizzò e girò intorno fino a formare un occhio azzurro cielo. Poi spuntó un'altro occhio, sta volta giallo ocra, spento e oscuro. Erano affiancati i due occhi, come se appartenessero ad una stessa persona. Alhisya allungó una mano per toccarli, ma venne scossa da qualcuno:"Principessa? Principessa! PRINCIPESSA! ALHISYA!" diceva Korkie scuotendole un braccio. La ragazza si mise a sedere, ancora scossa dal sogno:"Stavi gridando" le disse lui. Era seduto accanto a lei e la guardava. La padawan fece tre respiri profondi:"No, ok. Io sto bene, non era nulla" rispose infine. Però il ragazzo non sembrava crederle, stava per replicare, ma un rumore li fece girare ambedue di scatto. Qualcosa proveniva dalla parete: un rumore di passi. Alhisya scattó in piedi, afferró dalla pila di vesti che si era levata la notte precedente (che  poi si trattava solo della protezione bianca leggermente imbottita,la cintura e la mantella) le due spade laser. Si mise in postazione di difesa, con i due piedi distinziati e il corpo chino con una spada laser davanti e una dietro, tenute dalle braccia bene alzate ( nel caso non si capisca, una posa simile a quella di Ashoka). Si era parata davanti a Korkie:"Allontanati" gli intimò e lui cercò di strisciare piano dietro una roccia, però il rumore si fece più forte e lui rimase fermo, paralizzato. Alhisya fece un mezzo passo avanti e alzò la guardia: era pronta a colpire. C'era una spaccatura nella roccia che i due non avevano notato, prima si vide l'ombra e infine l'alta figura di Pryo uscì a spada laser sguainata. Verde come lui. Si scrutarono, impassibili. Il cuore batteva ancora a mille in entrambi:"Lo attacchi o no?" chiese Korkie dietro, ancora mezzo sdraiato a terra. Questo spezzó la tensione e la ragazza si voltò verso di lui, abbassando le spade:"No, idiota! È Pryo, lui è con noi! Non l'hai visto ieri mattina?" chiese lei. Anche Pryo abbassò l'arma  e ancora incredulo si avvicinò ad Alhisya:"Sapevo che sareste arrivati, mi chiedevo solo quando" disse sorridendo. La ragazza sorrise a sua volta. Per i Jedi abbracciare non era molto frequente, raramente accadeva. Spesso solo nelle occasioni di vittoria. La padawan alzò una mano e lui le batté il cinque, poi, quando le loro mani si toccarono le strinsero e si guardarono negli occhi:"Spero tu non abbia traumatizzato nessun bambino mentre ero via" ribattè lei. Risero e successivamente si misero ai lati di Korie per aiutarlo a camminare. Dei tre era il più stanco. Cammminarono per poco, poi Pryo esclamò:"Eccoci arrivati" indicando con un ampio gesto del braccio un enorme caverna. Loro si trovavano in un sentiero che passava lateralmente sopra. Così trovarono una superficie abbastanza liscia e scivolarono giù. C'era perfino una cascata , ora, chiamarla cascata era un'esagerazione: più che altro passava di lì un torrente sotterraneo. Alhisya e Korkie si guardavano in torno, un pò incerti, almeno una ventina di persone, di diversa provenienza ed età, era seduta ai vari lati della grotta, avvolta in coperte. Pryo fece cenno ad un ragazzo poco più grande di noi e lui ci portò due panini con dentro formaggio e frutta. Addentandone un pezzo la ragazza commentó:"Mhm! Buoni!" e il padawan indicò con il pollice il ragazzo che gleli aveva prima dati:"È una sua ricetta" rispose e poi li portò in un angolo della caverna dove riposavano tre bambini, indicò una coperta accanto a loro:"Bene, potete dormire qui finché non sarete più in forze. Se quello di prima lo chiamate dormire, vi infilzo con la mia spada laser!" disse Pryo:"Non mi sembra molto Jedi, da parte tua" commentó Alhisya mentre si stringeva con i tre piccoletti, poi Korkie le si sedette accanto:"Fai tu i turni di guardia?" chiese lui al padawan e quello annuí. La ragazza si portó una mano alla faccia:"Prima me ne sono completamente dimenticata" disse sconsolata, ma Korkie le rispose:"No, ho fatto io la guardia, ti ho svegliata poi quando.." non terminò la frase, ma la giovane capì 'quando ti ho sentito gridare' voleva dire, ma non voleva evidentemente parlarne con Pryo. Il giovane dalla verde carnagione si allontanò e li lasciò riposare. E lì, al calore di altri corpi, Alhisya dormì profondamente, senza nessun richiamo all'icubo di non così tante ore prima. Recuperò il fretta e per il primo pomeriggio era in piedi ad aiutare l'altro padawan. Riempí borraccie e diede da mangiare ai bambini più piccoli, non tutti parlavano al sua stessa lingua, grazie ai suoi anni a corte, ne conosceva comunque diverse e riuscì a comunicare con loro. Alcuni piangevano, altri chiedevano informazioni sulle loro famiglie, purtroppo la ragazza non aveva risposte. Proprio mentre stava portando alcune coperte a lavare sul torrente vide Korkie. Si era svegliato e stava raccontando a due bambini a cosa faceva la sua armatura gesticolando. Si trattava di un modello che non aveva mai visto, se non nel Museo delle Guerre Galattiche. Era semi completa. Quando il ragazzo le era svenuto in braccio, non aveva nessun elmo, si disse che l'aveva perso nell'uscire dalla lastra, oppure era stato imprigionato senza. Appena alzò lo sguardo la vide, salutò con un cenno i bambini e le si avvicinò:"Il tuo amico verde dice che dobbiamo andare a prendere della roba, e vuole che venga anche tu" disse lui e lei incrociò le braccia e alzò il mento guardandolo storto con il broncio più reagale che le potesse venire :"Almeno uno dei due sa cosa significhi per favore?" ribatté, e allora Korkie rispose :" In realtà sono un gentiluomo riguardo a buone maniere, ma il tipo con le orecchie affilate mi ha detto che odi ricevere ordini e volevo vedere la tua reazione. Molto elegante, devo dire" La ragazza fece  una finta espressione offesa e si mise la mano sul petto:"Io?! Se non me lo chiedi gentilmente io non mi muovo" disse lei e il ragazzo alzò un sopracciglio:"Davvero?" chiese "Si" Korkie rimase un'attimo in silenzio poi sbuffó:"E va bene... Principessa, mi farebbe l'onore di accompagnarmi dal suo stimato collega per un urgente missione di ricognizione provviste?" Alhisya ridacchió:"Non conosci vie di mezzo, vero?" chiese e lui si limitò a sorridere :"Ebbene?" La ragazza alzò il mento e rispose in falso tono regale:"Si, la Corona ti concede questo dono" poi si avviarono entrambi verso un angolo della grotta. Pryo li aspettava con due ceste:" Finalmente! Prendete una cesta a seguitemi. Su di qua!" disse indicando una parete irregolare, aveva numerosi appigli così riuscirono ad arrampicarsi facilmente. Mentre salivano il padawan spiegò loro:"In queste caverne ci sono alcune piantine commestibili, molto proteiche e, non sapendo esattamente quanto staremo qui, è meglio fare scorta di provviste" arrivarono quindi più in su dove c'era uno spiazzo che portava alle gallerie in alto dalla quale Alhisya e Korkie erano arrivati. Effettivamente era pieno, negli angoli più umidi, di queste piccole erbette giallastre. Assaggiandole la ragazza scoprì che avevano un sapore salato e gustoso. Durante il tragitto Pryo chiese informazioni:"Quindi fammi capire bene, tu, dopo essere fuggito da una prigione per la caduta della tua famiglia, essere stato in esilio volontario su un pianeta filo-schiavista, sei stato catturato dall'Impero e imprigionato per quarant'anni circa? In tutto questo ti sei addestrato anche nelle vie della Forza?" fece lui stupito, il ragazzo riccioluto annuí drammaticamente e disse:"Esatto, ed ora mi trovo in un epoca che non conosco, in mezzo a delle grotte con il cugino di Yoda sotto steroidi-" al che Pryo corrucció la fronte:"Ehi!" La ragazza sembrò rifletterci sopra:"È vero, ma io direi che sembra più una rana troppo cresciuta con un pessimo taglio di capelli e un bastoncino colorato" aggiunse lei. Il padawan incrociò le braccia:"Vorrei ricordare che tutti quanti qui abbiamo un bastoncino colorato!" disse e gli altri due annuirono come se gli dessero ragione solo per pena:"Bah, se lo dici tu" e "Certo, è un'informazione di poco conto, ma.."
Fu divertente, passarono il tempo a discutere e a ridere. Nonostante la situazione fosse pessima, Alhisya si sentiva bene, tuttavia la mancanza di Luke si faceva sentire.
Tutto, comunque, andava bene fino a che non decisero di tornare indietro. Nessuno di loro pensò di dare uno sguardo al futuro, e comunque, nessuno di loro ne era capace. Quindi ciò che videro fu abbastanza inaspettato.

STAR WARS: EPISODE 7- NEW WAYS Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora