Le regole

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Dopo 2 ore intere, Isabel si risvegliò e quando fece per muoversi, non riuscì.

Si girò dalla parte dei polsi e li vide legati, poi si vide le caviglie e anch'esse legate.

Cominciò a dimenarsi per provare a liberarsi, ma con scarsi risultati.

Dopo 5 min. arrivò un uomo con un passamontagna in testa che faceva vedere solo gli occhi, le labbra e il naso.

Se lo tolse e l'uomo si rivelò un ragazzo sui 20 anni, forse un anno in meno.

Aveva la carnagione chiara, capelli mossi e biondi, occhi azzurri e le labbra perfettamente belle.

Isabel si perse nei suoi occhi azzurri come il cielo, ma un rumore di tosse la fece risvegliare dai suoi pensieri.

"Ciao bambolina, vedo che ti sei svegliata, come hai dormito su questo comodissimo letto?" Fece un ghigno e si avvicinò alle gambe del letto.

Isabel cercò di spostarsi, ma con le caviglie e i polsi legati non fece gran che.

Isabel si fece forza e disse:"Cosa vuoi da me, che cosa ti ho fatto per farmi rapire da te, e poi cosa più importante chi CAZZO SEI??!!"

"uououo, bambolina stai calma..."

"non chiamarmi bambolina pezzo di merda"

Il ragazzo senza nome si avvicinò a lei e gli mise la mano sul collo e cominciò a stringere.

"ma che bel caratterino che hai, penso proprio che ti dovrò educare, da brava, di scusa"

Isabel non disse niente ma mugugnò qualcosa quando strinse ancora di più la presa.

"scusa non ho capito, potresti ripetere?"

"s-s-cusa"

Gli tolse la mano dalla gola e Isabel cominciò a tossire.

"alloro, come stavo dicendo, prima che tu mi interrompessi, qua ci sono delle regole:

1.dovrai fare tutto quello che ti dico

2.dovrai tenere a freno la tua dolce lingua

3.potrai uscire SOLO con il mio consenso o con me.

4. Sceglierò io i tuoi vestiti e non tu e se scopro che ti sei messa vestiti scelti da te ne pagherai le conseguenze.

5. Se non obbedirai a queste regole ci saranno delle punizioni. Ok?

"s-si"

"bene, nell'armadio ci sono dei vestiti che ti ho scelto, mettili"

"scusami ragazzo senza nome, mi dovresti slegare."

Il ragazzo andò vicino a lei e le disse vicino all'orecchio :"comunque sono jason bambolina"

Isabel rabbrividì per il suo alito che gli andò anche sul collo.

Jason, questo è il nome del suo rapitore.

La slegò e se ne andò.

sindrome di StoccolmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora