Mi sveglio circondata dai poster in camera mia, sono tranquilla nonostante il mio cuore batta come un tamburo. Forse è per il brutto sogno che ho fatto.
Mi alzo ancora nel buio della stanza e mi dirigo verso la cucina, di solito dormo in biancheria e uno spiffero freddo mi fa rabbrividire prima ancora di accendere la luce.
Davide, seduto su una delle sedia al tavolo, mi fissa. La prima cosa che mi viene istintiva è correre in camera mia e cercare qualcosa per coprirmi, ma lui mi segue.
"Che ci fai in casa mia?" sto letteralmente svuotando l'armadio in preda al panico
"Ieri sei svenuta dopo che ti ho baciata, ti ho riportato a casa e stavo aspettando i tuoi genitori, ma nessuno dei due è rientrato" abbasso lo sguardo, loro non tornano mai
"No? Ehm.. Beh, loro...sono via per lavoro" riprendo a cercare i vestiti e li indosso
"Si, certo. Lo dici molto convinta! Ricordati che tu sei mia e io tengo a bada le mie cose"
"1. Io non sono di nessuno
2. Non sono una cosa, sono una persona con dei sentimenti e un cervello per capire quando qualcuno esagera come te in questo momento! Non sono una proprietà, lo volete capire?!" Scoppio a piangere, troppa pressione. Mi faccio pena da sola, mi sento debole e vulnerabile. Davide si avvicina e mi tira se per abbracciarmi e, anche se quello che mi ha fatto ieri era uno scherzo di cattivo gusto, ho bisogno di sentirlo vicino a me.
Dopo un po' inizia ad accarezzarmi la schiena facendomi il solletico, però non fa venire voglia di ridere ed è piacevole
"Non è colpa tua se mi ami" cosa?! Io, lo amo?! Non è colpa mia se lo amo?! Ora lo disintegro.
"Cosa?!" Mi allontano da lui asciugandomi le lacrime
"Non è colpa tu se mi ami"
"Veramente pensi che io ti ami? Beh ti sbagli caro mio, io non amo proprio nessuno qui e se c'è qualcuno di innamorato qui, quello sei tu, non io, chiaro?" Vorrei non averlo detto, i suoi occhi cambiano luce e sembrano uscirgli dalle orbite. Mi afferra per le spalle e mi scaraventa sul letto
"Tu sei diversa dalle altre, non sembri e non sei la solita puttanella. Fin ora ho incontrato solo troie" si gira e torna in cucina. I suoi modi stanno diventando violenti e ho paura, ma nonostante questo non riesco ad odiarlo, quello che provo è solo amore.
Guardo l'ora sono le 10.45 direi che non andremo a scuola oggi.
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Maniaco
HorrorLa storia di una ragazza che si innamora del suo assassino. La metafora dell'amore per eccellenza, o almeno per me