{nota autrice}

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Per la prima volta in assoluto non ho parole in serbo per una post-fazione decente.

In questi giorni d'invernale primavera, mi sono ritrovata a raccontare di due caratteri che, pur essendo fra loro molto diversi, si attraggono nonostante le difficoltà del caso.

Ogni mia storia illustra il rapporto della persona con un tema specifico parte della vita umana. Ad esempio, The Amorist tratta del rapporto vita - morte; the Late Night Academy del rapporto fra la persona e la paura di amare.

Con Miami Heat le circostanze cambiano del tutto. Il rapporto qui indagato è quello fra la persona e la società, e di come quest'ultima influenza il suo essere.

A discapito di quanto dicano i simpaticissimi psicologi ed il mio caro amico Freud, credo che l'essere, in quanto persona, viva una dimensione intima (quella del suo privato in relazione con la famiglia) ed una dimensione pubblica, in cui si scontrano la sua singolarità e carattere, nati dalla formazione familiare (quindi dal primo incontro), con l'ambiente esterno.

In questo senso Tae e Guk sono due personaggi totalmente opposti, non solo per la differenza generazionale.

A prima vista, il biondino platinato e viziato appare come l'indiscusso protagonista stereotipato dal carattere difficile e complesso. Ma, nel corso della storia, si scopre essere un carattere forte, già temprato in passato dagli ostacoli della sorte, sostenuto da un'educazione familiare piuttosto solida e libera.

Il personaggio complicato non si prospetta essere, invece, l'avvocato tutto d'un pezzo, che pare in principio giungere a salvare la bella principessina in difficoltà. Ma, scherzetto di Berenice! È Taehyung il personaggio complicato, e sarà proprio la forza di volontà mista al carattere caparbio di Jeongguk che lo salverà.

Grazie al personaggio di Taehyung, è possibile far luce sul macismo, comunemente più conosciuto come mascolinità tossica.

Scrivo per la mia generazione, la generazione Z, in gran parte; e riguardo alla questione noto che, soprattutto, i maschi eterosessuali e cisgender stanno decostruendo questo falso mito con assai impegno (quelli delle generazioni precedenti, ahinoi! mani nei capelli e scappiamo il più lontano possibile). Dunque, ben venga che nel transfemminismo del nuovo secolo ci possa essere una partecipazione tanto attiva.

Per quanto sia standardizzata e standard la frase "il patriarcato nuoce anche agli uomini", pur sempre è una verità, a mio parere, assoluta. La figura del maschio "normale" in uno schema patriarcale, sessista e normalizzatore di violenza (fisica e non) comprende una serie di regole che gli uomini, per esser definiti tali, devono accettare e rispettare; qualora differiscano, sono in errore. Vengono puniti e penalizzati da un sistema che, nocivo anche per sé stessi, promulgano incoscienti. Un esempio fra queste regole è il trattenere i propri sentimenti, che nel sistema tradizionale afferiscono alla sfera del femminile (cioé: in un'ottica binaria le femmine piangono i maschi no).

Il personaggio di Taehyung soprattutto differisce da questa "regola", ma la sua crescita personale gli permette, grazie anche all'incontro con Guk, di redimersi; capire che trattenere le emozioni, specie il pianto, comporta il reiterarsi di sensazioni represse che tornano all'io cosciente più forti man mano che si tende a recluderle.

Miami Heat ammette la Scelta, ovvero la volontà attiva di rendersi conto dove il sistema sbagli sulle nostre educazioni, quanto questo e la famiglia (che è lo specchio della società) influiscano sulla formazione del singolo, e di come vengano reiterati tutti i comportamenti che solo l'esperienza e l'osservazione di un occhio attento ci possano far capire per correggerli. La Scelta è l'azione attiva che differisce da una decisione, in un'ottica freudiana, dominata dal trauma. Quella di Taehyung è una presa di posizione forte e decisa, nei confronti di un passato che gli ha lasciato un trauma, ma anche nei confronti di una società che, come si dice spesso negli incipit dei capitoli, non da spazio a chi non è - per usare un termine orribilmente neoliberista - performante, ovvero a chi ha un corpo ritenuto in difetto, e che non permette la coesistenza.

C'è un bellissimo libro, in cui ripongo massima fiducia, e che - credo - ogni persona si definisca masculo eterocis dovrebbe leggere. È un libro di Gasparrini, "Perché il femminismo serve anche agli uomini", in cui l'autore propone un'autocoscienza al maschile, in cui si rifletta su ogni forma di discriminazione, ma, soprattutto, in cui si possa trovare una soluzione. Il libro di Gasparrini lo ritengo utopico, al contempo eccezionale, perché la sua proposta, a mio parere quella giusta, non si realizzerà mai nell'immediato. Ciò non toglie che si sia esonerati dal leggerlo.

Riprendo, infine, il discorso aperto all'inizio del primo capitolo. La forza del personaggio di Jeongguk. È un ragazzo, un personaggio estremamente visionario ed eccezionale - ormai me ne sono innamorata. In principio, nella nota autoriale, scrissi che i personaggi affibbiano a sé stessi gli appellativi che la società dà loro. Bene, traggo le fila del discorso a progetto compiuto (come gli storici quando finisce la storia).

Jeongguk non si autoappella offensivamente "frocio" (ci mancherebbe). La volontà di utilizzo del termine dipende da una riappropriazione di esso. In inglese la traduzione letterale è "queer"; ma pensiamo ad ogni parola che contiene questo termine (queer studies, gender queer etc...). Questo termine, in principio offensivo, viene utilizzato dagli studi di genere operando una riappropriazione, per cui dall'offesa si passa all'orgoglio, e Jeongguk ha in mente esattamente questo processo: io mi riapproprio del termine, io faccio una scelta attiva, io non subisco passivamente gli appellativi degli altri.

Oltre al sermone mi preme ringraziare i miei amici del gruppo di scrittura (che in particolare hanno partecipato a darmi consigli), le persone che hanno contribuito a fare crescere MH sponsorizzandola ovunque e quei tre gatti che l'hanno letta.

Infine vi lascio col prossimo appuntamento. Ho una os sope a buon punto che penso di concludere presto e che uscirà subito dopo MH. Dopodiché mi prenderò un periodo di pausa in cui preparerò i materiali per la successiva storia Taekook, di cui non vi svelo niente, ma a breve uscirà il trailer. Presto anche la traduzione inglese di LNA, ThA e MH.

Saluti, Berenice xxx

Miami Heat | VKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora