Porsche Pov
Un silenzio ingombrante aleggiava nell'auto, Pete fissava teso l'amico dallo specchietto.
<< Non ha fatto nulla >> disse Porsche rispondendo alla domanda che risuonava rumorosamente tra le portiere << Era tutto perfetto >> ammise.
<< Eppure eccoti qui >> ribatte Pete serio.
<< Già >> commento debolmente l'altro.
Nessuno dei due parlò per il resto del viaggio fino all'arrivo al loro complesso di appartamenti, la macchina si fermò sbuffando.
Porsche però non sembrò intenzionato a muoversi, fissava perso qualcosa oltre il vetro << Pensi che mi odierà? >> chiese in sussurro debole
<< Forse >> rispose sincero Pete e riprese << Però da quello che ho potuto vedere sembrava stravedere per te >>.
<< Già >> ripeté vago l'altro per l'ennesima volta quella sera.
Kinn Pov
Non importa quanto ci avesse riflettuto e ripercorso con la mente le sue azioni di quella sera, non riusciva a capire dove avesse sbagliato, forse era sembrato troppo disperato? O forse gli aveva fatto qualche tipo di pressione? Crucciato osservò il caffè ormai freddo sulla scrivania, ricordava vagamente la figura di Big entrare nello studio e posarlo. Non era neppure certo di quando il segretario glielo avesse portato troppo perso nelle sue paranoie.
Sospirò esausto, la mancanza di sonno lo stava consumando, raccolse il telefono alla ricerca di un qualche messaggio ma nulla. La chat conteneva solo un susseguirsi di suoi sms inviati la sera prima 'Porsche, che succede?'. 'Ho fatto qualcosa di sbagliato?'. 'Possiamo parlare?'. 'Rispondimi, per favore'. Si arrese digitando ancora 'Posso passare a trovarti al bar?'. Anche questo risultò non letto come i precedenti.
<< Sono curioso, chi è stato? >> chiese una voce divertita proveniente dall'uscio dello studio.
Kinn si tese infastidito, non aveva la forza di trattare anche con il minore << Cosa vuoi? >>.
Kim sorrise felino ripetendo << Voglio sapere chi ti ha reso in questo stato >>.
<< Nessuno >> mentì il fratello cercando di sembrare sincero.
<< Non essere così diffidente, potrei aiutarti Hia >> ribatte Kim con la solita espressione placida.
<< Sono solo stanco per il lavoro >> disse Kinn nascondendo il suo nervosismo.
<< Sicuro di non volere il mio aiuto? Sono certo di poter essere più utile di Vegas >> riferì con non-chalance il suo interlocutore.
<< Devo riprendere a lavorare se non hai bisogno di qualcosa, ti pregherei di uscire >> riprese il maggiore duro.
Kim alzò leggermente le spalle << Come vuoi, a dopo fratello >>. Detto ciò lasciò l'ufficio.
Pete Pov
Pete era cresciuto con sua nonna e per molti anni aveva visto il mondo con gli occhi della donna imparando a diffidare degli altri, il tempo gli aveva insegnato a riconoscere l'espressione che la gente celava dietro la maschera e a stare lontano da coloro che erano marci, dai mostri vestiti da uomini. Il che non era sempre un bene, quando vedi il male in ogni angolo non riesci a credere più al bene, per questo con gli anni Pete iniziò ad evitare anche i 'bravi ragazzi', li riteneva ipocriti e insoddisfacenti. Finì così senza volerlo a ricercare coloro che vivevano nella zona grigia, una categoria di creature che sono sempre affamate e alla ricerca di 'qualcosa'.

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Posso ordinarti?
FanfictionPorsche ha un Caffe famoso per i suoi dolci dal sapore paradisiaco ma dall'aspetto dubbio, infondo lui non è mica un artista ma solo un povero pasticcere. Kinn non è un tipo da dolci ma scopre di amare le buffe creazioni del proprietario. Vegas é ce...