Capitolo 48)

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Ero letteralmente chiusa nella mia capanna, da quando è arrivata mia madre ero uscita raramente da li, non volevo incrociare lo sguardo di quella donna nemmeno per sbaglio.
Volevo odiarla con tutta me stessa, ma non riuscivo..
Andiamo è mia madre e sarà la nonna di questo bambino.. come potrei odiarla, ma perché fare ciò che ha fatto.
Non riuscivo a perdonarla, perlomeno non ora.
<<ehy Ney>> entrò Neteyam nella tenda sorridendomi ed io ricambiai.
<<facciamo una passeggiata e poi andiamo a volare ?>> mi chiese prendendo con 2 dita il mio mento e alzandolo delicatamente per poter raggiungere le mie labbra con le sue e riuscire a baciarmi.
<<Net non credo sia una buona id->> non mi fece finire neanche di parlare che prese la mia mascherina per volare ed il mio arco con anche le frecce e poi mi spintonò letteralmente fuori.
<<andiamo>> mi disse lui soddisfatto, che skxawng.
Stavamo camminando uno affianco all'altra ma non mi sembrava che stavamo andando dagli ikran ma nella sua vecchia capanna.
Lo guardai stranita e lui se ne accorse <<Tuk mi ha rubato la mia mascherina, la vado a prendere>> io annuii seguendolo così dentro.
Appena entrai vidi Neytiri con mia madre parlare come 2 amiche al bar, si volevano un bene dell'anima e questo rendeva complicata la situazione in cui mi trovavo.
Net andò a prendere la mascherina lasciandomi da sola con le 2 donne.
<<come va la gravidanza Ney'ite?>> mi chiese Neytiri ed io le annuii sorridendo.
<<a che mese sei?>> mi chiese mia madre dolcemente cercando di non litigare ancora, in questi mesi l'avevamo già fatto troppe volte.
Non le volevo rispondere ma vidi Net dietro le 2 donne farmi cenno di dover parlare e cercare di essere gentile.
Sbuffai , però mi convinsi ad ascoltare il ragazzo.
<<al 5º>> la donna mi sorrise e li ritrovai il sorriso di mia madre, io ne avevo bisogno, avevo bisogno di una mamma,un'amica,una spalla, lei quando ero piccola era tutto per me..
Neteyam non si muoveva, ma dove si era cacciato?
<<se hai bisogno di aiuto chiamami, saprò sicuramente come aiutarti>> le sorrisi con sforzo e poi cercai una scusa per uscire il prima possibile da quella capanna.
<<ho bisogno d'un pò d'aria fresca, perfavore dite a Neteyam che sono a riva>> appena vidi Neytiri annuire mi affrettai ad uscire dalla capanna, la tensione fra me e mia madre si poteva tagliare col coltello e questa situazione mi creava disagio.
Ero seduta sulla riva aspettando Neteyam che finalmente arrivò.
<<ma dov'era questa mascherina, nella terra che ci hai messo così tanto?>> lui rise alle mie parole, le trovò in qualche modo divertenti.
<<non avresti dovuto lasciarmi da so-ooddio>> mi interruppi sentendo nella pancia una sensazione davvero strana e d'istinto ci posai una mano.
<<Ney che succede>> mi chiese il ragazzo davanti a me mentre assunse uno sguardo preoccupato.
La mano che era posata sulla mia pancia avvertì dei movimenti, come dei calcetti.
Presi velocemente la mano di Neteyam non volendo si perdesse questo momento e appena posò lui la sua mano sul mio grembo il bambino scalciò di nuovo, erano i suoi primi calcetti.
<<oh grande madre>> disse lui poggiando anche l'altra mano nella mia pancia.
Mi faceva sorridere il modo in cui continuava a guardare e toccare la mia pancia, sembrava così voglioso di sentire ancora ma anche impaurito di poter far male in qualche modo a me oppure a questa creaturina che oggi ci aveva regalato il primo di un'infinità di sorrisi.

𝒾𝓁 𝓂ℯℊ𝓁𝒾ℴ 𝒹ℴ𝓋ℯ𝓋𝒶 𝒶𝓃𝒸ℴ𝓇𝒶 𝒶𝓇𝓇𝒾𝓋𝒶𝓇ℯ.. // Neteyam Sully Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora