1. Chi sono io

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Primo giorno di scuola alle superiori, dire che sono spaventata è poco. La mia condizione familiare è abbastanza pessima e per questo non ho amici.
I miei genitori sono separati: mio padre è un alcolizzato e mia mamma in una costante ricerca dell'amore...sotto le coperte di letti non suoi, io in casa vivo praticamente da sola, poche volte vedo una vita qua dentro che non sia la mia si intende...
Fisicamente sono abbastanza slanciata e magra, ma io e la moda non andiamo d'accordo, per farla breve non so vestirmi bene; i capelli mossi e gli occhi marroni_verdi sono la parte più decente di me.
La domanda tipica che ci si pone davanti uno specchio di prima mattina: che mi metto oggi? Iniziamo dai miei soliti jeans e il solito metodo per cercare una maglietta: chiudo gli occhi e ne prendo una alla cavolo, una t-shirt bianca con un teschio di brillantini e il fumetto "love".
Mentre mi vesto osservo allo specchio la sporgenza delle mie ossa, la mia vita fa così schifo che non riesco neanche a mangiare.
Prendo su la cartella, il telefono e le chiavi di casa prima di uscire e correre in stazione.
Mentre aspetto l'arrivo del treno osservo il gruppo dei miei ex compagni delle elementari e mi ritrovo in testa i ricordi di quei tempi, meglio non ricordarli. Se avessi la lampada di Aladino in mano, il mio primo desiderio sarebbe perdere la memoria, il secondo non recuperarla e il terzo morire.
Il treno arriva con la pigrizia del mattino e sullo sfondo il sole che colora il cielo di arancio.
Quando scendo mi dirigo verso la scuola e ora che ci penso non ho mai fatto la strada, quindi decido stare dietro ai miei compagni anche se è una cosa che non sopporto.
Arrivata davanti al liceo adocchio un bar ed entro per prendere una brioche alla marmellata di lamponi.
Sento la campanella, prendo un grande respiro ed entro. Giorno nuovo vita nuova, primo desiderio dimenticare, bene, dimentichiamo.

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