𝒈𝒓𝒂𝒛𝒊𝒆 𝒅𝒊 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐

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"Dove stava?"
"Che ti importa?"
"Nico, p sape, ma accusi eh."
"Sì sì, quando ammetterai che ti piace ancora?"
"Ooo, zitt."
"Tranquillo, dorme."
"Comunque, stava su un tavolo ballando. Menomale che te ne sei accorto perché c'era un tipo che gli stava dando fastidio."
"Eh?"
"Un tipo insisteva per poter ballare con lei."
"Stu scem."
"Sei geloso."
"Frate, smettila, ja."
"Ahhh, l'amore."
"Nico, camma fa, ja."
"Frate, con me non puoi mentire. Ti piace, e secondo me anche lei sta capendo che gli piaci, ma c'è Luca di mezzo e lei non vuole ferirlo." Massimiliano sbuffa.
"Lo sai cos'è la cosa che mi fa uscire pazzo? È che dopo Rachele io non guardavo più nessuna. Ho schifato tutte le donne dopo il suo tradimento. Ho avuto solo cose non serie. La relazione più "seria" dopo lei è stata di una settimana. Ma poi è arrivata Gaia, devo ammettere che ho sempre avuto un debole per lei, anche se la vedevo come la sorella piccola di Giacomo. È sempre riuscita a tenermi testa, e sta cosa che tra virgolette ci odiamo mi incuriosisce sempre di più."
"Frate, t sij nnammurat," dice Nico provando a parlare in napoletano. Massimiliano sorride scuotendo la testa.
"Nono, sarà una cosa come tutte le altre, passerà."
"Mhh, vabbè, se ci credi tu."

"Massimilià, la prendi in braccio tu? Io vado a parcheggiare la macchina."
"Vabbè."
"Dai che non ti dispiace," ride Nico.
"Ma, statt zitt."

Improvvvisamente sento prendermi in braccio, ma non mi sveglio. Faccio finta di dormire. Sale le scale e mi porta in camera, suppongo.

Mi appoggia sul letto e mi toglie le scarpe. Dalla voce ho capito che si tratta di Massimiliano. Mi sistema il cuscino e, mentre sta per andarsene, lo tiro per il braccio.

"Massi, sto per vomitare."

"Tranquilla, ti accompagno in bagno."

"Grazie."

Mi accompagna nel bagno mio e di Mery e mi tiene la testa mentre vomito.

"Sto malissimo."

"Sì, tutta scem. Hai bevuto troppo."

Riesco a fargli un vaffanculo e lui scoppia a ridere.

"Questo è il tuo modo di preoccuparti?" chiedo anch'io ridendo.

"C'è l'hai fatto a metterti il pigiama?"

"Sì, sì."

"Sicura o sveglio Mery?"

"Nono, tranquillo. Lasciala dormire. Puoi solo passarmelo, sta lì sul mobile."

"Vado."

Mentre va a prendere il pigiama, inizio a vomitare di nuovo.

"Cazzo," dice mentre entra in bagno aiutandomi. Una volta finito, esce e mi strucco velocemente per poi mettermi il pigiama.

Esco dal bagno e lo trovo sul letto. Corre subito da me per aiutarmi, e con il suo aiuto riesco ad arrivare al letto.

"Hai il pigiama all'incontrario," ride.

"Cretino."

"Come stai?"

"Meglio con la nausea, ma ho dei mal di testa forti."

"Ti prendo un po' d'acqua e poi provi a dormire?"

"Va bene, grazie ancora."

"Di nulla."

Mi porta l'acqua e la bevo. Dopodiché esce dalla stanza per lasciarmi dormire.

È passato un quarto d'ora, sono solo le 5:55, e non riesco a dormire. Decido di scendere in soggiorno.

Scendo giù e vado fuori dove si trova la piscina. Mi siedo su un lettino. Dopo un po', vedo che esce anche Massimiliano.

"Che ci fai qui?" mi chiede.

"Non riesco a dormire, tu?"

"Stessa cosa," dice accendendo una sigaretta e poi si sdraia su un lettino accanto a me.

"Ti mettevi una felpa."

"Non ci ho pensato."

"Fa freddo."

"Tranquillo, non ho freddo,"dico anch'io sdraiandomi sul lettino.

Dopo aver finito di fumare la sigaretta, si toglie il suo giubbino e lo poggia su di me.

"Non ho freddo, tranquillo. Indossalo tu."

"La smetti di mentire? Stai tremando," ride.

"Non è vero."

"Mhh, vabbè."

"Che ne dici di provare a dormire?" mi chiede.

"Vorrei anche perché ho mal di testa, ma non ci riesco."

Unisce i due lettini e mi fa poggiare la testa sul suo petto.

"Va meglio?" annuisco.

"Lo sai che a volte sei proprio carino."

"Lo so, lo so."

"Sembri sempre stronzo, menefreghista e scorbutico."

"Poche persone possono avere questa parte di me."

"Quindi devo considerarmi fortunata."

"Solo quando mi sei simpatica."

"Stronzo," rido.

In questo momento con lui sto davvero bene, anche se so che sto sbagliando nei confronti di Luca. Infatti, quando arriva, devo parlargli al più presto. Ora c'è lo ancora più confusa.

Cazzo, Massimiliano, perché ti penso sempre e perché mi scombussoli tutta la mia vita in un secondo.

𝓾𝓷 𝓪𝓶𝓸𝓻𝓮 𝓲𝓷𝓪𝓼𝓹𝓮𝓽𝓽𝓪𝓽𝓸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora