𝒔𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒊

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Mi sveglio improvvisamente, ho fatto un incubo. Prendo il cellulare, sono le sette e mezza. Avrò dormito tre ore. Provo a riaddormentarmi ma non ci riesco, quindi decido di alzarmi.

Vado giù e mi preparo un caffè e un cornetto con la Nutella, colazione perfetta. Ho mal di testa, quindi prendo una tachipirina e risalgo sopra. Passo un po' di tempo sul telefono e poi decido di andare a prepararmi. Metto dei cargo verdi e un top bianco e concludo il tutto con delle Air Force.

Raccolgo un po' i capelli e metto un po' di mascara. Esco dal bagno e vado in camera. Mentre faccio il letto, sento Giacomo entrare e dirmi:

"Principe, sveglia!"

"Già lo sono, Jack, tu muoviti."

"Ué, e che ci fai già sveglia?"

"Non te l'aspettavi, eh?"

"No, tu che dormi sempre."

"Hai visto!"

"C'entra, o scem, eh?"

"Marò, Giacomo, no, tranquillo e muoviti."

Quando lui esce, finisco di fare il letto, sistemo un po' tutto e poi preparo la mia borsetta bianca. Scendo giù e Giacomo è già pronto, come fa non lo so.

"Andiamo, principe."

"Come sei bello, siamo anche abbinati, foto!"

"No, Ja, Gaia, è tardi," lo interrompe.

"Non è tardi, Giacomo, ja, foto," dico mettendomi in posa davanti allo specchio.

"Uff, va bene!" Ci facciamo la foto e poi dopo prendiamo la macchina per andare sul set.

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"Buongiorno, uagliù!" dice Giacomo.

"Buongiorno, belli," dice Matteo e subito dopo mi abbraccia.

"L'amor mij," dice subito dopo.

"Wee, finiamola, Ja!"

"Jack, sei geloso anche di Matteo, ja?"

"È geloso perché siamo troppo belli."

"Hahahaha, diglielo, va."

"Sul set, Giacomo, Matteo, Clotilde, Artem, Nicolas e Valentina."

"Io vado, Gaietta, a dopo."

"Ciao, amo."

"Amo, tu non vai?" dico a Maria.

"No, amo, dobbiamo aspettare Massimiliano per girare delle scene, dice che verrà un po' in ritardo."

"Starà di sicuro con una tipa, come al suo solito."

"Sì, gelos."

"Si, comm, ij o schif."

"Amore e odio," dice ridendo.

"Se, se, io direi solo odio."

"Vabbè, ja, allora t'piace Matteo."

"Ma quando mai, quello è il mio migliore amico, amo, lo sai, fin da piccola."

"No, infatti, hai ragione, e chi t'piace allora?"

"Ma perché mi deve piacere per forza qualcuno, amo?"

"Ti devo strana, amo, più felice, uuuu, ho capito, quel Luca?!"

"Hahahaha, ma quando maiii," rido io.

"Sìì, è lui," ride anche lei.

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"Buongiorno!" sentiamo una voce e chi se non proprio lui, Massimiliano Caiazzo.

"Buongiorno, Massi," lo saluta Maria.

"Buongiorno," saluto anch'io. Accanto a lui c'era una ragazza con occhi celesti e capelli biondi, molto bella devo dire.

"Che succede, perché urlavate?" domanda.

"Ehh, qui qualcuno è innamorato," dice Maria, ricevendo un'occhiataccia da parte mia. Poteva dirlo a tutti ma non a lui, vabbè, anche a mio fratello non doveva dirlo ovviamente.

"Mh, mi fa piacere per te, quanto durerà non si sa però. Infondo ne cambi uno ogni tot mesi," dice lui ridendo.

Ma che cazzo voleva questo? Non avevamo rapporto e ora voleva parlare della mia vita e intromettersi nei miei fatti. Non lo sopporto. Poi penso che lui si riferisca alle mie relazioni precedenti. Anche se non ne trovò il senso, circa tre anni fa mi fidanzai con un mio amico, siamo stati vari mesi, quando poi entrambi abbiamo capito che non ci amavamo e che volevamo cose diverse. Lui era il classico tipo da relazione non seria, mentre io volevo l'opposto. Dopo questa relazione ci rimasi male, anche perché mi ero affezionata molto a lui, e il mio ex migliore amico mi consolava e mi stava vicino. Un giorno capimmo di essere innamorati e ci fidanzammo, solo che dopo un anno e mezzo lui mi lasciò. Era in vacanza e disse che si era innamorato di una tipa lì. Io piansi tantissimo, ma grazie a mio fratello e ai miei amici sono riuscita a superarla.

"Invece lei chi è, Massimiliano?" dico io, riferendomi alla bionda.

"Lei è Clarissa," risponde lui sorridendo. La ragazza ci porge la mano e sia io che Maria ci presentiamo.

"Sai a chi assomiglia, a Michela, la ragazza che portasti qui settimana scorsa," dico io, sorridendo. Maria mi prende dal braccio e mi porta via, salutando loro due. Io mi volto indietro e gli sorrido, vedendo il suo sguardo infuriato. Vaffanculo, Massimiliano.

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"Ma per caso sei scema?"

"Cosa ho fatto?" domando io, anche se ne ero consapevole.

"Gaia, fa a serij."

"Ma, Mari, l'hai sentito?"

"Lo so, ma ce t'nfott."

"M'nfott, e poi guarda che scena, lei che gli dà uno schiaffo e se ne va."

"Hahahaha, tu si pop na cap e cazz e sei pure una stronza," ride lei, e insieme a lei, anch'io.

"We, noi abbiamo finito, tra cinque minuti chiamano te e Massimiliano," dice Giacomo, avvisando Maria.

"Tutto bene?"

"Si, sì, tutto bene, Mattè," rispondo io.

"Giacomo, vir e tenè a bad a sort," dice Massimiliano, passando e andandosene.

"Che c'è, Massimiliano, ti ho rovinato la serata?" urlo io. Lui si gira, mi guarda e se ne va.

"Che fatt?" dice Giacomo.

"Nulla, Jack, che ha fatto lui dovresti dire, ma meglio se non lo dico, altrimenti succederebbe una discussione inutile," Giacomo sospira e se ne va.

"Maria, in scena," la chiama il regista.

"Io vado, ci vediamo dopo," dice lei.

Così restiamo solo io e Matteo, che incominciamo a parlare di cosa faremo stasera.

𝓾𝓷 𝓪𝓶𝓸𝓻𝓮 𝓲𝓷𝓪𝓼𝓹𝓮𝓽𝓽𝓪𝓽𝓸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora