Lyn

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Momento: sei mesi prima del prologo di Blazing Sword, quando lo sterminio di un clan a causa di
misoginia porta a un ibrido profano tra Pascoli e Leopardi

Sta cercando di trattenere il respiro così da evitare di affogare. Con le sue braccia annaspa fino a che non ritorna in superficie.

L'acqua fredda le infradicia le ciglia e le si infila tra le palpebre. Si sfrega gli occhi per poi guardarsi attorno e cercare di individuare qualcosa a cui aggrapparsi prima che una nuova rapida la rispedisca sotto il pelo dell'acqua.

Ma è troppo buio, non vede nulla.

Un'onda troppa irruenta le sommerge a tradimento la testa, così ritorna di nuovo sott'acqua, ancora una volta annaspa per non affogare.

Riesce a muoversi contro la corrente e riemergere, ma si ritrova a battere i denti: l'acqua gelata del torrente sta iniziando a darle fastidio. Se non trova il modo di togliersi da lì, allora lei...

Ri-energizzata dai pensieri sul suo destino, torna a cercare disperatamente un appiglio e stavolta lo trova. Qualcosa graffia il suo gomito sinistro e Lyn, d'istinto, lo afferra.

Il solo tatto le fa riconoscere il materiale: è legno! Dev'essere un ramo e a giudicare da quel che le dicono le mani, uno lungo, grosso e robusto.

Avvolge le sue braccia attorno al ramo, come una biscia attorno alla sua preda. È ancora in balia della corrente, ma almeno così può restare a galla.

Non è ancora salva,però, non quando non ha la minima idea di dove la stia conducendo il flusso d'acqua. Per quel che ne sa, pochi metri più avanti si getta in uno strapiombo con rocce aguzze sul fondo.

Strizza gli occhi e finalmente, finalmente, esulta: poco davanti a lei emergono dall'acqua due rocce, abbastanza vicine perché il ramo si possa impigliare tra di loro, e abbastanza prossime alla sponda perché lei possa sfuggire alla corrente.

Con una luciditá mentale degna di un assassino, Lyn direziona coi piedi il nuoto fino ad essere in perfetta rotta di collisione. L'impatto la sbatte contro il ramo e uno degli spuntoni penetra il tessuto, giungendo quasi a pungere la pelle.

Incurante di ciò, la ragazza delle pianure salta lateralmente, premendo con forza le piante dei piedi sulla superficie delle roccia. Scivolano una, due, tre volte, prima di poggiarsi con stabilità.

L'orecchio della giovane si contrae a un flebile "crac": è il ramo. Si spezzerà presto. Scontato, a pensarci. Anche se robusto, la potenza dell'acqua è concentrata tutta sul settore centrale.

O salta, o il letto del fiume sarà la sua tomba. E allora, Lyn salta.

Dallo sterno in giù è ancora battuta dalle rapide, ma le sue mani sono conficcate in profondità nel terreno. Detriti e fango si infiltrano nelle unghie, ma la ragazza non se ne cura: le conficca ancora di più per poi strisciare in avanti, centimetro dopo centimetro, coi fili d'erba che entrano e solleticano le narici, fino a che tutto è il corpo è all'asciutto.

Stremata, si appoggia sui gomiti e si volta indietro per vedere il fato del ramo. Come sospettava, la pressione dell'acqua lo spezza e lei resta a guardare la corrente che lo trascina via.

Ed è in quel momento che le forze la abbandonano.

Crolla a terra, ora che l'adrenalina per la sopravvivenza si è esaurita. La testa affonda nel terriccio e la sua pelle percepisce finalmente le vesti fradicie.

E vorresti solo affogare | Fire Emblem AnthologyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora