IN CERCA DELLA TRANQUILLITÀ

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~ CASA DI LORIS ~

ITALIA, POVEGLIANO VERONESE

MARTEDÌ, ORE 18:23

Nel frattempo a Povegliano Veronese, a casa del protagonista, Loris era seduto alla scrivania nella sua stanza da letto a riflettere. C'era un silenzio cimiteriale, così vuoto e irrequieto da sentire solamente la voce tremolante dello studente, triste e in lacrime provando un forte senso di abbandono e sfiducia da parte della persona che l'avrebbe amato, Loona compresa. Aveva fatto tanto per salvare il Dominio Scolastico dai Raven, aveva rischiato la vita per salvarne altre e in cambio si era preso una pugnalata alle spalle dalle sue amiche. Pensando a questo, Loris scoppiò in lacrime accasciandosi sulla superficie del tavolo dal dolore, mentre i suoi genitori adottivi erano in salotto a discutere dello stato emotivo di loro figlio ed erano molto preoccupati, non sapevano cosa fosse successo esattamente a scuola.

Alan: "È da quando è rientrato a casa che l'ho visto giù! Non ha mangiato, non ha risposto alle nostre domande e si è limitato solo ad annuire! È tutto il giorno che è rinchiuso nella sua stanza!" disse disperato sistemando alcune pentole in un ripiano della cucina.

Ellie: "Potrebbe aver litigato con i suoi amici infernali, non trovi? Da quando si sono riuniti assieme, Loris non ha fatto altro che stare da loro a dormire, a chiacchierare e fare tutte quelle cose che si fanno in un gruppo di amici. Alcuni giorni fa è andato sulle Dolomiti con Loona e mi ha detto che si sono divertiti tantissimo!! Forse dovremmo parlarne con lei e aiutare Loris?" domandò malinconica vicino al bancone in marmo, mentre Alan finì di sistemare dei piatti in un altro ripiano.

Alan: "Ma certo!! Hai il suo numero?" domandò girandosi verso sua moglie.

Ellie: "In teoria dovrei aver..." disse pensierosa controllando la rubrica del suo cellulare, ma improvvisamente un portale comparve alle sue spalle.

Alan ed Ellie guardarono sorpresi e sollevati l'arrivo della migliore amica di Loris, ma non erano molto fortunati.

Loona attraversò il portale in tutta fretta guardandosi intorno con agitazione e il suo sguardo venne catturato dai genitori adottivi del protagonista.

Loona: "Buonasera! Dov'è Loris??" domandò preoccupata, ma con un tono di voce tremante.

Ellie: "Buonasera, Loona, ti stavamo per chiamare. Loris è nella sua stanza, ma potresti spiegarci cosa sta succedendo?" domandò ansiosa avvicinandosi un po' di più alla seconda protagonista principale, cosa che fece anche Alan.

Loona: "Ascoltate! È una lunga storia! Avete provato a parlargli?" chiese disperata.

Alan: "Ha solamente detto che non vuole più vedere nessuno. Ci abbiamo provato, ma niente da fare." disse rattristandosi.

Loona: "Merda! Ci penso io!" disse sofferente dirigendosi verso le stanze da letto.

Una volta varcata la soglia della porta che divideva le camere e il luogo quotidiano familiare, camminò con passo lento un corridoio lungo e stretto analizzando quadri, mobili, oggetti decorativi col cuore pesante. Più si avvicinava alla stanza del suo amico, più una forte sensazione di disagio la bloccava, sapeva che era in totale torto e ora doveva prendersi la briga di riappacificare gli animi. Loona si fermò davanti alla porta della stanza di Loris, tirò un lieve respiro tremante e bussò delicatamente la superficie di legno. Passarono diversi secondi e non sentì alcun rumore, quindi bussò ancora e disse:

Loona: "Loris? Possiamo parlarne, per favore?" domandò con angoscia e con un tono di voce molto basso per paura di una sua reazione.

Ancora niente, nessuna risposta, cosa che la portò a ritentare.

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