Buona Pasqua? 🐣
Non giustificherò questo ritardo, non saprei come farlo.
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensiate, se volete.
Besitos 😘
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«T'avevo detto di chiamarmi se c'avevi bisogno»
Sono state queste le prime parole che Manuel ha sentito la mattina dopo essere letteralmente scappato da Simone.
«Che cazzo ce fai qua, Chí?» le chiede voltandosi dall'altro lato, dandole le spalle «È l'alba»
«So le undici passate ed ero preoccupata, te ne sei andato senza dire niente»
«Smettila di preoccuparti»
«Manny» lo richiama la ragazza «Mi puoi guardare per favore?»
«No, ho sonno. Lasciame dormì e poi tu manco ce dovresti sta qua, come sei entrata?»
«Mi ha aperto tua madre, è preoccupata pure lei Manuel» gli dice «C'aveva 'na faccia che nemmeno te sto a raccontá, m'ha detto che sei tornato che era mattina e te sei chiuso qua dentro senza dire niente, senza nemmeno salutarla»
È solo a quel punto che Manuel si mette a sedere nel mezzo del letto e si volta in direzione di Chicca, i capelli scompigliati e la t-shirt grigia che usa come pigiama stropicciata a un lato.
«Si può sapere che cazzo volete? Smettetela di preoccuparvi, non ce n'è motivo. State tutti qua a dirmi cosa devo fare, come lo devo fare o quando. Siete sempre pronti a inondarmi di domande se per caso non rispondo alle vostre chiamate o arrivo in ritardo ad un appuntamento, siete-»
La ragazza prova ad interromperlo, poggiando la sua mano su quella del castano, facendolo smettere di gesticolare convulsamente come sta facendo ma quello che ottiene è una reazione forse ancora più irritata da parte dell'altro.
«Non mi toccare» infatti le dice.
«Okay scusa, ma Manny-»
«Mi trattate come una persona che non sa badare a se stessa, dite che non sono matto ma me ce fate sentì Chicca» dice, finalmente placando la sua agitazione «Me state di nuovo col fiato sul collo, come...come con Alice» si sforza a dire «Mi controllate pensando di poter evitare che mi faccia male o che faccia male agli altri. Beh, non potete farlo. Non avete mai potuto.»
«Siamo solo in pensiero per te Manuel, vogliamo che tu stia bene»
«E credi che io non lo voglia? Vado da un fottuto strizzacervelli per stare bene, non ho bisogno anche di voi che me controllate come se fossi un sorvegliato speciale. Vorrei solo parlá come 'na persona normale de sta cosa, con te, co' mi madre, con chiunque non sia Valenti che me fa parlá solo a me e invece di rispondermi me propina tutte quelle tecniche pe' incanalá le emozioni che me fanno sentì 'n deficiente»
«Okay»
«Okay?» il ragazzo è dubbioso «Finisce così?» domanda.
«Si, okay Manuel. Va bene, parliamone come vuoi tu ma prima me dici perché sei tornato stamattina quando dal locale te ne sei andato che non erano nemmeno le due»
«Che ne sai te a che ora so' annato via?»
«Simone è venuto a reclamare Matteo» dice Chicca storcendo il naso «Guastafeste»
Manuel sorride a quella esternazione dell'amica.
«Ahia!» esclama lei, osservandolo.
«Che è?»

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Switched
Fanfiction"Occorre diffidare del quasi-uguale, del 'praticamente identico'. Le differenze possono essere piccole, ma portare a conseguenze radicalmente diverse."