Capitolo 10.

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Jeff's POV.

Toby se ne era andato, Ben lo aveva seguito ma Eyeless ci guardava appoggiato al muro.
Mi staccai dalle sue labbra, passai il pollice sotto i suoi occhi e gli asciugai le lacrime.
Doveva restare qui.
Dovevo dirle addio o l'avrei uccisa.

"Rimani qui, hai ragione. Addio." gli stampai un altro bacio sulle labbra e poi mi girai e me ne andai, tornai a casa dello Slender abbandonando l'unica persona che era riuscita a tirar fuori Jeffrey Woods.
Stessa cosa fece Eyeless Jack.

Audrey's POV.
Mi accasciai a terra piangendo, ero atata ferita un'altra volta. Ma cosa mi aspettavo? Era un Killer e io ero soltanto una vittima che aveva lasciato in vita.

○ ● ○ ●

Era passato un anno da quando avevo perso i contatti con Jeff e le creepypasta.
Solo Toby e Ben venivano ogni tanto a trovarmi e con Slender due volte abbiamo parlato telepaticamente.
Ero ormai cresciuta e avevo ripreso la scuola, riandavo ogni mattina a scuola.

Mi svegliai a causa del suono della sveglia che risuonava nella stanza.
Mi alzai e tirai fuori dall'armadio una felpa nera, uno pantalone nero skinny e le vans del medesimo colore.
Ormai avevo lasciato perdere la moda, e uscivo di casa solo per andare a scuola.

Feci colazione con una brioche e andai a scuola con lo zaino sulle spalle, ormai era l'ultimo anno.

Arrivata a scuola, entrai in classe e mi sedetti all'ultimo banco a destra vicino la finestra.
Non avevo amici, a scuola andavo abbastanza bene ma quando mi annoiavo guardavo fuori la finestra dove si vedeva il cortile dove i ragazzi facevano educazione fisica e le ragazze ballavano.
Il problema erano i bulli.
Naturalmente mi avevano preso di mira, quindi ogni volta dovevo stare attenta.

Avevo bisogno di andare in bagno, lo chiesi a quella racchia della professoressa e poi andai.
Ma a metà strada si avvicinò Alex, dietro lo seguivano Jackson e Victor.
Ero nella merda.

"Ehi puttanella!" disse Alex guardandomi, mentre si avvicinava pericolosamente.
"Tenetela ferma." disse e Jackson con Victor si avvicinarono e mi bloccarono.
Poi Alex mi mollò uno schiaffo, cominciò a picchiarmi e ogni tanto mi palpava il seno o il sedere.
Chiedevo aiuto ma non c'era nessuno, se passava qualcuno scappava via.
Mi dimenai e poi riuscii a mollare una pedata sullo stomaco facendolo cadere a terra.
Mi liberai e scappai, corsi fuori e mi addentrai nel bosco.
Mi accoccolai a terra vicino ad un albero.
Le lacrime scorrevano silenziose, i lividi cominciavano a spuntare e io ero tutta dolorante.

Poi sentii un rumore.
Non ci feci caso e riprovai a rannicchiarmi su te stessa.
Poi di nuovo.

Jeff's POV.

È passato un anno senza di lei.
Tutto era ritornato normale.
Io avevo inciso di più il mio bellissimo sorriso sulle guancie.
Uccidevo ogni giorno, ne avevo bisogno come l'aria.
Toby e Ben andavano a trovarla, io ho provato a dimenticarla con scarsi risultati.

Camminavo per il bosco, era troppo preso per uccidere.
Dei singhiozzi attirarono la mia attenzione, mi avvicinai.
Una ragazza vestita di nero piangeva, io mi limitai a sedermi accanto a lei.
Poi alzó il viso.
Merda.

Audrey's POV.

Qualcuno si era seduto accanto a me.
Ma perché la gente doveva rompermi le palle?
Alzai il viso e rimasi pietrificata.
Era...lui.

"J-Jeff?" mi asciugai velocemente le lacrime e mi alzai inmediatamente gemendo per il dolore.
"Audrey?" lui aveva la mia stessa espressione prima che la mia diventasse rabbia.
Ero arrabbiata.
Lui mi aveva abbandonata.
Non si era fatto sentire.
Non si era preoccupato di me, ero stata soltanto un gioco.

"Che cazzo ci fai qui?" sputai con acidità.
"Audrey, che ti è successo?" disse vedendo i miei lividi e le mie smorfie di dolore.
"Non sono fatti tuoi."
"Fatti vedere, su."

Si alzò avvicinandosi, io indietreggiavo.
"Lasciami stare."
"Fammi vedere."
"Lasciami in pace, ti odio."

Una luce spuntò nei suoi occhi, il filo di pazzia lo invase.
Mi prese e mi scaraventò contro un albero.
Caddi a terra dolorante, fitte di dolore percorrevano il mio esile corpo.
Mi alzai piagnucolando e mi trascinai con la caviglia dolorante verso l'uscita del bosco.
Mi bloccò ma io lo respinsi.

"LASCIAMI."
Urlai in lacrime e poi riuscii a scappare.
Arrivai a casa ed entrai, chiusi la porta alle spalle e caddi a terra cercando di non piangere.
Un po' di sangue usciva dalla mia spalla, mi diressi in bagno e presi la scatola con dentro le bende, medicine, disinfettanti e cerotti.
Tolsi la felpa e il pantalone rimanendo in intimo.

Pulii la ferita e la fasciai.
Non diedi importanza alle piccole ferite e poi guardai la caviglia.
Era una semplice slogatura, calcolai che sarebbe passata in pochi giorni.
Fasciai anche essa e poi mi alzai andando ad indossare il pigiama, sarei rimasta tutta la giornata a casa.

Pranzai con un panino al prosciutto, il pomeriggio invece guardai un film e mi addormentai un po'.

Ormai era tardi, decisi di non cenare e me ne andai a letto.
Le ferite facevano meno male.
Ma mi faceva molto male il cuore.
Incontrarlo di nuovo era stato così strano e inoltre mi aveva fatto del male.
Lui aveva fatto del male a me, di nuovo.

Mi addormentai immersa nei miei pensieri.

Erano le 02:30.
Dei rumori mi svegliarono.
Guardai un angolo della stanza, e vidi una figura che si faceva sempre più chiara rivelando Jeff.

"Che vuoi?" dissi esasperata, non ne potevo più.
"Smettila di essere scontrosa con me." si sedette sul letto passando il coltello sulla lingua.
"Jeff, cosa vuoi ancora da me.
Avevi smesso o meglio, mi hai abbandonata no? Ora torni e vuoi farmi del male?"
Dissi alzandomi dal letto con difficoltà, rivelando la caviglia fasciata.
"Ti fa male?" disse guardando la mia caviglia.
"No guarda, mi fa solletico." dissi con acidità.
La sua presenza mi infastidiva.
Volevo che scomparisse dalla mia vita.
Mi prese per i fianchi e cominciò a scrutarmi.

"Sei bella come l'ultima volta."
Il suo viso così vicino al mio, sentii un leggero rossore sul viso mentre notavo il sangue che colava dal suo sorriso.
Ormai il sangue non mi faceva schifo, c'ero abituata.

"Tu mi hai abbandonata." dissi con voce tremolante cercando di allontanarmi mentre lui mi teneva vicino al suo corpo.
"Audrey, io dovevo."
Alla sua risposta, mi incazzai.
Non riusciva nemmeno a spiegare?
Mi allontanai con forza dalla sua presa e cominciai a gridare con tutta la rabbia che avevo in corpo.

"NON VOLEVI? NON LO FACEVI. TU MI HAI LASCIATA, PRIMA MI BACIAVI POI MI FERIVI, SEMPRE COSÌ.
POI MI HAI ABBANDONATA.
TORNI E MI FAI DEL MALE? VIENI E MI DICI CHE SONO BELLA COME L'ULTIMA VOLTA.
TI ODIO JEFFREY, TI OD-"

Non riuscii a finire che si fiondò su di me, mi appoggio al muro e si mise davanti a me.
"Non dirlo, ti prego, non dirlo." diceva sulle mie labbra e poi mi baciò cercando di far entrare la lingua con forza mentre io mi dimenavo.

We're monsters.||Jeff The Killer||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora