Eliwood

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Dedicata a Ice_Shynchron0115

Momento: Capitolo 28 della storia di Eliwood, quando la tua spada magica decide di fare
cockblocking, ft. Elinini perché l'autore è uno stronzo senza cuore

Non ha capito come, non ha capito perché, ma ha appena ucciso un drago.

Non riesce a spiegarlo bene nemmeno a Hector e Lyn, sembrava che fosse stata la spada a muoversi, e neanche Athos pare sicuro del motivo. Poi, però, i suoi occhi venerandi si perdono a guardare la creatura stroncata e infine si spalancano.

Lui prova a riscuoterlo, ma l'Arcisaggio scuote soltanto il capo, come in trance: «No...»

E poi risuona per l'etere quella voce maledetta: «Lasciate che sia io a rispondere.»

Un concentrato di energia oscura contamina l'aria e da lì emerge una figura tanto conosciuta quanto odiata.

«Maledetto! Nergal!» dice il marchese di Pherae, quasi sputando il suo nome.

Il druido non si cura delle provocazioni e semplicemente annuncia, con la solita aria di chi un cuore non ce l'ha mai avuto: «Ninian si è rivelata inutile. Sono qui per prendermi il rimpiazzo.»

I quattro non fanno neanche in tempo a voltarsi che Nils, stranamente assorto, viene trasportato lontano da loro e dritto nelle grinfie del nemico.

Eliwood prova a richiamarlo, ma il druido oscuro lo ghermisce più forte e ride, ride: «Non sprecate il fiato. Non si sveglierà per un po'. E nel frattempo compirà per me quel che Ninian non è stata capace di fare.»

La sola menzione della sua amata, trattata alla stregua di un oggetto difettoso, fa esplodere il marchese: «Maledetto! Che ne hai fatto di Ninian?»

Le sue parole successive, pronunciate con un ghigno appena abbozzato, gli tramuta il sangue in ghiaccio: «Io non ho fatto niente. Tu, piuttosto, Eliwood...»

Alla sua espressione confusa, quella feccia umana lo incalza: «Eliwood, non te lo sei mai chiesto? Come mai mi servissero questi due per aprire la Porta del Drago? Perché proprio Ninian e Nils?»

Nergal passa una mano tra i capelli del fratellino di Ninian, nella perversione di un gesto che un padre farebbe al figlio: «È molto semplice: gli esseri umani non possono aprire la Porta del Drago. Perché degli umani dovrebbero essere in grado di aprire un portale creato appositamente... per dei draghi?»

«Cosa?» domanda allora il nobile di Pherae e quella singola parola porta il druido oscuro a fare un passo in avanti, mentre Eliwood indietreggia, nervoso.

«Fa tenerezza, davvero, il dramma della povera Ninian. Persuasa dalle mie parole lusinghiere, ha attraversato la porta... non poteva tornare a casa, ma si rifiutò in ogni caso di assistermi e vagò persa e da sola, finché... non è stata abbattuta dall'uomo che amava.»

La voce di Eliwood esce rauca, come un uomo in procinto di morire (e forse, si dice, preferirebbe di molto esserlo): «Cosa... cosa stai dicendo?»

«Davvero non l'hai compreso? O ti spaventa scoprire la verità? - ghigna Nergal, le sue mani ancora attorcigliate alle braccia gracili di Nils, mentre il nobile di Pherae scuote in trance la testa - Molto bene, allora sarò io a dirtelo. Quel drago di ghiaccio... la bestia che hai ammazzato... è Ninian. La donna che ti amava. È tornata alla sua forma originale e perso tutti i suoi ricordi umani. Eppure tu, sopra oltre ogni cosa, sei rimasto impresso nel suo cuore ed è venuta a cercarti. Guarda meglio la tua vittima. È Ninian.»

Eliwood torna a fare no con il capo, ancora più accentuato, il suo cuore sta scoppiando e nella sua gola sta risalendo la bile che vuole tramutarsi in vomito.

E vorresti solo affogare | Fire Emblem AnthologyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora