Sigurd

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AVVERTENZA: C'È UNA LEGGERA PRESENZA DI GORE NELLA STORIA. SE TALE CONTENUTO VI NAUSEA È SCONSIGLIATA LA LETTURA!

Momento: conclusione Capitolo 5, missing moment, quando Arvis decide di organizzare un
barbecue per cannibali

L'odore di fumo gli ha ormai penetrato le narici e la cenere gli copre gli occhi, ingrigendogli la
visuale. Non sente più i suoi piedi, le sue mani e ha paura di voltare con fatica la propria testa, paura di non trovare nulla al loro posto se non mucchietti di cenere e frammenti di osso non bruciati interamente.

Le fiamme ancora lambiscono la sua sottoveste, crepitano sempre più vicine alla carne, ormai
desensibilizzata alle ustioni.

Perfino il suo fiato sembra mischiarsi al fumo di quei falò che tendini e muscoli umani alimentano.

Con quanta poca forza gli rimane riesce a muovere il busto (spera che ci siano ancora delle gambe,
là sotto) e prova a scorgere qualche segno dei suoi alleati, vedere se forse, magari, lo desidera così tanto, alcuni siano ancora vivi.

Forse non avrebbe dovuto. Allora non avrebbe visto il viso di Arden ridotto a un teschio con gli occhi sgranati, né l'orecchio di Naoise nero come un pezzo di ferro rovente, né il turbante di Alec in preda alle fiamme, né la bandana di Jamke ridotta a brandelli, né il collo di Claud ridotto a cenere e la sua testa staccata dal busto.

Se si fosse voltato dall'altra parte, sicuramente avrebbe potuto trovare i corpi mutilati di Lewyn, Ayra, Azelle e tutti gli altri suoi alleati.

Sono tutti morti e a condurli al macello è stato lui. Sono tutti morti perché si è fidato di quella
maledetta serpe.

E ora persino Deirdre, la sua amata Deirdre, è stata ipnotizzata da quel bastardo, da quell'ipocrita traditore il cui cuore è più nero del carbone.

«Arvis, che tu sia...» biascica Sigurd, la sua lingua premuta contro gli incisivi.

Ripensa a casa sua, al ducato di Chalphy, a tutti i servitori che ha lasciato senza una guida. Sua madre è morta da tempo, suo padre ha abbandonato questo mondo durante la guerra, sua sorella Ethlyn è stata uccisa a tradimento col marito mentre attraversavano il deserto di Aed per affiancarlo in quella guerra.

«Ethlyn, mi dispiace... se non fosse stato per me... tu e Quan...»

Pensa alla sua nipotina Altena, rapita da quel cane assassino di Travant: povera piccola, crescerà in seno ai nemici, sotto le ali di un uomo dal cuore di pietra. E poi pensa all'altro nipotino, Leif: non sa nemmeno gattonare e si ritrova già senza genitori.

Tutto a causa sua.

«Eldigan... avresti dovuto uccidermi a Sylvale... almeno tu non saresti... morto... per nulla.»

Intossicato dal fumo, Sigurd tossisce e la sua vista si appanna ancora di più, il cielo inizia a mescolarsi alla terra.

Quan ed Eldigan. Insieme a loro, la vita all'accademia militare di Belhalla era stata stupenda. Insieme a loro, imparare le varie arti del combattimento che un futuro governatore deve saper
padroneggiare era stato cento, no, mille volte più coinvolgente. Insieme a loro, aveva pensato che sarebbe stato in grado di compiere ogni impresa. E quando avevano giurato di correre in aiuto nel caso uno si fosse trovato in pericolo, aveva davvero creduto in un futuro brillante.

E ora, che ne è di quei giuramenti? Niente, solo sangue cosparso ed essiccato su granelli di sabbia e mattonelle di pietra.

«Deirdre, mia amata - ansima ancora (e la sola azione provoca un dolore immenso ai polmoni) l'erede del casato di Chalphy - se solo sapessi...»

E vorresti solo affogare | Fire Emblem AnthologyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora