Capitolo 11.

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Audrey's POV.

Cercava di baciarmi tenendomi stretta a lui, calde lacrime scorrevano lungo il mio viso pallido e con due occhiaie molto visibili sotto i miei occhi.
Cercavo di liberarmi dalla sua presa ma io ero troppo debole e piena di dolori mentre lui era più alto di me e anche più forte.
Ero distrutta.

Mi era davvero mancato, anche se più che amore avevamo un rapporto di odio.
Odio puro.
L'odio ci portava all'amore.

Si staccò e cominciò a sussurrare al mio orecchio.
"Oh Audrey, io lo so che mi ami."
"C-Cosa? Io non ti amo." dicevo mentre non facevo altro che dimenarmi.
La caviglia faceva inoltre anche male.

"Sarai di nuovo la mia vittima."
disse mentre si staccò e poi saltò giù dalla finestra.
"Scordatelo." mormorai mentre cercavo di asciugare le lacrime che scorrevano senza poterle fermare.
Mi coricai e caddi in un sonno profondo.

• • •

Erano le 11:30 quando mi svegliai.
Cazzo, si era fatto tardi e avevo saltato la scuola anche se non ci sarei andata lo stesso.
Un rumore mi svegliò, pregai non fosse Jeff e aprii gli occhi ritrovandomi davanti Ben e Toby.

"Ma quanto dormi?"
"Stupidi." dissi tirandogli un cuscinetto e poi mi nascosi sotto le coperte.
Non volevo alzarmi, amavo quando mi venivano a trovare, cioè sempre ma quella mattina volevo solo dormire.

"Eh no carissima, ora tu ti alzi." Ben tolse le coperte e Toby mi prese in braccio facilmente, in effetti ero diventata davvero magra.
"Lasciatemi." piagnucolai prima di poggiare la testa sulla spalla di Toby e richiudere gli occhi.

"Audrey, non dormire!" disse Ben pizzicandomi la guancia.
"E va bene." mormorai scendendo dalle braccia di Toby e poi li spinsi via dalla stanza.
Indossai velocemente un pantalone skinny nero, una magliettina nera e una camicia rossa e nera e le vans nere.
Uscii dalla stanza e andai in bagno, mi lavai il viso e mi pettinai i capelli.
Misi davvero tanto trucco nero sugli occhi e poi andai in cucina. Lì li trovai mentre bevevano il succo di frutta preso dal mio frigorifero.

"Con comodo." dissi ridacchiando e loro si girarono.
Ridacchiarono e poi mi guardarono facendomi segno di uscire.
"Potremmo andare in bagno?"
"Si ma..insieme?" li guardai con sguardo malizioso.
"Oh stai zitta." ridacchiarono e se ne andarono in bagno.

Andai a sedermi sul divano aspettandoli.
Passò qualche minuto e poi vidi spuntare due ragazzi.

Uno era biondo, un jeans scuro, una maglia bianca, un cappotto di pelle e un paio di occhiali da sole scuri.
L'altro aveva un pantalone nero, una felpa verde scuro e dei capelli color miele ribelli.

Li scrutai.
"E voi chi cazzo siete?"
"Come chi siamo.." si guardarono e scoppiarono a ridere.
Io non capivo, erano davvero due fighi ma che cazzo volevano e come erano entrati.

"Siamo Ben e Toby, scema."
"COSA?.." mi alzai e cominciai a girargli attorno, guardandoli meglio capii che erano loro.
"Niente male, che fighi." mormorai a me stessa mentre mi giravo verso la porta.
"Ti abbiamo sentito." dissero ridacchiando.
"Voi non avete sentito niente." mormorai arrossendo e uscii di casa seguita da loro, Ben chiuse la porta.

"Dove andiamo?" camminavamo tranquillamente e le ragazze sbavavano guardando Ben e Toby, ero piuttosto infastidita e non mi spiegavo il perché.
Alcune mi guardavano disgustati, non capendo come due fighi come loro potessero camminare con una come me.
Poi sentii un "Ehi."
"S-Scusa." disse una ragazza, andando a sbattere contro Ben anche se era ovvio che lo aveva fatto apposta.
Aveva una minigonna fucsia e una magliettina gialla, abbinamento perfetto, bleah.
Cominciò ad accarezzare il petto di Ben e ad accarezzare ogni tanto anche Toby.
Questo era troppo.
Li guardai malissimo, Toby se ne accorse inmediatamente e cominciò a farlo apposta.
La ragazza aveva dei tacchi neri altissimi, cose che io non metterei mai.
Gli feci lo sgambetto e cadde con la faccia a terra.
Scoppiai a ridere.
Toby urlò "CORRIAMOOO!!"
Mi prese sulle spalle e cominciò a correre, Ben ci seguiva ridendo.
Dopo poco arrivammo in un fast food, così decidemmo di mangiare lì.

Io presi un panino con l'hamburger, una coca cola e le patatine.
Gli altri presero le stesse cose.
Stavamo mangiando tranquillamente ridendo ogni tanto per quello che era successo prima. Un ragazzo con una maglietta bianca, un pantalone nero, occhi azzurri e capelli lunghi fino alla spalla neri si sedette con noi.
Pensai fosse Jeff, ma non aveva i tagli sul viso ma guardando meglio il viso era coperto di trucco, così capii che era Jeff.

"Che cazzo vuoi adesso." dissi con acidità, quando stavo bene spuntava lui. Era possibile che riuscisse a rovinare sempre tutto?
"Calmina, siamo tutti amici, no?"
Guardò i ragazzi che si limitarono ad annuire e mangiare.
"Non sono tua amica." abbassai lo sguardo ricominciando a mangiare.
"Ah si, tu sei di più."
"Ti odio."
"Devi smetterla di dirlo."
"Ragazzi, ce ne andiamo?" dissi vedendo che avevano finito di mangiare.
"Si." dissero entrambi, ci alzammo e uscimmo fuori dal fast food.

Jeff's POV.
Continuava ad ignorarmi o a dirmi che mi odiava, io sapevo invece che lei mi amava.
Come me.
Okay può sembrare stupido, un Killer non può amare ma lei doveva essere lo stesso mia.
Cominciai a seguirli come se stessi camminando con loro, poi un ragazzo fece cadere a terra Audrey.
"Scusa." mormorò lui rialzandosi e porgendogli la mano aiutandola ad alzarsi.
Lei era diventata leggermente rossa.
Lui aveva una felpa nera e rossa, dei pantaloni neri e i capelli neri alla "emo".
Poi gli chiese di andare a fare un giro, Toby e Ben erano piuttosto nervosi ma io ero proprio incazzato.
Mi avvicinai e l'abbracciai da dietro, guardai il ragazzo e dissi con aria di sfida.
"Ha già un ragazzo." Audrey stava per ribellarsi ma io le sussurrai all'orecchio.
"Nega e io lo uccido."
Deglutì e guardó il ragazzo dispiaciuta.
"Scusa oggi non posso, sarà per la prossima volta." e lui le lasciò il suo numero.
Quando se ne andò, Audrey cominciò a correre verso casa piagnucolando.
Dissi a Ben e Toby e poi cominciai a correrle dietro, dopo un po' lei era già arrivata a casa e siera chiusa dentro quindi ho dovuto entrare dalla finestra della sua stanza.
Nello stesso tempo lei stava entrando in camera e le lacrime le scendevano lentamente mischiate al trucco nero che colava.
Perché piangeva?
Io ero quello che lei voleva.
Perchè piangeva?

"Perché piangi?"
"Sparisci."
"DIO AUDREY, PERCHÉ? LO SAI CHE DOVEVO ANDARMENE O TI AVREI UCCISA, IO ADESSO SONO TORNATO E NON MI IMPORTA SI NULLA.
TU MI AMI, SMETTILA DI FINGERE.
E SE NON VUOI STARE CON ME CI STARAI CON LA FORZA." prendevo a calci tutto quello che trovavo. La presi e le stampai un bacio, la presi sulle spalle anche se si dimenava, uscii di casa e mi inoltrai nel bosco portandola a casa dello Slender.
In casa non c'era nessuno, la portai nella mia camera mentre lei si dimenava.
Chiusi la porta a chiave e presi una sedia, la poggiai lì e poi con una corda che tenevo sotto il letto la legai.

"Jeff, perché?.."
"Perché sei mia, tu devi ritornare ad amarmi."
"Tu non mi hai mai amato, perché devo farlo io?"

We're monsters.||Jeff The Killer||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora