Stavo passggiando per le strade della mia città, noeiato, quando mi accorsi che mi stavo avvicinando alla stazione dei treni. Mi piacciono i treni da quando mia mamma mi ha portato a fare una gita al casbra, un fiume famoso che si trova vicino al quartiere di Belloschi. Quel giorno avevamo preso un treno per andarci, visto che si trova abbastanza lontano da casa nostra. Quel giorno sul treno mi ero allontanata da mia mamma per un po' di tempo, e fu allora che avevo incontrato... Lui...
Si chiamava Gianni e indossava una maglietta rossa con un logo che non capivo, mi sembrava una lingua aliena, e dei pantaloncini, visto che era appena cominciata l'estate quindi faceva abbastanza caldo. I suoi capelli ramati incorniciavano perfettamente il suo viso. A quei tempi avevo 13 anni, e molto probabilmente avevamo la stessa età. Per un po' rimasi a fissarlo, e quando si accorse della mia presenza cominciammo a discutere riguardo ai nostri interessi. A lui piaceva ascoltare musica da un MP3, mi aveva fatto ascoltare un paio di canzoni, erano quasi tutte rock, o qualche suo sottogenere. In quel momento realizai che quel genere mi piaceva. Il nostro momento venne interrotto da mia madre che mi chiamava dicendo che stavamo per arrivare, e di salutarlo. Lo feci, ma purtroppo non ci incontrammo più. Da quel giorno passarono settime, mesi, e anni. Adesso ho 21 anni, e stavo tornando alla stessa stazione in cui l'avevo incontrato per la prima volta. Perché? Non ne ho idea... Non penso più che tornare in questa stazione sia utile, l'ho già fatto in passato, e tutte le volte i risultati non c'erano. La mia speranza di rivederlo era attaccata ad un filo sottile che stava per rompersi. Non sapevo com'era, se fosse cambiato con il passare del tempo. Decisi di prendere un biglietto per andare alla stazione che si trova nel quartiere Belloschi. Magari ripercorrendo i miei passi di allora forse qualcosa sarebbe cambiato, ma non è sicuro che accada...
Mi sedetti ad uno dei tanti posti liberi, oggi la maggior parte delle persone è ancora a lavoro o a scuola, visto che siamo ancora alla fine di maggio, ma mancano ancora pochi giorni per alcune persone. Guardai per un po' fuori dalla finestra, Il treno non era acora partito, e mancavano un paio di minuti prima che partisse per andare alla prossima fermata. Prima che le porte si chiudessero, sul treno salì un ragazzo con i capelli ramati e con delle cuffie attaccate al collo, indossava una malietta a maniche corte grigia, e dei pantaloni di un grigio più scuro, ed infine delle scarpe da ginnastica. Rimasi per un po' a guardarlo. Non può essere lui... spero che lo sia, ovvio, ma non vedendolo da così tanto potrebbe essere anche un altra persona. I cpelli però smbrano quelli,e in qualche modo anche il suo viso mi sembra proprio quello di Gianni. Aveva qualche accenno di barba, che gli donava molto a mio parere. deglutii a vuoto, sperando che non mi avesse visto guardarlo in quel modo, così guardai ancora una volta fuori dal fiestrino che era vicino al mio sedile. Eravamo partiti da un po' di tempo, infatti si vedvano gli alberi passare, assieme agli edifici. Dopo un po' arrivammo alla prima fermata del tragitto, ne mancavano ancora un po'. Decisi che non sarebbe stata una brutta idea sporgermi per vedere se "Gianni", non so ancora se si tratta di lui e quindi se posso chiamarlo col suo nome, fosse ancora sul treno. A quel punto, senza che me lo aspettassi, i nostri sguardi si incrociarono e mi sentii le guance andare a fuoco. spostai il mio sguardo di nuovo al finestrino. Dio... non sapevo che fare. Se non si tratta di lui, mi sono messo a guardare intensamente uno sconosciuto che gli assomiglia. Se invece si tratta di lui non sapevo se mi avesse riconosciuto. Ero in una situazione imbarazzante, non sapevo che fare e per giunta tra minimo mezz'ora sarei dovuto scendere dal treno. Era un tempo troppo breve per scoprire se si trattasse di Gianni. Sospirai, magari, se avessi avuto fortuna l'avrei incontrato ancora una volta. I miei pensieri furono interrotti da una voce calda e profonda. Mi voltai e lo vidi, ancora una volta. Deglutii per farmi corggio, e decisi di fare qualcosa riguardo a questa strana situazione che si era creata all'improvviso.
"Hey scusa per prima, penso di averti scambiato per un'altra persona..." gli dissi io, mentre gurdavo il pavimento per nascondere il rossore che mi era apparso in viso.
"Oh, scusa... anche io penso di averti scambiato per un altra persona"
"Di chi si tratta se posso saperlo?"
"Qualcuno che ho incontrato anni fa su un treno che faceva questa strada. Eravamo giovani e abbiamo legato ascoltando..."
"...Musica rock oppure qualche suo sottogenere" in quel momento la frase venne pronunciata da entrambi, e quando se ne rese conto, lessi dai suoi occhi verdi che era sorpreso di questo...
"Allora...sei davvero tu...?"
"Ciao Gianni..."
Aveva uno zaino in spalla e si sedette vicino a me. In quel momento parlammo di quello che era successo negli anni passati nei quali non ci eravamo visti. Era una persona che riusciva a farmi ridere come nessun'altro, e lo è ancora adesso. Il tempo cominciò a passare più in fretta e la prossima fermata sarebbe stata la mia. Presi il mio zaino e lo misi in spalla.
"È stato bello incontrarti ma tra poco devo scendere" Parlammo ancora una volta assieme e appena finita la frase i nostri sguardi si incrociarono, e cominciammo a ridere. Dopo poco il treno arrivò alla fermata e scesi con lui accanto. Avevamo deciso di andare a fare un giro per parlare ancora un po' e conoscerci meglio. Prima di cominciare quella giornata ci scambiammo il numero di telefono, poi, mano nella mano ci incamminammo per le strade di quella città. Alla fine è anche questo il motivo per cui mi piacciono i treni.Mentre scrivevo questo capitolo, avevo sempre problemi riguardo agli aggettivi da scegliere perdescrivere "...". Ma alla fine l'ho fatto, quindi incrocio le dita e bevo del tè...
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One shot particolari
Short StoryStorie brevi da uno/due capitoli (apparte alcuni casi, in cui possono essere molti di più, visto che non sono sicura di fare un libro specifico, un casino insomma.), che siano: • storie con personaggi strani prese sul serio. • storie con personaggi...