Stavolta è finita sul serio, ve lo giuro!
Grazie. Ancora. Sempre.
Ci risentiamo su questi schermi tra qualche tempo. O forse mai più.
(suppongo più la seconda, ma mai dire mai purtroppo per voi 😅)Sicuramente continuerò ad essere la prima fan di chi scrive di mondi bellissimi meravigliosi ed emozionanti, quindi con tutta probabilità ci ritroveremo a brevissimo nei commenti delle altre storie 🫶🏼
Besitos 😘
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Da quella mattina, seduti sul muretto che fa da cinta alla casa del signor Brandi, di baci se ne scambiano tanti, tantissimi.
Tantissime sono anche le cose che sono cambiate nel corso del tempo.
Ormai sono una coppia da più di tre anni, e convivono da quasi sei mesi in un monolocale che non appena hanno visionato, hanno sentito loro. È piccolo, ma confortevole. É incasinato, vissuto, colorato. Emana quel calore che lo fa essere casa.
Manuel si è laureato e grazie a Virginia ha iniziato a lavorare dietro le quinte del teatro dove la donna, che lo ha preso sotto la sua ala protettrice dal primo istante in cui l'ha conosciuto, ha collaborato per molti anni.
Il suo sogno resta lavorare con la musica, per cui sta ancora studiando, ma di certo non può lamentarsi del suo attuale impiego. Anzi, si dichiara felice.
Anche Simone si è laureato. Lavora in un'azienda internazionale come programmatore. È riuscito in pochissimo tempo a bruciare tutte le tappe e a diventare uno degli assistenti più validi del "grande capo".
È domenica e per questo hanno deciso di poltrire a letto.
Manuel spalmato su Simone e quest'ultimo schiacciato tra il castano e il materasso.Hanno fatto l'amore tutta la notte, e probabilmente lo rifaranno tutto il giorno.
È incredibile come non si stanchino mai l'uno dell'altro.Appartenersi è sempre stata la cosa più naturale del mondo.
Sonnecchiano entrambi, appagati dall'orgasmo che hanno appena avuto, l'ennesimo.
Manuel disegna distratto dei ghirigori sul fianco di Simone che ridacchia e tenta di spostargli la mano con un buffetto.«Dai Manu, mi fai il solletico basta»
«Dai Manu» gli fa il verso.
«Smettila idiota, altrimenti mi metto in sciopero per un mese»
«Sciopero de che?»
«Del sesso»Manuel ride di gusto. «Ma se te senza scopà nun sai sta manco dodici ore, chi te crede dai»
«Quello sei tu, Manuel. Credo tu abbia una dipendenza seria»
«È vero so' dipendente dal cazzo tuo, lo ammetto. Me poi biasimà?» dice posando gli occhi su tutto il suo corpo «E te nun è che sei 'n santo» continua.
«Io so controllarmi»
«Ah davvero? Te ricordo che siamo riusciti a trombà in una stanza d'ospedale mentre Azzurra era in travaglio e tu fratello stava steso sopra na barella co' na flebo attaccata perché nun reggeva l'emozione de avé 'n figlio»Già perché Jacopo e Azzurra sono diventati genitori di una splendida bambina: Clara. Sono tutti impazziti di gioia alla notizia nonostante fosse arrivata come un fulmine a ciel sereno, e l'amore che riversano ogni giorno su quel cucciolo di essere umano è indice che Clara vivrà sempre in una famiglia piena d'amore. Di più amore.
Simone grugnisce e si copre il volto con il braccio che non è schiacciato dal corpo del compagno «È perché tu sei così...» mugugna.
«Così?»
«Così Manuel» afferma come se quella potesse essere una spiegazione plausibile «Così te. Sei tu, i tuoi occhi, la tua bocca, la tua voce, il tuo corpo. Mi hai fottuto il cervello la prima volta che ti ho visto, e non ho avuto più via di scampo»Il castano quindi, crede quello sia un buon momento da suggellare con una nuova sessione di baci... e di sesso.
«Amó» Manuel rompe il silenzio che si é creato attorno a loro, dopo che i sospiri affannati sono andati via via scemando con il regolarizzarsi dei respiri.
«Che c'è?»
«Te ricordi il locale in cui lavoravo, dove t'ho invitato la prima volta, dopo l'esame?»
«Dove hai invitato Jacopo, vorrai dire»
«Ho invitato te. Sei tu che m'hai ingannato, nun poi rigirà sempre la frittata pure dopo anni»
«Lo so, mi sento ancora in colpa»
«Questo è perché sei stupido»
«Sempre gentile»
«Ti amo anche così, lo sai»
«Perché siamo matti insieme»
«Sempre»
«Per sempre»«Perché mi hai chiesto del White Night?» domanda Simone poco dopo.
«Ho saputo che lo chiudono, a fine anno»
«No, sul serio?»
«Seh, nun sai quanto me dispiace» conferma Manuel «Quel posto m'ha salvato Simo'. Sento come se 'n pezzo della vita mia me stesse a lascià. M'é successo de tutto là dentro»
«Stasera ci andiamo, in onore dei vecchi tempi» dichiara l'altro, decidendo per entrambi.Il locale rievoca sensazioni e ricordi sia in Manuel che in Simone.
Lì il corvino lo aveva sentito suonare e cantare per la prima volta, e ne era rimasto incantato.Ama quando adesso Manuel suona il pianoforte solo per lui, a casa, con soltanto i pantaloni del pigiama addosso, i piedi nudi.
Canticchia canzoni di cui quasi sempre ignora l'esistenza ma puntualmente descrivono benissimo la loro storia. È sempre stato così, d'altronde.Al bancone di quel bar si sono dati il loro primo bacio. E sempre lì Simone ha cercato di rimediare ai suoi sbagli, concedendo a Manuel la possibilità di conoscerlo per ciò che era davvero.
E al più grande di farsi conoscere a sua volta.È seduto su uno sgabello che aspetta il suo drink, Manuel è sparito da qualche parte con il proprietario.
Ad un certo punto, un cameriere gli si avvicina.
«Sei te Simone?»
«Sì»
«Mi hanno detto di consegnarti questo» l'uomo gli porge un foglio piegato a metà.Lo apre e legge:
"Non ti sembra assurdo essere di nuovo qui, dove tutto, sia per me che per te, è cominciato e ricominciato?
Ricordi quella notte in cui mi hai convinto a concederti tre appuntamenti? A me, che non ne avevo concesso mai più di uno! Me pareva 'na follia. Ma sarebbe stato ancora più folle non accettare.
Con te era diverso Simone, lo è sempre stato e io l'ho sempre sentito.Ah, a proposito de appuntamenti...
forse hai la memoria corta, signorino, ma gli appuntamenti non sono mai stati tre. Si sono fermati a due.Quando oggi mi hai detto di voler venire qui, m'hai concesso l'assist perfetto per poter rimediare a questa mancanza, ché questo è proprio il luogo perfetto per chiederti quello che voglio chiederti.
Sono io allora che decido di invitarti al nostro terzo appuntamento, perché lo sai meglio de me, fa parte tutto della regola delle probabilità e de quelle cose da genio del male che capisci solo te.
Quindi, Simone dell'esame di informatica, che ne diresti di uscire con me per andare a giurarci amore eterno ed essere ufficialmente matti assieme tutta la vita?"
Il ragazzo alza lo sguardo dal foglio in cerca di Manuel che è ad uno dei tavolini della sala nascosti più in penombra a godersi la sua reazione.
Gli corre incontro e lo bacia fino a togliergli il respiro.
«Sì» dice continuando a baciarlo.
Ha il fiatone, come se avesse appena corso una maratona. «Sì. Sì. Sì.» continua a ripetere mentre ride e piange contemporaneamente. Si sente uno stupido. Ma anche schifosamente felice.«Sì che mi concedi finalmente il nostro terzo appuntamento?»
«Sì che ti sposo Manuel.»
«Mi sposi?»
«Ti sposo»
«Ti amo da sempre»
«Io ti amo per sempre»The End
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Switched
Fanfic"Occorre diffidare del quasi-uguale, del 'praticamente identico'. Le differenze possono essere piccole, ma portare a conseguenze radicalmente diverse."