LA DOLOROSA VERITÀ FRANCESE

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~ DE LA COURT LUXURY RESORT ~

ITALIA, DOLOMITI

MARTEDÌ, ORE 18:37

Dopo che Loris e Loona fecero pace, nel resort festoso e accogliente sulle Dolomiti, la nostra carissima Asia Chatillon era nella sua stanza privata ad osservare le montagne con malinconia, pensando a tutto ciò che aveva combinato in quei giorni. Da una parte era felice che il Dominio Scolastico non debba essere più tormentato dai Raven, né tanto meno dal suo finto e aggressivo ragazzo. Invece dall'altra era triste per il suo amico Loris, umiliato e tradito dalla cruda realtà dell'amore. Quello che voleva era parlargli e dirgli che lo amava per quello che era, nonostante era diverso dalla società. Improvvisamente a distoglierla dai suoi pensieri fu un bussare alla porta, continuando a guardare fuori disse:

Asia: "Entra chiunque tu sia!" disse con freddezza.

Jonathan: "Buonasera, Asia!! Scusa se disturbo la tua vita privata, ma tuo padre vorrebbe parlarti!" disse con gioia.

Asia: "Digli che sarò da lui tra qualche minuto!" esclamò irritata.

Jonathan: "Come preferisci, mia cara!" disse sorridendo per poi uscire e chiudere la porta.

Poi la scena si spostò ai piedi dell'alto albero di Natale dell'atrio turistico dove un severo Ferdinando De La Court aspettava sua figlia con le braccia incrociate dietro alla schiena, il quale aveva fissato un incontro con sua figlia dopo aver cacciato con crudeltà e senza un chiaro motivo tutti i turisti, solo per mettere in atto un suo folle piano. Dopo un po' arrivò con passo veloce e arrogante Asia Chatillon, la quale disse:

Asia: "Cosa vuoi?" chiese con freddezza.

Ferdinando: "Figlia mia, puoi spiegarmi tutta questa aggressività nei miei confronti?" domandò alzando un sopracciglio con un tono severo.

Asia: "Sai benissimo perché!! Hai cercato di uccidere i miei amici, hai portato il caos nella mia scuola, mi hai spiato, mi hai accantonata per questo posto, mi hai imposto delle regole di merda, e vuoi che io ti tratto bene dopo tutto quello che hai fatto!? Sei un avido mostro senza un cuore!!" esclamò dalla rabbia.

Ferdinando: "Mostro? Io, mostro? Ragazzina, l'ho fatto per il tuo bene e poi, quelle creature infernali, hanno tentato di mandare in aria i nostri averi, compreso il tuo futuro da erede! Hanno distrutto il quadro di tua madre!! E li chiami amici!?" esclamò furioso.

Asia: "Sì!! Hanno le loro ragioni per volerti morto!! E io non sarò MAI l'erede di questo postaccio di merda!! Per colpa tua mi sento limitata, non sono mai libera di fare quello voglio!! Solo là a scuola posso essere me stessa!!" esclamò irritata.

Ferdinando: "Se è così, perché non sei rimasta laggiù a combattere i miei demoni? Perché non potevi stare con Yuri? Ah, giusto!! Ti ha lasciato!! Solo per quell'incompetente a galoppo su un cavallo per recuperare una stupida USB! HA!" esclamò con sarcasmo prendendola in giro.

Asia: "Fottiti!! Se io torno qui è perché mia madre è stata qui, l'unico posto in cui forse posso ricordarla!!" esclamò rabbiosa.

Ferdinando: "Ma per favore!! Tua madre non ha mai messo piede qui dentro!! E se ti chiedi perché sono ricercato dai demoni è perché io ho ucciso Rachel Chatillon!!" esclamò con malizia.

Asia Chatillon spalancò gli occhi dallo shock, aveva sentito bene.

Asia: "C-c...COSAAA!?!" urlò con ferocia iniziando a lacrimare.

Ferdinando: "Owww, ma guardati! Sei così dolce quando urli!! Durante una cerimonia in Francia, ho assunto dei sicari per ucciderla davanti agli occhi dei francesi, ho finto di piangere, provare dolore per la perdita, con lo scopo di prendere tutti i suoi averi e realizzare il mio sogno!! Questo resort!! Mentre tu eri una piccola bambina innocente e ignara dell'accaduto!!" esclamò con soddisfazione e pura cattiveria nell'anima.

Asia: "No... No, non è vero... Mamma..." mormorò con voce rotta accasciandosi a terra in lacrime.

Asia: "Figlio... di... puttana!" disse a denti stretti dal dolore in ginocchio.

Ferdinando: "E ora che te l'ho detto, andrai con lei." disse estraendo una pistola per poi puntarla al cranio di sua figlia.

Asia Chatillon chiuse gli occhi accettando il suo destino, ma all'improvviso sentì dei passi veloci avvicinarsi a loro e le urla del fidato maggiordomo.

Jonathan: "ASIA!!" urlò preoccupato caricando il nobile e buttandolo a terra.

La ragazza aprì gli occhi dallo spavento e vide Jonathan davanti a lei e suo padre steso a terra.

Jonathan: "Stai bene?" chiese disperato.

Asia Chatillon, però, vide che Ferdinando De La Court aveva ancora in mano la pistola, la quale stava puntando lentamente al maggiordomo.

Asia: "NON FARLOOO!!" urlò dal dolore, ma il nobile sparò un proiettile al collo di Jonathan che cadde a terra premendo con una mano la fuoriuscita di sangue.

Asia: "NOOOOOOO!!!" urlò dalla disperazione in un fiume di lacrime.

Poi si alzò in piedi indietreggiando, corse verso la sua stanza per recuperare la sua asta d'acciaio e le chiavi del suo elicottero. Uscì dalla stanza per affacciarsi preoccupata giù e si abbassò immediatamente per schivare un proiettile, corse tenendo un basso profilo giù per la scala a chiocciola mentre suo padre le sparò un altro colpo, che per poco non le prese il braccio. Col cuore pulsante dall'adrenalina raggiunse la Reception, recuperò una tessera magnetica dai cassetti disordinati per aprire le porte scorrevoli.

Ferdinando: "Vieni qui, subito!!!" urlò furioso mentre camminava con passo lento nei corridoi.

Asia Chatillon lo sentì, quindi si fiondò verso un lettore di schede magnetiche installato accanto alla porta sinistra e strisciò velocemente la carta magnetica. Appena le porte si aprirono, la ragazza corse senza mai guardarsi indietro lungo il viale natalizio per poi dirigersi a una pista di atterraggio, dove il suo elicottero era parcheggiato su una H rossa. In completa agitazione e tristezza, mentre il gelo le congelava il sangue, salì sul veicolo, lo mise in moto e si sollevò da terra fino a sorvolare le foreste dolomitiche di pini innevati. Intanto Ferdinando De La Court uscì dal resort per osservare con puro odio l'elicottero in lontananza, nei cieli grigi e nevosi delle Dolomiti. Dopodiché evocò il libro rosso maledetto di Ethan Hawkins e disse:

Ferdinando: "Non scapperai così facilmente, mia cara." disse con malizia per poi rientrare con un inquietante idea, ancor peggiore di quella del leader di Eye Of Earth.

Le porte scorrevoli si chiusero alle sue spalle e la scena si spostò nel rustico rifugio dei Protettori della Foresta.

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