Non ci posso credere di essere prigioniera di Davide, ma soprattutto non posso credere che io non sia l'unica!
Senza vedere la pallida luce invernale che scalda le mie guance congelate dal vento feroce ogni mattina, perdo la cognizione del tempo, non so da quanto sono qui. So solo che da qualche tempo Davide viene qui solo per darmi qualche roba da mangiare e per farmi vedere "come funziona qui" almeno come dice lui. Ho visto morire già tre ragazze violente da lui, quello che mi chiedo è: perché io che sono qui da più tempo devo vedere tutto questo? Le tre ragazze sono arrivate una dopo l'altra e vorrei sapere a che gioco sta giocando Davide con me.
"Allora, piaciuto lo spettacolo?" Mi guarda con un sorriso cattivo e io gli lancio un'occhiataccia con i fiocchi
"Secondo te? Hai ucciso quattro ragazze davanti a me! Vorrei sapere quando mi ucciderai a sto punto! Pensavo di piacerti e invece..." Parto convita, ma a mano a mano che continuo a parlare mi muoiono le parole in gola.
"Non dirmi che sei gelosa!" Mentre lui ride io impallidisco. Sono gelosa?
"Anche se fosse cambierebbe qualcosa? Rimarrei comunque qua a guardare un essere che non ha rispetto per la vita altrui, ma soprattutto per la vita in generale. Mi manca il mio amico" sussurro per non farmi sentire, ma lui mi sente lo stesso
"Il tuo amico chi?" Non rispondo, non posso mica dirgli che mi manca un ragno! Mi afferra per i capelli e mi butta sul letto tirandoli così forte che mi sembra di non averne più in testa da un momento all'altro "parla! Chi è il tuo amico?!"
"Il ragno, mi voleva proteggere da te! È lui il mio amico!" Mi metto a piangere più per la vergogna che per il dolore. Non senti nessuna risata a differenza di quello che mi aspettavo. Sento che mi lascia i capelli arruffati, mi lascia un bacio lieve sulle labbra e poi si alza. Riapro gli occhi per controllare ogni suo movimento.
Afferra il cadavere della ragazza e mi guarda "perché ogni mia ragazza non dura più di un giorno?" Sorride e sento un fuoco accendersi nel mio petto per poi spegnersi in pochi secondi e lasciandomi un vuoto immenso dov'era. Sento un coltello in gola e vorrei he fosse reale, ma solo la voglia di piangere che contemporaneamente mi appanna gli occhi.
Giunge alle mie orecchie la risata soddisfatta di Davide, ora ha l'assoluta certezza che sono gelosa di lui.
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Maniaco
HorrorLa storia di una ragazza che si innamora del suo assassino. La metafora dell'amore per eccellenza, o almeno per me