|𝟏𝟑-𝐂𝐇𝐄 𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐂𝐈 𝐅𝐀𝐈 𝐐𝐔𝐀?|

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Il rientro di mia zia aveva placato, seppur lievemente, l'ansia che si agitava all'interno del mio petto

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Il rientro di mia zia aveva placato, seppur lievemente, l'ansia che si agitava all'interno del mio petto. Potevo sentire il rumore della zip che si apriva e le scarpe che venivano lanciate a caso sul pavimento.

<<Non sapevo che avessimo ospiti>> disse e sentii i suoi passi nel salotto, con ogni probabilità aveva visto gli zaini e gli appunti sparsi in giro per la stanza.

<<Sono in cucina zia>> urlai e mi spostai appena verso l'ingresso, scivolando lungo i mobili, senza perdere di vista il ragazzo difronte a me.
Colin continuava a fissarmi, era rigido, avevo quasi paura che scattasse da un secondo all'altro.

Sentii i suoi passi avvicinarsi sempre di più all'arco che divideva le due stanze, non appena vidi i suoi capelli biondi lasciai che un sorriso pieno di sollievo mi nascesse in volto.

<<Ciao tesoro>>disse lei avvicinandosi a me, la vidi lanciare uno sguardo incuriosito al ragazzo mentre alzava la mano e mi trascinava una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<Non sapevo che dovevamo avere ospiti>>

Tossii appena cercando di ridarmi un contegno <<Zia lui é Colin, un mio compagno di classe, stiamo lavorando ad un progetto, é stata una cosa dell'ultimo secondo, mi spiace non averti avvisata prima>> risposi sbrigativamente.
Lei annuì appena, schioccò la lingua sul palato prima di fare un passo avanti e tendere una mano verso di lui che la strinse insicuro.

<<Ciao Coin, io sono Zoya Warren la zia di Ivy>>

Mi parve di vederlo sussultare quando lei si presentò.
Lanciai uno sguardo sbieco a mia zia, sembrava aspettarsi quella reazione.

Mi appuntai di chiederglielo più tardi.

<<Allora ragazzi volete qualcosa da bere?>>domandò Zoya girando nella cucina.
<<Colin tu sei maggiorenne no? Vuoi della vodka? Gin? Che ti posso offrire>>

<<Dell'acqua andrà più che bene la ringrazio>>
Colin alternava lo sguardo tra me e mia zia, ma aveva perso tutta la sfrontatezza che lo aveva caratterizzato da quando aveva messo piede in casa.
Sembrava incuriosito ma allo stesso tempo impaurito.

<<Ah Ivy, credo di aver dimenticato la mia borsa in macchina non é che potrei recuperarmela per favore?>> chiese poi, mi girai, volevo uscire il più velocemente possibile da quella stanza, ma appena feci due passi notai la grande borsa nera abbandonata nei pressi della porta, quindi aprii la bocca per dirle che in realtà questa era già in casa.

Ma poi avvertii un onda di sensazioni investirmi, il suo calore mi avvolse, facendomi tranquillizzare, era come se mi stesse chiedendo di lasciarmi trascinare, di seguirlo, di fidarmi.

Ed io lo feci.
Avanzi a passi veloci lungo il salotto, quando finalmente aprii la porta e uscii in giardino ricominciai a respirare.

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Appena Zoya sentì la porta d'ingresso chiudersi lasciò che un ghigno le solcasse il volto.

<<Colin giusto? Tu non sei di queste parti non è vero?>>

Lui si spostó, sedendosi su uno sgabello prima di rispondere <<Mi sono trasferito da poco, i miei sono divorziati e mio padre riteneva opportuno cambiare aria>>

<<Strano che tra tutti i posti abbia scelto proprio questo, d'altronde é un paese piccolo, la gente mormora.
E non é che qui ci sia molta aspettativa per un ragazzo come te>> disse prima di fare scivolare il bicchiere di vetro lungo l'isola del tavolo.
Lui lo prese al volo e Zoya recuperò una bottiglia di vodka.

<<É un paese come un altro, e sono ancora giovane per pensare al mio futuro>>
Lei non rispose ma si attaccò al collo della bottiglia e ne mandò giù un lungo sorso.

<<Neanche lei é di qua>> aggiunse lui e si sbrigò a dire <<il suo accento é del nord non é così?>>
Zoya si limitò ad annuire e si mosse nella cucina, andandosi ad appoggiare al mobile, proprio di fronte a lui, a separarli solo l'isola della cucina.

<<Ivy non ci starà mettendo troppo nel cercare quella borsa?>>
<<Il mio furgone é molto incasinato, un vero e proprio labirinto.

Tu sei un suo compagno di classe no? Siete amici?>>

Lui scosse la testa mentre si faceva girare il bicchiere tra le mani <<Amici, non ci definirei come tali. Siamo solo compagni di classe>>

<<É splendida non é vero? Ivy intendo, sono sicura che é stata la sua energia così....magica a colpirti>>
Colin strinse i denti e accennò un sorriso <<Si può dire che senza dubbio non passa inosservata>>

<<Certo è molto speciale del resto>> replicó lei bevendo un altro sorso, poteva sentire sotto pelle le emozioni del ragazzo.

Era nervoso, agitato, ma non per le domande che gli stava facendo, non per la situazione imbarazzante, no lui stava quasi sudando.

Lui temeva che lei potesse aver capito qualcosa.
Zoya sorrise mentre sentiva Ivy rientrare in casa, aveva quasi temuto che lei non avesse percepito i suoi segnali, ma a quanto pare il suo potere stava evolvendo più velocemente di quanto si aspettavano.

<<Ti ho trovato la borsa>> esordì Ivy entrando in cucina, la appoggiò sull'isola prima di venire al suo fianco, fece passare un braccio sulle sue spalle, stringendola a me per mezzo istante.
<<Grazie cara sai quanto io possa essere disordinata>> Ivy le lanciò uno sguardo confuso, non aveva capito il perché di quella messa in scena, ma Zoya fece finta di non vederlo mentre appoggiava la bottiglia sul tavolo.

<<Quindi ricominciamo il progetto?>> chiese esitante, Colin socchiuse le labbra per rispondere ma Zoya intervenne <<É tardi tesoro....Josh se ne stava giusto andando>>

Prima che Ivy potesse correggerla sul fatto che avesse sbagliato, Colin strabuzzó gli occhi, la fissó con aria di sfida per quelli che sembrarono minuti interi prima di alzarsi e raccogliere di fretta tutte le sue cose.

Se ne andò senza salutare.

<<Mi puoi spiegare che sta succedendo zia?>> le urló Ivy quando rimasero da sole.
Lei non rispose, lasciò la cucina e si avvicinò alla finestra del soggiorno, osservando la macchina del ragazzo sparire lungo la strada, solo quando questa fu un piccolo puntino all'orizzonte si tirò su e si voltò a fronteggiarla.

<<Zia che succede?>>
<<Chiama i tuoi cugini, chiama gli zii.
Ci hanno scoperti.
Non siamo più al sicuro ormai>>

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Angolo Autrice
Scusate la prolungata assenza ma ho appena dato un parziale che ha consumato la mia vita nell'ultimo mese e non ho avuto tempo nemmeno per aprire Wattpad e buttare giù due parole.

So che il capitolo é corto ma vi prometto che i prossimi arriveranno con più frequenza e saprò rifarmi presto.
Che dite del capitolo vi piace? Stiamo quasi giungendo alla fine della prima parte... siete curiosi di vedere che succederà dopo?

𝐈𝐕𝐘 𝐈𝐥 𝐬𝐚𝐧𝐠𝐮𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐫𝐮𝐢𝐝𝐢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora