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Io: << a chi amava -balbettai lo guardai- oh mio dio lei -rimasi sconvolta->>

Shoupe: << Peterkin era la migliore -un sorriso comparse sul viso- ha cercato di trovare ogni soluzione per far si che tuo padre dicesse la verità>>

Io: << che verità -dissi a bocca aperta ->>

Shoupe: << Daria tu sei la figlia di...>>

To be continued.

POV'S DARIA

Tu sei la figlia di... Di chi sono perché si è fermato? Perché non parla?

Lo guardo aspettando una risposta che non arriva.

Shoupe: << non posso dirtelo lo scoprirai scusami Daria -mi guardò triste->>

Io: << perché? Perché non può dirmelo?>>

Shoupe: << non posso, lei voleva lo scoprissi da sola -mi guardò con occhi lucidi->>

Ma chi? Chi è lei? Cosa devo scoprire?

Troppe domande stavano balzando in testa non capivo nulla ma sentivo solo la rabbia e le lacrime ribollare nel sangue.

Io: << chi lei? Perché mi fa questo? Cazzo chi è mio padre -sbraitai facendo uscire le lacrime- >>

Shoupe: << -mi strinse come fossi sua figlia- shh piccolina shhh finirà>>

Io: << quando? -balbettai- io non c'è l'ha faccio più -sussurai tra le lacrime e i singhiozzi- sto perdendo>>

Scusa mamma non sono stata così tanto brava e forte da vincere, purtroppo sta vincendo il dolore proprio come sapevo mi dispiace se a breve mi ritroverai li da te.

Shoupe mi disse tante frasi per calmarmi ma non fece nulla, ero distrutta anima e corpo, mi sentivo fragile proprio come disse mio padre o almeno era mio padre. 

All'improvviso però vidi una persona che per me è importante ma per lui ormai non più, il mondo attorno a me parve fermarsi eravamo solo io e lui, il buio e la luce, sentivo come se sul mio cuore cadessero dei fulmini in piena tempesta e lo squarciasse in modo da aprire ferite nascoste, ma infondo è anche questo l'amore giusto? Dolore quello che si prova in qualunque situazione ma soprattutto nell'amore, li si che il dolore si intensifica tanto da far sentire le persone fragili, ma dobbiamo anche renderci conto la fragilità è naturale, ad esempio ora sono fottutamente fragile.

Piango più di prima è l'unica soluzione che potessi trovare migliore da poter far fuoriuscire quel dolore che sembra un macigno al cuore.

Lo vidi avvicinarsi ma io rimasi immobile ero talmente fredda che mi avrebbero presa per il Polo Nord, si sedette difronte a me e mi prese le mani non mi resi neanche conto che le mie mani stavano tremando forse stavo avendo un attacco di panico e neanche lo sapevo, che stupida!

Rafe:<< hey piccola - il suono della sua voce arrivo quasi lontanamente dalle mie orecchie, sussultai->> Faceva più male se mi chiamasse in quel modo proprio come fece quando mi conosceva... Piccola quel nomignolo che detto da lui e così bello che potrei svenire sempre ma ora... ora sento che tutto fosse andato in frantumi e che io sia caduta in un dirupo.

Rafe:<< - se ne accorse ma non disse nulla- respira fai con me -segui le sue mosse- dai che sei una ragazza forte>>

Già talmente forte che non mi sono neanche resa conto che stessi avendo un attacco di panico c'è a breve sarei potuta morire.

io: << non io n-non - balbettai con fatica- non riesco a respirare -strinsi le sue mani->> Mi abbracciò 

Rafe:<< stai tranquilla ci sono io qui per te e con te -mi sussurò toccandomi i capelli->>

mi stavo riprendendo, mi era mancato sentire il suo profumo e stare tra le sue braccia dopo l'ultima volta che ci siamo addormentati insieme, Quel ultima volta che lui non si ricorderà perchè questo fottuto trauma cranico gli ha tolto proprio me, non poteva dimenticarsi di suo padre che lo maltrattava nooo quando maii io sono una persona cattiva, il padre è buono, ma se quello è buono allora io non ho perso mio padre, mi venne da ridere mentalmente.

Il suo profumo era una droga di quelle buone che ti fanno star bene in un solo attimo.

Autrice
Scusate se pubblico solo adesso vi amo piccini e piccine mie❤️‍🔥

You can always change❤️‍🔥//Rafe CameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora