Mi prende per i fianchi buttandomi di nuovo sul letto schiacciandomi sotto il suo peso. Cerco di allontanarlo mettendo le mani sulle sue spalle, ma è più forte del previsto. Inizia a lasciarmi una scia di baci sul collo ed è doloroso. Lacrime silenziose scendono dai miei occhi colore dei campi, quei campi che tanto amo e che forse non rivedrò mai più.
Le sue mani percorrono ogni centimetro del mio corpo, prima il collo, poi la schiena, le gambe il sedere, il mio seno. La sua bocca sale verso la mia e cerco di mettere più forza possibile nelle braccia che cercano disperatamente la lontananza del suo corpo.
"Ti prego, non voglio"sussurro con un tono spaventosamente tranquillo. Si ferma e ognuno dei due ascolta il respiro accelerato dell'altro. È quasi una droga per me la sua immagine come lo è il suo essere.
"Si, sei pronta" mi guarda negli occhi si alza e io mi siedo sul letto perplessa. Si toglie la maglietta, i pantaloni e tutto ciò che ha addosso. Poi ritorna su di me e cerco disperatamente di scivolare via.
"Basta Davide, non è divertente!" Mi guarda negli occhi e ho paura dei suoi pensieri. Perché madre natura non mi ha dato la possibilità di imparare a leggere la mente?!
Si alza di nuovo, sta volta per rivestirsi.
"Ho sbagliato qualcosa?" È in momenti come questo che mi chiedo se ho un cervello, ma probabilmente la risposta è che quando sono nata ho preso in affitto quattro neuroni: due giocano a nascondino e gli altri due stanno litigando.
Una risata mi distrae dalle mie autocritiche.
"no, sei nuova a tutto questo, quindi è meglio che ti faccia capire come funziona" se ne va, ma solo per qualche secondo. Improvvisamente sento delle urla femminili e mi sale il cuore in gola.
"Lasciami! Lasciami, ti prego!" Compare Davide con una ragazza abbastanza robusta, è Martina, una mia amica che faceva Karate con me.
"Sta zitta! Non ti sopporto più!" Lo vedo che lega la ragazza a delle catene che stanno davanti al letto, io cerco di non fiatare, vorrei non morire oggi.
Inizia a torturarla davanti a me, ogni tanto si avvicina, mi guarda e mi accarezza i capelli. Le lacrime non smettono di scendermi, fino a quando Martina mi guarda con disperazione e vedo i suoi occhi spegnersi per sempre. Davide si avvicina al corpo, le taglia le mani "ora non mi prendi più in giro?"
Si avvicina a me, mi abbraccia "lasciami!" L'unica cosa che riesco a dire.
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Ciao, questa storia è assolutamente inventata, ma si ispira al vero. La prima parte di questo libro descrive dei fatti realmente successi, non la morte delle ragazze. La seconda, quando vengo rapita, rappresenta come vivo io la storia d'amore con il mio ragazzo. Chi vuole può leggere 'il mio diario' dove scrivo esattamente quello che è successo nella durata di un mese.
Viva le donne!❤️
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Maniaco
HorrorLa storia di una ragazza che si innamora del suo assassino. La metafora dell'amore per eccellenza, o almeno per me