Il giorno dopo Isabel si svegliò con qualcosa che la stringeva.
Abbassò la testa e vide un braccio.
Si girò e vide Jason.
Si rigirò subito e provò ad alzarsi.
Tolse il braccio e quando si stava per alzare una mano la prese dal polso e la fece girare.
Jason era a petto nudo e le coperte gli coprivano il membro.
Isabel divenne tutta rossa e Jason sorrise.
Non aveva mai sorriso prima.
Era bellissimo.
Aveva due fossette ai lati della bocca e Isabel glieli baciò.
"Che cos'erano?" chiese Jason.
"Due baci, perché?"
"perché io voglio un altro tipo di bacio".
Isabel rimase immobile.
Jason si fiondò sulle sue labbra e la baciò con passione.
La mise sopra di lui e continuava a baciarla.
Isabel lo fermò e Jason la guardò come dire:"perché..."
"Jason dobbiamo andare giù, non riuscirei a fare ancora sesso" disse Isable
"Mi fa male ancora li..."
L'ultima parte la disse con un po' di vergogna.
Jason cominciò a ridere e fece scendere Isabel.
Lei andò in bagno e cominciò a lavarsi.
Si era dimenticata l'intimo e i vestiti.
Andò in camera sua e per poco non le veniva un infarto.
Jason era ancora lì...
A Isabel venne un'idea... Di provocarlo.
Si mise davanti a lui e gli diede le spalle.
Si mise a 90 e cominciò a prendere l'intimo.
Un reggiseno e una mutandina con pizzo rosso si tolse l'asciugamano e si mise le mutandine, poi si mise il reggiseno.
Si girò verso Jason e vide il suo amichetto che si era alzato di nuovo .
Isabel ghignò e dall'armadio prese un top bianco e una minigonna nera.
Se le mise e poi andò verso Jason.
"Da quando decidi tu cosa metterti".
"Da quando mi hai liberata DADDY, e poi non ti dispiace come sono vestita così".
E con l'indice puntò il suo membro.
Isabel se ne andò e lasciò Jason da solo.
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Andò in cucina e cominciò a preparare la colazione.
Uova, bacon e toast.
Jason Scese.
Aveva una camicia e pantalone nero.
La camicia risaltava i suoi muscoli.
Isabel si incantò finché un odore di bruciato non la risvegliò.
Jason sorrise e si andò a sedere.
"Scusa mio caro, invece di grattarti le palle, perché non apparecchi?!" disse Isabel
"Scusa cara, ma sei tu la donna, quindi fai tu". Rispose Jason
"Ma guarda che maschilista di merda.
Allora sai una cosa preparati tu la colazione".
E buttò tutto per terra.
"E pulisci anche tu, così nella vita fai qualcosa, invece di fare sempre il cazzo di sesso".
"MA TU SEI UNA BIPOLARE DEL CAZZO.
PRIMA SEI FELICE E DOPO 5MIN SEI ARRABBIATA E TE LA PRENDI CON TUTTI".
"MA VAFFANCULO". Disse Isabel e poi se ne andò in camera sua.
Jason uscì di casa e se ne andò.
Isabel lo vide dal terrazzo e gli fece il dito medio e poi rientrò in camera.
Cominciò a piangere e poi si addormentò.
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Passarono alcune ore e ormai era sera.
Scese in cucina e cominciò a preparare della pasta al sugo.
Jason non era ancora tornato.
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23:30
Jason non era ancora tornato.
5 min dopo si sentì un tonfo di sotto.
Isabel Scese e vide Jason per terra pieno di sangue.
Aveva un occhio nero.
E tanti tagli sul corpo.
Isabel corse da lui e mise la
testa di Jason sopra le sue.
"C-cos'è s-successo".
"Un attacco a sorpresa da uno dei miei compagni.
Mi ha tradito ed è andato in un' altra gang".
"Da quando ha una gang?" pensò Isabel.
"Dov'è la valigetta per il soccorso?"
"In bagno dentro un mobiletto dove c'è lo specchio"
Isabel corse su in bagno e prese la valigetta.
L'aprì e prese alcol e cotone.
Cominciò a tamponare le ferite e a togliergli il sangue.
Poi prese le bende e le mise sopra i tagli e poi me fermò con dello scotch medico.
Quando ebbe finito rimise tutto dentro e portò Jason nella sua camera.
Lo mise sopra il letto.
Quando stava per chiudere la porta Jason la chiamò.
"Isabel... Resta".
Isabel si stese vicino a lui e cominciò ad accarezzargli i capelli.
"Non ti lascerò mai".
Poi si addormentò.
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sindrome di Stoccolma
RandomIsabel, ragazza diciassette, ricca, super viziata e timida, vive a Chicago con la sua famiglia. un giorno viene rapita da un ragazzo diciannovenne ossessionata da lei. Isabel avrà molta paura di lui... Ma cosa succede se si innamora del suo rapitore...