XIII.

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28 aprile 2001

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28 aprile 2001.

"Tete, a cosa stai giocando?"'

A quella flebile vocina amichevole, il bimbo riccio si girò in direzione del suono che chiedeva costante la sua attenzione.

"Uhm- non sto giocando. Sto... leggendo."

Rilassato, fra le campagne dell'Ohio, sfogliava le pagine d'un vecchio libro ingiallito. Scuoteva la testa ricciuta, poiché stracolma di piccoli fiorellini che cadevano dall'albero ombroso. Là sotto, si riparava dal caldo primaverile. Pensoso, vi si ritirava spesso dal resto degli altri bambini, alla ricerca di un po' di solitudine.

"Cosa leggi, Tete?" gli chiese la bambina.

"P-piccole donne." rispose lui, compiaciuto della sua lettura.

"Piccole donne?" chiese ancora lei.

"Sì, piccole donne. L'ho trovato nella libreria dei miei genitori."

"Non è un libro per grandi?" perplessa, la bambina cercava spiegazioni.

"A me piace-"

Ma un suono discordante interruppe quel paradiso idilliaco. La piccola Catherine poggiava vicino al suo fianco, con testa sulla sua spalla, mentre cercava di sbirciare e leggere fra le righe fitte di quel romanzo a lei sconosciuto. "Non è un libro per grandi." tuonò. "È un libro da femmine."

"Frank, sta zitto!" gl'intimò Catherine.

Taehyung alzò gli occhi. Troneggiava di fronte a lui con quell'aria di sicurezza, strafottente. "È un libro da femmine, non da maschi!" ribadì, prepotente.

Maggiore dei due acquattati all'ombra, era Frank. "Taehyung lo legge perché è una femminuccia." rise amaramente.

"Frank, che vuoi? Vattene via." Taehyung provò a difendersi, con tanto sforzo, ma senza il minimo risultato.

"Taehyung è una femminuccia, piange sempre." mimò il gesto delle lacrime. "Taehyung è un frocio."

Spalancò gli occhi.

"F-frocio?" il bambino ricciuto non capiva. Gli sapeva d'insulto, ma solo perché lo aveva detto quell'antipatico di Frank. Nient'altro lo turbava; non ebbe alcuna preoccupazione riguardo a ciò significasse. Taehyung non ne conosceva il senso.

"Taehyung è un frocio cinese." ripeté Frank, sicuro di sé.

"Taehyung non è un frocio! Va' via Frank!" Catherine si alzò in piedi a contrastare ciò di più ignoto ci fosse per dei bambini della loro età.

"Va' via Frank." le fece dispettoso il verso. "Taehyung è un frocio perché legge piccole donne."

E rideva. Rideva spudorato, credendosi potente, perché, ancor di più, all'arrivo dei suoi amici, si sentì legittimato in quell'offesa verso il ragazzo più piccolo.

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