|𝟒-𝐍𝐔𝐎𝐕𝐎 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐀𝐆𝐍𝐎 𝐃𝐈 𝐋𝐀𝐁𝐎𝐑𝐀𝐓𝐎𝐑𝐈𝐎|

192 7 1
                                    

<<Andiamo Ed, non puoi continuare a tenerle il muso per sempre>> dissi lanciando un'occhiata annoiata al ragazzo che seduto al mio fianco stava spulciando il cibo che aveva nel vassoio

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

<<Andiamo Ed, non puoi continuare a tenerle il muso per sempre>> dissi lanciando un'occhiata annoiata al ragazzo che seduto al mio fianco stava spulciando il cibo che aveva nel vassoio.

Lui si lasciò sfuggire un verso che sembrava quasi scocciato ma non replicò, alzai lo sguardo, incrociando gli occhi con le iridi marroni di Claire, seduta dall'altro lato del tavolo, anche lei sembrava stanca come me di tutta quella situazione. Erano passati solo pochi giorni da quando zia Stacey si era presentata a scuola come nuova supplente di biologia, dopo lo sgomento iniziale di ritrovarsela davanti Edmund si era chiuso in se stesso, rifiutandosi parlare con lei e con i nostri zii, che riteneva complici del fatto.

<<Ti stai comportando come un bambino lo sai?>> Claire intervenì dandomi man forte, prima di portarsi alla bocca una forchettata del cibo della mensa. Edmund non disse niente, ma sbuffò fortemente prima di addentare una mela, era arrabbiato, riuscivo a percepirlo, era come se riuscissi ad avvertire le sue emozioni su di me.

Istintivamente portai una mano sul suo avambraccio, e lo strinsi appena tra le dita, e mi stupii quando i suoi muscoli si rilassarono contro il mio palmo, avvertii la tensione scorrere fuori dal suo corpo e mi ritirai quando lui sospirò quasi stanco.

<<Lo so>> disse infine appoggiando i gomiti sul tavolo della mensa che avevamo occupato quel giorno <<Ma non riesco a tollerare che lei mi abbia mentito in questo modo. Poteva dirmelo che stava pensando di venire qua ad insegnare. Quando ha fatto il colloquio poteva parlarmene, ma non l'ha fatto. Non si è fidata di me>> sputò fuori dopo giorno di silenzio intollerabile.

<<Forse non te lo ha detto perché sapeva che avresti reagito in questo modo>> notò Claire diventando tutto d'un colpo seria <<Per tua madre questo è un grande traguardo! Non puoi semplicemente essere felice per lei?>> 

Edmund sbuffò di nuovo, ma non replicò nulla, era difficile per lui ammettere che aveva esagerato, sbattè le mani tra loro, dichiarando la discussione chiusa, almeno per quel giorno <<Bene che avete all'ultima ora ragazze?>>

<<Teatro, stiamo pensando ad un nuovo spettacolo da mettere in scena>> rispose Claire, giocando con una ciocca di capelli, fu il mio turno di sbuffare quella volta <<Beata te, a me tocca chimica oggi>> risposi annoiata, la bocca che mi si piegava in una smorfia.

Edmund mi mise le mani sulle spalle, e le scrollò appena <<Puoi farcela Ivy, pensa che è l'ultima ora di venerdì, domani è sabato>> sorrisi e presi il vassoio alzandomi, promettendo che ci saremmo visti nel parcheggio alla fine delle lezioni.

Quando entrai nella classe non mi sorpresi di vedere solo pochi banchi occupati, chimica era una materia che non attraeva troppe persone, mi sedetti al mio solito posto e recuperai i quaderni dallo zaino, riguardando le cose che aveva spiegato la volta precedente.

Stavo mangiucchiando la matita che tenevo tra le dita, osservando confusa un passaggio critico, quando avvertii la sedia vicino a me spostarsi di colpo e qualcuno sedersi al mio fianco, sollevai appena lo sguardo dal foglio, la persona mi stava fissando.

𝐈𝐕𝐘 𝐈𝐥 𝐬𝐚𝐧𝐠𝐮𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐫𝐮𝐢𝐝𝐢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora