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Un mese e mezzo passa in fretta, i sette mesi e mezzo di gravidanza Stiles li sente tutti, soprattutto sulle gambe. Ormai il pancione è evidente, il bimbo pesa e Stiles avverte tutta la stanchezza. Arriva ormai a fine giornata con i piedi gonfi e dorme molto male, nonostante Scott pochi giorni prima si sia presentato con un cuscino lungo, che dovrebbe aiutarlo. Ha sentito Jake qualche volta, gli ha chiesto come procedesse, come stesse il bambino e Stiles ha amato chiacchierare con lui. Si è reso conto che ci tiene ancora tantissimo, ma non è mai stato così certo della sua scelta. Vuole il bene del loro bambino e Jake, per fortuna, la pensa allo stesso modo. Solo due giorni prima gli consentirà di incontrarsi se vorrà. Suo figlio è un mannaro e non può vietargli contatti con il suo Alpha. Sapranno gestire bene il tutto, ne è sicuro.
Ha proprio appena alzato i piedi sul bracciolo del divano, quando gli squilla il cellulare. “Derek?” risponde subito.

“Stiles, io ho provato a fermarli, ma non ci sono riuscito. A breve saranno lì, io prendo Eli a scuola e vi raggiungo.”

Stiles quasi si spaventa. “Cosa intendi? Chi sta venendo? Devo sprangare le finestre?”

Derek sbuffa una risata. “Ti converrebbe, ma potrebbero sfondarle. Stanno arrivando Cora e Peter.”

Stiles alza gli occhi al cielo. “Derek, pensavo si stesse abbattendo una calamità sulla città!”

“E Peter non lo definiresti così? Stai attento, arriviamo presto.”

Stiles non fa nemmeno in tempo a posare il cellulare, che suona il campanello. Va ad aprire, già pronto a piangere, rivedendo Cora e, infatti, è proprio lei a stringergli subito le braccia intorno al collo, abbracciandolo forte. “Mi sei mancato tantissimo!” dice, e Stile la sente tirare sul col naso.

“Mi sei mancata anche tu.”

“E io?”

Peter Hale, ancora sull’uscio, sta sorridendo col suo solito ghigno. “Tu mi inquieti sempre Peter, come potresti mancarmi? Dai, entrate”.

“Ci siamo anche noi!”

Stiles si sporge sul vialetto, Isaac e Scott hanno appena parcheggiato e lo stanno raggiungendo. “Ehi, cosa ci fate qui?” gli chiede.

“Ci ha chiamati Peter due giorni fa. Non era oggi il baby shower?” chiede Scott col suo solito sguardo ingenuo. Stiles si volta verso Peter, le mani sui fianchi.

“Dai, bisogna festeggiare e già Derek me l’ha impedito con Eli. Vero che non sapeva di star diventando padre, ma sono dettagli. Sta per arrivare anche il cibo, tuo padre, sua mamma” dice indicando Scott, “e la mia anima gemella.”

“Ecco perché Derek mi ha chiamato terrorizzato. Dai, entrate, prima che me ne penta.”

“Io ho le decorazioni!” esclama Cora e Stiles sul serio vorrebbe scappare da casa sua.

Mezz’ora dopo sono ormai arrivati lo sceriffo, Melissa, Lydia che lancia occhiate furtive a Peter e la casa ha cambiato aspetto. Ci sono palloncini azzurri, una poltrona è stata rivestita di blu e Stiles è stato fatto accomodare lì. Il catering ha allestito un piccolo buffet e su un tavolo sono stati sistemati svariati pacchetti incartati in carte colorate e con fantasie da bambini. Ed è seduto sulla poltrona con braccia incrociate sul pancione che Stiles accoglie Derek ed Eli, gli ultimi ad arrivare. Entrano, si fermano di fronte a lui e, Stiles giura che li ammazzerebbe, scoppiano a ridere tutti e due. “Vi odio” dice. “Dove diavolo eravate? Perché non li avete fermati?!”

Derek continua a sorridere, ma è Eli a rispondere. “Dai, è una cosa carina! E abbiamo anche i regali!” e alza un pacchetto piccolo, poi indica uno scatolone enorme appoggiato all’ingresso. E Stiles si arrende.

TendernessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora